Abstract/Sommario: Il futuro prossimo è arrivato. La natura, che è madre e matrigna, che è nostra casa e nostro orizzonte, ci pone dinanzi alla hybris dell’uomo e ci interroga. È tempo di meditare insieme su tutto questo e di provare a costruire un mondo secondo idee altre. Di qui proviamo a ricominciare: con le idee, le parole e le immagini che ci vengono da tremila anni di pensieri e di esperienze, cerchiamo di capire qualcosa in più di ciò che sta accadendo. La responsabilità è nostra, nostra l’arroga ...; [Leggi tutto...]
Il futuro prossimo è arrivato. La natura, che è madre e matrigna, che è nostra casa e nostro orizzonte, ci pone dinanzi alla hybris dell’uomo e ci interroga. È tempo di meditare insieme su tutto questo e di provare a costruire un mondo secondo idee altre. Di qui proviamo a ricominciare: con le idee, le parole e le immagini che ci vengono da tremila anni di pensieri e di esperienze, cerchiamo di capire qualcosa in più di ciò che sta accadendo. La responsabilità è nostra, nostra l’arroganza e nostro il pericolo. È il tempo di una nuova coscienza civile. Con Omero, con Esiodo o con Esopo, con Virgilio o con Ovidio cominciamo a rimettere gli alberi, gli animali, il vento, il mare e la terra al centro del mondo, a ridare loro la voce. La poesia, le lettere, la filosofia, le arti insieme alla scienza sono la via per costruire un immaginario collettivo diverso. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: «Non possiedo nulla di stabile, non sono radicato nel tempo o nello spazio e non conosco confini tra il sì e il no, tra il giorno e la notte, tra il sempre e il mai... Sotto diversi aspetti, i saggi su artisti, scrittori e grandi pensatori raccolti in questo volume potrebbero non avere nulla a che vedere con chi sono io, o con chi erano loro: magari ne ho dato una lettura totalmente sbagliata. Ma se li traviso, è per poter leggere meglio me stesso.» André Aciman esplora il concetto di ...; [Leggi tutto...]
«Non possiedo nulla di stabile, non sono radicato nel tempo o nello spazio e non conosco confini tra il sì e il no, tra il giorno e la notte, tra il sempre e il mai... Sotto diversi aspetti, i saggi su artisti, scrittori e grandi pensatori raccolti in questo volume potrebbero non avere nulla a che vedere con chi sono io, o con chi erano loro: magari ne ho dato una lettura totalmente sbagliata. Ma se li traviso, è per poter leggere meglio me stesso.» André Aciman esplora il concetto di tempo superando il semplice piano del presente, del passato e del futuro per dedicarsi a orizzonti frastagliati, a ciò che sarebbe potuto accadere ma che non è accaduto, eppure condiziona la nostra realtà in modo concreto. Lo fa offrendo al lettore ritratti di artisti, scrittori, registi che ha amato e che hanno influenzato la sua vita e la sua scrittura - da Sigmund Freud a Constantinos Kavafis, da Marcel Proust a Fernando Pessoa - ma anche istantanee di città come Alessandria d'Egitto, San Pietroburgo e Roma. Una intelligente e profonda riflessione su cosa è reale e cosa non lo è, sul potere della memoria e dell'immaginazione, su come sia possibile creare una fortezza in cui preservare i ricordi dallo scorrere del tempo.
Abstract/Sommario: Che cosa accade quando impariamo a leggere? Quali sono gli effetti della lettura ad alta voce sul nostro cervello? La lettura ad alta voce dell'insegnante può diventare una pratica didattica? In che modo? Per quanto tempo? Con quali benefici? Come si fa? Una ricerca nazionale, all'interno del progetto Leggimi ancora, lo ha dimostrato: la quotidiana lettura ad alta voce a scuola produce effetti positivi sulle abilità di comprensione e sulle abilità cognitive indispensabili all'apprendim ...; [Leggi tutto...]
