Abstract/Sommario: Tutti crediamo di sapere cosa sia l'amore, sin da bambini, quando lo vediamo negli occhi dei nostri genitori. L'amore è assoluto, ci convinciamo. Purtroppo o per fortuna quello è solo un tipo di amore; poi, nel corso degli anni, ne incontriamo altri, più transitori e relativi. Che possono fare male. E allora cerchiamo di darci delle regole, perché l'amore non ci prenda più alla sprovvista. Regole che puntualmente contravveniamo. Lo facciamo noi, che restiamo aggrappati in preda all'ans ...; [Leggi tutto...]
Tutti crediamo di sapere cosa sia l'amore, sin da bambini, quando lo vediamo negli occhi dei nostri genitori. L'amore è assoluto, ci convinciamo. Purtroppo o per fortuna quello è solo un tipo di amore; poi, nel corso degli anni, ne incontriamo altri, più transitori e relativi. Che possono fare male. E allora cerchiamo di darci delle regole, perché l'amore non ci prenda più alla sprovvista. Regole che puntualmente contravveniamo. Lo facciamo noi, che restiamo aggrappati in preda all'ansia attendendo un messaggino sul cellulare, così come lo hanno fatto Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, Abelardo ed Eloisa, Hannah Arendt e Martin Heidegger. Non c'è buon proposito, per quanto filosofico possa essere, che tenga di fronte all'irrazionalità del sentimento. Bisogna viverlo come viene. Vittoria Baruffaldi ci accompagna tra gli alti e bassi della nostra vita amorosa, accostandosi alle sventure sentimentali dei filosofi in cerca di conforto. E ci lascia con la rassicurante consapevolezza che anche chi ha dedicato l'esistenza a speculare sul senso delle cose, quando si è trattato di faccende di cuore ci ha capito poco o niente.
Abstract/Sommario: Che cosa significa amore? E se diciamo: «Ti amo», cosa desideriamo comunicare? Sono domande che avevano poco ascolto quando, in tempi non lontani, le grandi utopie storiche dominavano il discorso pubblico, mentre la sfera dei sentimenti era e doveva rimanere una questione privata. Poi, tramontate le speranze di trasformazione radicale della società, quel mondo di affetti personali relegati, quasi nascosti, in un angolo, è riemerso, mostrando la sua forza e condizionando la vita pubblic ...; [Leggi tutto...]
Che cosa significa amore? E se diciamo: «Ti amo», cosa desideriamo comunicare? Sono domande che avevano poco ascolto quando, in tempi non lontani, le grandi utopie storiche dominavano il discorso pubblico, mentre la sfera dei sentimenti era e doveva rimanere una questione privata. Poi, tramontate le speranze di trasformazione radicale della società, quel mondo di affetti personali relegati, quasi nascosti, in un angolo, è riemerso, mostrando la sua forza e condizionando la vita pubblica. Oggi «tutto avviene nel nome dell'amore», fino a esasperarne il significato e tradendo il valore di quelle domande. Il libro di Stefano Zecchi mette ordine a ciò che chiamiamo - con sincerità o ostentazione - «amore», accompagnandoci in un viaggio alla scoperta dei diversi modi di viverlo e comprenderlo. Dai grandi miti alla filosofia, ai testi della nostra classicità, passando per gli immortali romanzi ottocenteschi, film e canzoni dei nostri giorni, Zecchi ragiona sulla natura del sentimento più affascinante e contraddittorio: amore passionale, romantico, sentimentale, vanitoso; amori sbagliati, impossibili, disperati. Dopo aver indagato le trasformazioni che il linguaggio dei sentimenti ha subito dal secolo scorso a oggi, Zecchi riflette su come siano cambiate le relazioni in seguito alla rivoluzione sessuale, sul matrimonio e sul divorzio, ma anche sui nuovi significati della maternità e sulla continua evoluzione della figura paterna. E poiché «l'amore ci interroga sul senso del futuro, su ciò che lasceremo alle generazioni che verranno», esso si esprime anche nella cura della Terra dei figli. Il viaggio si conclude riannodando i fili che congiungono l'amore alla bellezza, perché «il bene si comprende attraverso il significato del bello e l'amore trova nella bellezza la sua espressione più vera». (Fonte: editore)
Abstract/Sommario: Che cosa vuol dire veramente "amare"? È dedizione, crescita, esplorazione, conoscenza, passione, condivisione? L'amore è quel sentimento che più di tutti ci aiuta a capire il significato del tempo, e non perché duri per sempre – forse solo l'amore per un figlio si può considerare "eterno" – ma semplicemente perché ci consente di avere una diversa percezione della durata della nostra vita. Se mettiamo a confronto una giornata trascorsa in solitudine con una in compagnia della persona am ...; [Leggi tutto...]
