Abstract/Sommario: Camminare è diventato un gesto sovversivo. Non serve essere atleti professionisti, aver scalato l'Everest o raggiunto il Polo Nord, come Erling Kagge. La rivoluzione è alla portata di chiunque. Basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile. Anche in città, anche nel quotidiano. Sottrarsi alla tirannia della velocità significa dilatare la meraviglia di ogni istante e restituire intensità alla vita. Chi cammina gode di migliore salute, ha ...; [Leggi tutto...]
Camminare è diventato un gesto sovversivo. Non serve essere atleti professionisti, aver scalato l'Everest o raggiunto il Polo Nord, come Erling Kagge. La rivoluzione è alla portata di chiunque. Basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile. Anche in città, anche nel quotidiano. Sottrarsi alla tirannia della velocità significa dilatare la meraviglia di ogni istante e restituire intensità alla vita. Chi cammina gode di migliore salute, ha una memoria piú efficiente, è piú creativo. Soprattutto, chi cammina sa far tesoro del silenzio e trasformare la piú semplice esperienza in un'avventura indimenticabile. [ibs]
Abstract/Sommario: Un’antropologa sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi. Dalla cortina di ferro all’eliminazione delle dogane, dalla rete divisoria durante la pandemia di Covid-19 alla sospensione dei trattati di Schengen sulla libera circolazione di persone e merci, dalla rotta balcanica all’annuncio della Capitale europea della cultura 2025: un margine ...; [Leggi tutto...]
Un’antropologa sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi. Dalla cortina di ferro all’eliminazione delle dogane, dalla rete divisoria durante la pandemia di Covid-19 alla sospensione dei trattati di Schengen sulla libera circolazione di persone e merci, dalla rotta balcanica all’annuncio della Capitale europea della cultura 2025: un margine sempre in movimento, contraddittorio, instabile, vivo. Uno strumento dedicato a studiosi, curiosi, turisti e appassionati della frontiera orientale, e di tutte le frontiere in generale, corredato da capitoli di approfondimento, mappe, cronologie, per consentire di navigare dentro la complessità delle terre del Goriziano italiano e sloveno nella loro affascinante attualità. Un resoconto appassionante e documentato che getta luce su aspetti socioantropologici emblematici per comprendere che cosa significa abitare una terra di frontiera.
Abstract/Sommario: Le serie televisive oggi sono al contempo un oggetto di culto per milioni di fan e un argomento di studio che sfida le categorie analitiche tradizionali per linguaggi, modelli produttivi e forme di consumo. Il testo offre una chiave di lettura in grado di tenere insieme tutti questi ambiti e, tramite lo strumento teorico dell'analisi testuale applicata a numerosi esempi italiani e internazionali, affronta le pratiche di costruzione (dall'ideazione alla scrittura fino al montaggio) e la ...; [Leggi tutto...]
Le serie televisive oggi sono al contempo un oggetto di culto per milioni di fan e un argomento di studio che sfida le categorie analitiche tradizionali per linguaggi, modelli produttivi e forme di consumo. Il testo offre una chiave di lettura in grado di tenere insieme tutti questi ambiti e, tramite lo strumento teorico dell'analisi testuale applicata a numerosi esempi italiani e internazionali, affronta le pratiche di costruzione (dall'ideazione alla scrittura fino al montaggio) e la maniera in cui le serie dialogano con altri prodotti mediali - dai libri ai film - attraverso adattamenti, citazioni, traduzioni e remake, fino ad arrivare alle modalità transmediali con cui il pubblico le reinterpreta. Il volume propone così un percorso dal semplice al complesso, seguendo le serie tv dall'idea di base all'espansione testuale e alla proliferazione transmediale ed è destinato a chi - studente, professionista o appassionato - vuole comprendere meglio questo mondo sfaccettato e affascinante.
Abstract/Sommario: Mentre il nostro immaginario è infarcito di amore - una versione romantica e fasulla, veicolata da romanzi, film e pubblicità -, la nostra società si comporta come un amante dal cuore spezzato: è cinica e sprezzante nei confronti dell'amore, considerato un sentimento stupido, inutile o noioso, una fantasia per adolescenti, un ripiego per chi non sa stare solo, un lusso per pochi. Questa contronarrazione è il frutto pericoloso dell'individualismo capitalista, un sistema che mentre stigm ...; [Leggi tutto...]
Mentre il nostro immaginario è infarcito di amore - una versione romantica e fasulla, veicolata da romanzi, film e pubblicità -, la nostra società si comporta come un amante dal cuore spezzato: è cinica e sprezzante nei confronti dell'amore, considerato un sentimento stupido, inutile o noioso, una fantasia per adolescenti, un ripiego per chi non sa stare solo, un lusso per pochi. Questa contronarrazione è il frutto pericoloso dell'individualismo capitalista, un sistema che mentre stigmatizza la solitudine e colpevolizza chi la vive come indegno d'amore, ci vuole sempre più soli, divisi e in competizione fra noi. Concentrati su noi stessi, ci vediamo rubare il tempo che potremmo usare per coltivare le relazioni con gli altri, amore compreso. Ma il rimedio a questa crisi dell'amore esiste. Nell'epoca in cui le relazioni si basano sullo scambio, sull'utilità, sulla convenienza, sulla compatibilità, lasciare spazio invece a un amore incondizionato e libero, capace di passare dal singolo alla comunità, può essere una delle azioni più antisistema, rivoluzionarie e coraggiose che possiamo fare per cambiare la nostra società: un vero atto di resistenza in questi tempi sempre più divisi.