Che cosa accade quando impariamo a leggere? Quali sono gli effetti della lettura ad alta voce sul nostro cervello? La lettura ad alta voce dell'insegnante può diventare una pratica didattica? In che modo? Per quanto tempo? Con quali benefici? Come si fa? Una ricerca nazionale, all'interno del progetto Leggimi ancora, lo ha dimostrato: la quotidiana lettura ad alta voce a scuola produce effetti positivi sulle abilità di comprensione e sulle abilità cognitive indispensabili all'apprendimento. E quindi, perché non provare a utilizzare la lettura ad alta voce come pratica didattica? Questo libro nasce dal lavoro e dalla passione di un gruppo di ricerca riunito intorno alla cattedra di Pedagogia sperimentale dell'Università di Perugia e coordinato dal prof. Federico Batini. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Cosa significa essere femminista oggi? Per prima cosa reclamare la propria importanza, di individuo e di donna insieme; reclamare il diritto all'uguaglianza senza se e senza ma. E cosa significa essere una madre femminista? Non smettere di essere una donna, una professionista, una persona, e condividere alla pari la responsabilità con il proprio compagno. Mostrare a una figlia le trappole tese da chi la vuole ingabbiare per mezzo della violenza, fisica o psicologica, in un ruolo predef ...; [Leggi tutto...]
Cosa significa essere femminista oggi? Per prima cosa reclamare la propria importanza, di individuo e di donna insieme; reclamare il diritto all'uguaglianza senza se e senza ma. E cosa significa essere una madre femminista? Non smettere di essere una donna, una professionista, una persona, e condividere alla pari la responsabilità con il proprio compagno. Mostrare a una figlia le trappole tese da chi la vuole ingabbiare per mezzo della violenza, fisica o psicologica, in un ruolo predefinito, e spiegarle che quel ruolo non ha nessun valore reale e che potrà scegliere di essere ciò che vorrà. Farle capire che la sua dignità non dipende dallo sguardo e dal giudizio degli altri e che la sua realizzazione non dipenderà dal compiacere quello sguardo. E significa soprattutto insegnarle che l'amore è la cosa più importante, ma che bisogna anche capire quando è il caso di battersi contro l'ingiustizia. Adichie ha scritto un intenso pamphlet sotto forma di lettera, con uno sguardo confidenziale eppure politico. La sua voce, che sa essere intima e allo stesso tempo universale, ha saputo dare vita a un manifesto necessario in un presente in cui dobbiamo imparare a vivere la differenza per poterci ancora dire umani.
Abstract/Sommario: «Nessun libro finisce», ha scritto di Pinocchio Giorgio Manganelli. «I libri non sono lunghi, sono larghi. La pagina non è che una porta ad altra porta, che porta ad altra. Finire un libro significa aprire l'ultima porta, affinché nessuna porta si chiuda piú». È una porta di questo genere, che comunica segretamente col suo libro precedente su Hölderlin, che Agamben apre con questo doppio commento, tre volte illustrato, del libro piú letto e tradotto di tutta la letteratura italiana. E ...; [Leggi tutto...]
