Abstract/Sommario: Ho bisogno del tuo cuore è qualcosa di più di una semplice raccolta di poesie. Leggendola si ha difatti l'impressione di seguire un percorso narrativo che si compone del vissuto dell'autrice. Ciascun componimento, come il pezzo di un puzzle, va così a incastrarsi dentro una più ampia cornice di significato, nella quale è racchiuso un disegno che dà perpetuamente l'impressione di essere in divenire. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Il mistero della vita che affiora dalla materia. I Primi passi di un’umanità bambina che impara a dare nome alle cose. Un viaggio visionario nel tempo profondo per cantare la meraviglia del cosmo. Dove tutto è. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: In comode rate, l'opera prima di Beatrice Zerbini, è un libro d'amore e di amori, di incontri e separazioni, di folgorazioni e improvvise mancanze. Una raccolta che prende a prestito, attraverso un registro espressivo colloquiale e idiomatico, le redivive e gozzaniane buone cose di pessimo gusto; con uno sguardo umano, e dunque mai totalmente quieto, su una quotidianità che regala, non di rado, incomode circostanze, rate emotive da pagare a cadenza regolare, questo volume consegna una ...; [Leggi tutto...]
In comode rate, l'opera prima di Beatrice Zerbini, è un libro d'amore e di amori, di incontri e separazioni, di folgorazioni e improvvise mancanze. Una raccolta che prende a prestito, attraverso un registro espressivo colloquiale e idiomatico, le redivive e gozzaniane buone cose di pessimo gusto; con uno sguardo umano, e dunque mai totalmente quieto, su una quotidianità che regala, non di rado, incomode circostanze, rate emotive da pagare a cadenza regolare, questo volume consegna una poesia in grado di fare innamorare. Come descrive Alba Donati nella prefazione: abbiamo passato un secolo a interrogarci sulla poesia d'amore, se fosse ancora possibile, cioè possibile dare nuovi toni al suo linguaggio logoro. Ed ecco che spunta Beatrice Zerbini con una voce unica, nuova, ironica e profonda, che fa dell'amore ancora il campo conoscitivo di base.
Abstract/Sommario: «Lei, essa poesia, ha ritmica, ha melodia, timbro. Musica è. Tutti i poteri della musica. Tutti li ha». «Ogni poesia implora un respiro che la dica». Dire la poesia non avviene sempre. Eppure anche nel dire la poesia consiste, da sempre, la poesia. Lo sapeva Carmelo Bene con il suo personalissimo teatro della crudeltà, lo sapevano i Romantici e i Surrealisti, lo sapeva García Lorca, quando trovava il suo duende nella musica, nella danza e, appunto, nella poesia a viva voce (hablada), a ...; [Leggi tutto...]
«Lei, essa poesia, ha ritmica, ha melodia, timbro. Musica è. Tutti i poteri della musica. Tutti li ha». «Ogni poesia implora un respiro che la dica». Dire la poesia non avviene sempre. Eppure anche nel dire la poesia consiste, da sempre, la poesia. Lo sapeva Carmelo Bene con il suo personalissimo teatro della crudeltà, lo sapevano i Romantici e i Surrealisti, lo sapeva García Lorca, quando trovava il suo duende nella musica, nella danza e, appunto, nella poesia a viva voce (hablada), arti tutt'e tre, sosteneva, che hanno bisogno di un corpo vivo che le interpreti. Lo sa bene, benissimo, Mariangela Gualtieri, che da quarant'anni «dice la poesia in pubblico», avvolgendo chi la ascolta in un «mondo orale aurale» che non ha uguali. Sí perché «spesso», come dice Gualtieri, i professionisti, gli attori, leggono il verso puntando «sulla sua componente razionale e di significato, trascurando tutto il resto». Nella sua «arte di dire la poesia», Gualtieri ci parla invece solo del resto. E per farlo trova un linguaggio nuovo e sorprendente: non un discorso sul dire la poesia ma una scrittura con il dire la poesia. Non concetti astratti, ma figure, immagini, sensazioni fisiche, echi. E analogie, fino a costruire un libro di poesia saggistica, a opporre visione a discorso, a parlarci vicino e alto, lontani dalla chiacchiera. E così: «Formule magiche schiacciate nei libri - solo al pronunciarle si fanno efficaci. E formule mantriche, solo in voce trovano compimento. E spartiti di musica, tutti, chiedono fiato, gole, dita per farsi forma sonora. Così ogni verso. Ogni poesia implora un respiro che la dica. Essere detta. Detta per bene in sua ritmica e melodia e timbrica e interni silenzi».
Abstract/Sommario: Ti è mai capitato in una brutta giornata di pensare che potresti essere qualcun altro? Magari un gorilla? O una tigre feroce? Ma aspetta... pensa a quante cose incredibili puoi fare tu?
Abstract/Sommario: Un libro illustrato per bambini dai 3 anni, perfetto per aspettare il Natale leggendo insieme ai più piccoli. Una dolce filastrocca per scoprire il significato del giorno più magico dell'anno. Il Natale si avvicina e gli animali del bosco sono alle prese con i preparativi: per fare Natale c'è bisogno di tutti quanti!