Abstract/Sommario: Inizia così questa simpatica filastrocca che narra di due giganti gemelli robusti e forzuti che menano colpi a destra e a manca. Il loro motto è: Usa la forza e avrai ragione! Tutti scappano al loro arrivo per paura di prendere botte e legnate. Il paese non sa come liberarsi dei due prepotenti, finché una bambina prende una mela la dipinge d'oro e scrive sopra: La prenda l'uomo più forte e potente che c'è e gliela posa davanti. La storia finirà bene, non senza ricordare a tutti che per ...; [Leggi tutto...]
Inizia così questa simpatica filastrocca che narra di due giganti gemelli robusti e forzuti che menano colpi a destra e a manca. Il loro motto è: Usa la forza e avrai ragione! Tutti scappano al loro arrivo per paura di prendere botte e legnate. Il paese non sa come liberarsi dei due prepotenti, finché una bambina prende una mela la dipinge d'oro e scrive sopra: La prenda l'uomo più forte e potente che c'è e gliela posa davanti. La storia finirà bene, non senza ricordare a tutti che per sconfiggere i prepotenti è meglio usare il cervello.
Abstract/Sommario: Anteo è un piccolo rimorchiatore che vive a Pietroburgo, tra marinai, fumo di ciminiere e grandi navi da scortare. Nei pochi momenti di riposo sogna di salpare per il vasto oceano e visitare paesi meravigliosi, ma non vuole sottrarsi alla sua vita di lavoro, che accetta con gioia e coraggio - una vita che solo i delicatissimi versi di Iosif Brodskij potevano rendere tanto luminosa nella sua piccola eroicità quotidiana.
Abstract/Sommario: Lepri bianche, falene, civette, volpi, ghiandaie ma anche betulle, querce, margherite e molti altri animali e piante comuni o di rara bellezza immortalati in parole e illustrazioni che scorrono tra le pagine e nella mente come (in)canti perduti. La poesia dei testi di Robert Macfarlane e le illustrazioni ad acquerello di Jackie Morris sono musicali e magiche come fiabe lontane, perdute reminiscenze, paesaggi dimenticati. Leggere questo libro ad alta voce è avere di nuovo il mondo natur ...; [Leggi tutto...]
Lepri bianche, falene, civette, volpi, ghiandaie ma anche betulle, querce, margherite e molti altri animali e piante comuni o di rara bellezza immortalati in parole e illustrazioni che scorrono tra le pagine e nella mente come (in)canti perduti. La poesia dei testi di Robert Macfarlane e le illustrazioni ad acquerello di Jackie Morris sono musicali e magiche come fiabe lontane, perdute reminiscenze, paesaggi dimenticati. Leggere questo libro ad alta voce è avere di nuovo il mondo naturale a portata di mano e ricordare cosa succede quando gli permettiamo di scivolare lontano da noi. Un balsamo per l’anima che cura come un incantesimo, un piccolo miracolo della natura che nutre cuore e mente e che apre tra le mani di grandi e piccini un prezioso scrigno di incanto e conoscenza.
Abstract/Sommario: Una galleria di batticuori animati dal coraggio, l’affetto, la sincerità, l’attesa, l’amore, l’allegria. Il mondo è pieno di cuori. Oltre a quelli che palpitano negli esseri viventi, ce ne sono molti altri disegnati, scolpiti, stampati. E poi ci sono i cuori che sembrano essere nati da soli, creati da una macchia, una foglia o una nuvola, che solo l’occhio attento riesce a vedere. Fatti ad arte oppure naturali, sono tutti lì per farci innamorare del mondo: cuori che si specchiano nel n ...; [Leggi tutto...]
Una galleria di batticuori animati dal coraggio, l’affetto, la sincerità, l’attesa, l’amore, l’allegria. Il mondo è pieno di cuori. Oltre a quelli che palpitano negli esseri viventi, ce ne sono molti altri disegnati, scolpiti, stampati. E poi ci sono i cuori che sembrano essere nati da soli, creati da una macchia, una foglia o una nuvola, che solo l’occhio attento riesce a vedere. Fatti ad arte oppure naturali, sono tutti lì per farci innamorare del mondo: cuori che si specchiano nel nostro per farlo battere più forte. In queste pagine sono raccontati in versi e rime da Chiara Carminati, dopo essere stati catturati dagli scatti della macchina fotografica di Massimiliano Tappari. E tu, che tipo di cuore sei? Età di lettura: da 3 anni. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Poesie essenziali eppure misteriose, aperte al mondo nella loro impenetrabilità, perfette per accompagnare l'attimo piú fugace e fragile dell'esistenza, sospeso tra l'infanzia e l'età adulta, tra il selvatico e l'addomesticato, in cui si vuole urlare tutto ma niente è mai chiaro. La poesia è qualcosa che fanno i morti, sembrano spesso pensare i giovani. Eppure sono proprio loro quelli piú affamati di poesia, quelli che possono accogliere la densità poetica con il cuore davvero spalanca ...; [Leggi tutto...]