Che cosa vuol dire veramente "amare"? È dedizione, crescita, esplorazione, conoscenza, passione, condivisione? L'amore è quel sentimento che più di tutti ci aiuta a capire il significato del tempo, e non perché duri per sempre – forse solo l'amore per un figlio si può considerare "eterno" – ma semplicemente perché ci consente di avere una diversa percezione della durata della nostra vita. Se mettiamo a confronto una giornata trascorsa in solitudine con una in compagnia della persona amata, nel primo caso avremo la sensazione che le ore scorrano più lentamente; ci sembrerà che il tempo a nostra disposizione sia infinito, ma probabilmente saremmo un po' tristi perché non abbiamo qualcuno con cui condividerlo. Nel secondo caso, il tempo sembrerà volare. Come ho scritto tempo fa, da sempre gli uomini studiano come allungare la vita, mentre bisognerebbe allargarla. In fondo, il tempo non è altro che un'emozione, e l'amore ci aiuta a rendere i suoi attimi più larghi. - Luciano De Crescenzo. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: C'è stato un tempo in cui il diktat del capitale conosceva dei limiti. Si arrestava ai cancelli della fabbrica: oltre, la vita scorreva in forme che non si lasciavano imbrigliare nell'orizzonte limitato della logica di produzione e dello scambio di merci. Quel tempo è ormai lontano. Oggi, alla società basata sull'economia di mercato si è sostituita una società di mercato e basta. Viviamo in un mondo «a capitalismo integrale e mercificazione sconfinata». Il che, è chiaro, coinvolge anch ...; [Leggi tutto...]
C'è stato un tempo in cui il diktat del capitale conosceva dei limiti. Si arrestava ai cancelli della fabbrica: oltre, la vita scorreva in forme che non si lasciavano imbrigliare nell'orizzonte limitato della logica di produzione e dello scambio di merci. Quel tempo è ormai lontano. Oggi, alla società basata sull'economia di mercato si è sostituita una società di mercato e basta. Viviamo in un mondo «a capitalismo integrale e mercificazione sconfinata». Il che, è chiaro, coinvolge anche la sfera dell'affettività e dell'erotismo. Il globalitarismo al potere – nuovo totalitarismo glamour onniavvolgente – ci vuole precari e omologati, neutri anche in amore. Novelli Don Giovanni, figura emblematica dell'instabilità amorosa e dell'isolazionismo sentimentale. Le relazioni solide, basate su progetti di vita condivisi e una visione dell'amore come forza eterna, cedono il passo a forme consumistiche di rapporto: incontri fugaci e privi di conseguenze, legami occasionali facili tanto da instaurare quanto da spezzare, sesso virtualizzato e rapporti online. Dalla precarizzazione erotica e sentimentale alla femminizzazione del maschio, dal nuovo femminismo postmoderno alla crisi della famiglia, dalla gendercrazia al trionfo del neutro indifferenziato unisex, Diego Fusaro accompagna il lettore attraverso i temi principali di una riflessione che ci coinvolge tutti, in quanto esseri eminentemente amorosi. E se a cadere sono addirittura i fondamenti più intimi del rapporto interpersonale, cosa può esserne della struttura sociale che ci accoglie, della nostra «famiglia allargata»? (www.ibs.it)