Abstract/Sommario: Il presidenzialismo è la grande riforma annunciata dal Governo Meloni, che potrebbe realizzarsi nella diciannovesima legislatura dopo decenni d’attese e di dibattiti. Già, perché l’Italia è un paese che ama le rivoluzioni ma affossa le riforme, come hanno imparato sulla loro pelle molti leader nostrani, da Berlusconi a Renzi. Anche per questo l’Italia ha sempre guardato ai modelli presidenziali degli altri (gli Stati Uniti e la Francia su tutti) come a un oggetto del desiderio fatalmen ...; [Leggi tutto...]
Il presidenzialismo è la grande riforma annunciata dal Governo Meloni, che potrebbe realizzarsi nella diciannovesima legislatura dopo decenni d’attese e di dibattiti. Già, perché l’Italia è un paese che ama le rivoluzioni ma affossa le riforme, come hanno imparato sulla loro pelle molti leader nostrani, da Berlusconi a Renzi. Anche per questo l’Italia ha sempre guardato ai modelli presidenziali degli altri (gli Stati Uniti e la Francia su tutti) come a un oggetto del desiderio fatalmente impossibile da raggiungere. Difficile allora fidarsi adesso di una riforma pasticciata che rafforza il potere del presidente del consiglio indebolendone il contrappeso, ossia il ruolo di garanzia del presidente della repubblica. Per giunta smentendo, senza consultare i cittadini, la promessa elettorale del centro-destra, che puntava all’elezione diretta del capo dello stato. Anche perché la verità è che un presidenzialismo sgangherato già ce lo abbiamo: è la capocrazia che domina la vita dei partiti, divenuti feudi di uomini soli al comando, è il potere sconfinato dei sindaci e dei governatori, è l’abuso decisionista dei decreti legge da parte del Governo di turno. Per riportare ordine nella nostra democrazia malata, bisogna allora riprendere in mano la Costituzione e tornare a interpellare gli italiani (che ormai disertano le urne con sfacciata abitudine), come fecero i padri costituenti che ci appaiono oggi giganti che guardiamo da troppo lontano. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Questo libro nasce dalla volontà di cercare di capire, da parte di un laico, il travaglio di un religioso chiamato dal suo Paese e dalle vicende storiche a vivere la tragedia umana della guerra e della violenza.
Un libro che, forse con troppa ambizione, vuole essere il tentativo di immaginare cosa possa avere provato un prete in divisa travolto dalla storia: due guerre mondiali.
Abstract/Sommario: Spesso gli adulti etichettano come capricci alcuni comportamenti difficili dei bambini, legati alla gestione di emozioni come la rabbia, la frustrazione, la paura. Per aiutare davvero i piccoli nella regolazione delle loro emozioni e delle loro azioni, evitando pratiche educative dannose e inefficaci come i premi e le punizioni, è necessario scendere sotto la superficie: quali meccanismi si nascondono sotto quegli atteggiamenti di sfida, di contestazione, di ribellione che i bambini me ...; [Leggi tutto...]
Spesso gli adulti etichettano come capricci alcuni comportamenti difficili dei bambini, legati alla gestione di emozioni come la rabbia, la frustrazione, la paura. Per aiutare davvero i piccoli nella regolazione delle loro emozioni e delle loro azioni, evitando pratiche educative dannose e inefficaci come i premi e le punizioni, è necessario scendere sotto la superficie: quali meccanismi si nascondono sotto quegli atteggiamenti di sfida, di contestazione, di ribellione che i bambini mettono in atto e i genitori faticano a comprendere? E quali strategie possiamo usare per prevenire i cosiddetti capricci?
Abstract/Sommario: Cosa significa essere femminista oggi? Per prima cosa reclamare la propria importanza, di individuo e di donna insieme; reclamare il diritto all'uguaglianza senza se e senza ma. E cosa significa essere una madre femminista? Non smettere di essere una donna, una professionista, una persona, e condividere alla pari la responsabilità con il proprio compagno. Mostrare a una figlia le trappole tese da chi la vuole ingabbiare per mezzo della violenza, fisica o psicologica, in un ruolo predef ...; [Leggi tutto...]
Cosa significa essere femminista oggi? Per prima cosa reclamare la propria importanza, di individuo e di donna insieme; reclamare il diritto all'uguaglianza senza se e senza ma. E cosa significa essere una madre femminista? Non smettere di essere una donna, una professionista, una persona, e condividere alla pari la responsabilità con il proprio compagno. Mostrare a una figlia le trappole tese da chi la vuole ingabbiare per mezzo della violenza, fisica o psicologica, in un ruolo predefinito, e spiegarle che quel ruolo non ha nessun valore reale e che potrà scegliere di essere ciò che vorrà. Farle capire che la sua dignità non dipende dallo sguardo e dal giudizio degli altri e che la sua realizzazione non dipenderà dal compiacere quello sguardo. E significa soprattutto insegnarle che l'amore è la cosa più importante, ma che bisogna anche capire quando è il caso di battersi contro l'ingiustizia. Adichie ha scritto un intenso pamphlet sotto forma di lettera, con uno sguardo confidenziale eppure politico. La sua voce, che sa essere intima e allo stesso tempo universale, ha saputo dare vita a un manifesto necessario in un presente in cui dobbiamo imparare a vivere la differenza per poterci ancora dire umani.