Poesie essenziali eppure misteriose, aperte al mondo nella loro impenetrabilità, perfette per accompagnare l'attimo piú fugace e fragile dell'esistenza, sospeso tra l'infanzia e l'età adulta, tra il selvatico e l'addomesticato, in cui si vuole urlare tutto ma niente è mai chiaro. La poesia è qualcosa che fanno i morti, sembrano spesso pensare i giovani. Eppure sono proprio loro quelli piú affamati di poesia, quelli che possono accogliere la densità poetica con il cuore davvero spalancato. E questa silloge di Mariangela Gualtieri, che mai ha smesso di essere ragazza ardente, si compone delle poesie che lei stessa ha immaginato poter risuonare più forti nelle loro anime spaesate, sole e assetate di vertigine. Dentro ci sono i suoi componimenti che più bruciano, che parola dopo parola incidono solchi nella carne viva di ogni lettore, e che ne hanno fatto una delle poetesse più lette e amate d'Italia; la poetessa che meglio può arrivare a toccare i sentimenti di chi attraversa quella stagione della vita in cui ogni cosa pare brillare di un amore più intenso e più vero. Con otto disegni a colori dell'autrice. (Fonte: editore)
Abstract/Sommario: Alcuni erano venuti a conoscenza dei Limerick leggendo Linus. Alcuni avevano visto Gigi Proietti recitare con frenetiche rotazioni di pupille la fànfola del Lonfo, di Fosco Maraini. Altri avevano incontrato componimenti di Toti Scialoja sia in libri illustrati per bambini sia su riviste d'avanguardia, con tanti topini, folaghe e paronomasie. Qualcuno risolveva rebus e cruciverba; altri erano stati a Parigi e spargevano leggende fumistiche su una certa setta di scrittori e matematici. Q ...; [Leggi tutto...]
Alcuni erano venuti a conoscenza dei Limerick leggendo Linus. Alcuni avevano visto Gigi Proietti recitare con frenetiche rotazioni di pupille la fànfola del Lonfo, di Fosco Maraini. Altri avevano incontrato componimenti di Toti Scialoja sia in libri illustrati per bambini sia su riviste d'avanguardia, con tanti topini, folaghe e paronomasie. Qualcuno risolveva rebus e cruciverba; altri erano stati a Parigi e spargevano leggende fumistiche su una certa setta di scrittori e matematici. Qualcuno ha osato per primo usare la parola proibita: gioco. Parola da perdigiorno, parola non seria, parola puerile. Tra autrici e autori, le sette firme che si sono date appuntamento per esercitarsi nelle discipline dell'Amletica leggera sono note a chi frequenta luoghi e siti dediti alla fantasia verbale e alla sua estrosa grammatica. Le loro poesie stupiscono per la virtuosa giocoleria delle soluzioni ma anche per quel che riescono a dire, sotto il legame de li versi strani (semicit.). Si gioca, ma non si scherza. Si ride, ma non si smette di pensare.
Abstract/Sommario: C'è il paguro eremita che preferisce rintanarsi nella sua casetta viaggiante, e poi una stella marina che sogna di splendere tra le sue simili nel firmamento. E ancora una talpa che scava clandestinamente tunnel sottoterra e una cornacchia che intona il suo canto gracchiante. E che dire degli strambi personaggi di famiglia, come la nonna piovra o il fratellino Bert, talmente amante degli animali da essersi portato a casa un gorilla peloso? Sono solo alcuni degli innumerevoli protagonis ...; [Leggi tutto...]