«Nessun libro finisce», ha scritto di Pinocchio Giorgio Manganelli. «I libri non sono lunghi, sono larghi. La pagina non è che una porta ad altra porta, che porta ad altra. Finire un libro significa aprire l'ultima porta, affinché nessuna porta si chiuda piú». È una porta di questo genere, che comunica segretamente col suo libro precedente su Hölderlin, che Agamben apre con questo doppio commento, tre volte illustrato, del libro piú letto e tradotto di tutta la letteratura italiana. E lo fa togliendo decisamente di mezzo e, insieme, riformulando da capo le interpretazioni esoteriche delle avventure del burattino, dalla morte alla rinascita, dalla metamorfosi asinina all'inghiottimento nel ventre della balena. Collodi inventa poeticamente, non applica dottrine massoniche trasmesse da imprevedibili iniziati. È vivendo le sue avventure di burattino, la vendita dell'Abbecedario, l'ingresso nel Gran Teatro, la fuga nel Paese dei balocchi, l'incontro col Gatto e la Volpe, la trasformazione in ciuco e il viaggio nel ventre del Pesce-cane che Pinocchio, come Lucio nel romanzo di Apuleio, è iniziato, ma ciò a cui è iniziato è la sua stessa vita. E il libro che ne risulta non è una fiaba, non è un romanzo, non è ascrivibile ad alcun genere letterario, proprio come il suo protagonista, che non è né un animale né un ragazzo, non è nemmeno un «che», ma solo un «come»: è, nel senso piú stretto della parola, una via di uscita o di fuga, tanto dall'umano quanto dall'inumano - per questo non fa che correre, e quando alla fine si ferma è perduto. «Il naso è l'espressione dell'incorreggibile, picaresca insolenza di Pinocchio, e solo secondariamente della sua altrettanto picaresca furfanteria. In questione, in quel naso che non finisce mai è, piuttosto, qualcosa come una costitutiva indefinizione della natura del burattino, che, come quella degli abitanti del Regno segreto , è "pendula" e in continua rivoluzione. La menzogna è qui per cosí dire fisiologica, legata al carattere indeterminabile, alla vaghezza di un'esistenza che per questo non può che essere indefettibilmente mancata. Il naso senza fine di Pinocchio, che non passa piú dalla porta della camera e che rischia di conficcarsi negli occhi della fata, è la sua verità, che smentisce la falsa antinomia con la quale la fata vorrebbe definirlo: le bugie che hanno le gambe corte e quelle che hanno il naso lungo. La verità non è un assioma fissato una volta per tutte: cresce e diminuisce "a occhiate" insieme alla vita, al punto di diventare sempre piú ingombrante e difficile per chi vi aderisce senza riserve - come il naso di Pinocchio, appunto». (books.google.it)
Abstract/Sommario: Le sorelle Grassi, Annina e Angelina, tra amori impossibili e imprese alpine epiche, rappresentano una peculiarità nella storia dell'alpinismo italiano. I contatti con Giovanni Marinelli, Egidio Feruglio, Ardito Desio, Lodovico di Caporiacco e altri grandi alpinisti dei loro tempi ci svelano una montagna fatta di emancipazione e di potenti contrasti ideologici che si rarefanno nel silenzio dell'altitudine.
Abstract/Sommario: Nel corso della storia la mente umana ha raggiunto traguardi sorprendenti. E sono state la sua curiosità, creatività e intelligenza ad aver modellato, in innumerevoli modi, il nostro mondo. Con questo libro vogliamo celebrare tali conquiste, rendere omaggio alle capacità di tante donne e tanti uomini straordinari. Il nostro viaggio ha inizio oltre un milione di anni fa, con i primi ominidi che riuscirono a dominare il fuoco, e termina nel presente, con la stimolante nascita dell'intel ...; [Leggi tutto...]
Nel corso della storia la mente umana ha raggiunto traguardi sorprendenti. E sono state la sua curiosità, creatività e intelligenza ad aver modellato, in innumerevoli modi, il nostro mondo. Con questo libro vogliamo celebrare tali conquiste, rendere omaggio alle capacità di tante donne e tanti uomini straordinari. Il nostro viaggio ha inizio oltre un milione di anni fa, con i primi ominidi che riuscirono a dominare il fuoco, e termina nel presente, con la stimolante nascita dell'intelligenza artificiale (IA). Di tutta la storia dell'umanità abbiamo selezionato 55 momenti, sebbene migliaia di altri episodi siano stati estremamente rilevanti da tale punto di vista. In queste pagine presentiamo un insieme di invenzioni, azioni e avvenimenti frutto della nostra intelligenza, che hanno determinato cambiamenti positivi e segnato profondamente l'umanità. In questa lunga traversata risulta evidente che le invenzioni non sono di per sé "buone" o "cattive": è il modo in cui sono state usate ad averne determinato la natura. Per esempio, lo stesso fuoco che ci ha dato il calore, ci ha illuminato nel buio e ci ha permesso di cucinare gli alimenti è anche stato usato per distruggere case, popoli e interi boschi. Il fuoco è quindi meraviglioso oppure è uno strumento malvagio? (www.ibs.it)