C'è il paguro eremita che preferisce rintanarsi nella sua casetta viaggiante, e poi una stella marina che sogna di splendere tra le sue simili nel firmamento. E ancora una talpa che scava clandestinamente tunnel sottoterra e una cornacchia che intona il suo canto gracchiante. E che dire degli strambi personaggi di famiglia, come la nonna piovra o il fratellino Bert, talmente amante degli animali da essersi portato a casa un gorilla peloso? Sono solo alcuni degli innumerevoli protagonisti di questa raccolta, che riunisce le poesie per ragazzi scritte dal poeta inglese Ted Hughes nel corso di tutta la sua vita. Si comincia con le filastrocche in rima del Borsellino della sirena o de Il gatto e il cuculo, per poi passare all'irresistibile Nessie il mostro maleducato e alle visionarie composizioni di Balene lunari e altre poesie lunatiche, arrivando infine alle più malinconiche poesie dei Canti delle stagioni. A impreziosire il volume, dialogando con i tanti personaggi che lo popolano, ci sono le oltre duecento illustrazioni originali di Raymond Briggs, capaci di catturare tutta l'arguzia e l'umanità di questi versi sempre sorprendenti, da leggere e rileggere a ogni età.
Abstract/Sommario: Per la prima volta tradotta in italiano, un’antologia che dà conto di circa dieci anni di attività poetica di Stig Dagerman. Una lettura toccante che aggiunge un tassello significativo al ritratto di uno sperimentatore instancabile al quale ancora oggi s'ispirano scrittori, giornalisti e musicisti di tutta Europa.
«Un giorno all'anno si dovrebbe immaginare / la morte chiusa in una scatoletta bianca. / A nessuna illusione si dovrebbe rinunciare, / nessuno morrebbe per quattro dollari ...; [Leggi tutto...]
Per la prima volta tradotta in italiano, un’antologia che dà conto di circa dieci anni di attività poetica di Stig Dagerman. Una lettura toccante che aggiunge un tassello significativo al ritratto di uno sperimentatore instancabile al quale ancora oggi s'ispirano scrittori, giornalisti e musicisti di tutta Europa.
«Un giorno all'anno si dovrebbe immaginare / la morte chiusa in una scatoletta bianca. / A nessuna illusione si dovrebbe rinunciare, / nessuno morrebbe per quattro dollari in banca. // (...) Nessuno vien bruciato all'improvviso / e nessuno per strada ha da crepare. / Certo, è menzogna, son del vostro avviso. / Dico soltanto: Possiamo immaginare.» Stig Dagerman espresse anche in versi la vicinanza agli ultimi e l'umanesimo dolente che in una continua tensione tra speranza e disincanto attraversano la sua multiforme opera in prosa. Negli anni 1944-47 e 1950-54, fino al giorno prima di morire, scrisse per il giornale anarchico Arbetaren oltre 1300 dagsedlar, poesie satiriche a commento della cronaca politica e sociale che con il loro tono diretto contribuirono a fare di Dagerman un riferimento identitario per i giovani libertari della sua generazione. Il metro è per lo più tradizionale, quasi da filastrocca, ma la giocosità della rima e del ritmo potenzia per contrasto la durezza dei contenuti: gli accordi della «democratica» Svezia con la Spagna di Franco, i senzatetto di Stoccolma lasciati al freddo, i bambini armati per combattere le guerre dei grandi. Ai brevi componimenti di denuncia, questo volume affianca una scelta di versi in cui la forma irregolare insieme alla riflessione sulla condizione umana, pur sempre intrecciata all'impegno politico, avvicina l'autore alle avanguardie internazionali e ben accoglie simboli e metafore della sua narrativa. Una lettura toccante che aggiunge un tassello significativo al ritratto di uno sperimentatore instancabile al quale ancora oggi s'ispirano scrittori, giornalisti e musicisti di tutta Europa. (ibs.it)
Abstract/Sommario: Possibile che il sole abbia bisogno di un maglione? Che una panchina voli? E un bambino faccia buchi nel vento? Dalla penna di Bernard Friot, uno zig zag poetico tra versi in rima, sorprendenti e leggeri come bolle di sapone, pungenti come cespugli di uvaspina, assurdi come le parole che seguono una logica diversa da dalla logica del mondo. Versi che esprimono tutta la spensieratezza e la libertà dell'infanzia. Poesie per tutti: libere, autentiche e giocose. Per lettori liberi, autenti ...; [Leggi tutto...]
Possibile che il sole abbia bisogno di un maglione? Che una panchina voli? E un bambino faccia buchi nel vento? Dalla penna di Bernard Friot, uno zig zag poetico tra versi in rima, sorprendenti e leggeri come bolle di sapone, pungenti come cespugli di uvaspina, assurdi come le parole che seguono una logica diversa da dalla logica del mondo. Versi che esprimono tutta la spensieratezza e la libertà dell'infanzia. Poesie per tutti: libere, autentiche e giocose. Per lettori liberi, autentici e giocosi. Come la poesia. (www.ibs.it)