Abstract/Sommario: La discriminazione di genere è ancora oggi assai radicata nella nostra società e costituisce la causa prima della violenza che permea e condiziona il rapporto uomo/donna e che limita pesantemente la libertà e la piena cittadinanza delle donne, nonostante i processi di emancipazione, la costituzione e tutte le norme che dal 1948 al dicembre 2023 sono state adottate. Nell’opera, il fenomeno della “violenza di genere e domestica” viene analizzato attraverso la disamina delle normative ado ...; [Leggi tutto...]
La discriminazione di genere è ancora oggi assai radicata nella nostra società e costituisce la causa prima della violenza che permea e condiziona il rapporto uomo/donna e che limita pesantemente la libertà e la piena cittadinanza delle donne, nonostante i processi di emancipazione, la costituzione e tutte le norme che dal 1948 al dicembre 2023 sono state adottate. Nell’opera, il fenomeno della “violenza di genere e domestica” viene analizzato attraverso la disamina delle normative adottate, della loro genesi, della loro evoluzione nel tempo, del loro portato culturale, ma anche dei limiti della loro applicazione, della discrasia tra l’intento del legislatore e la realtà dei procedimenti in corso nei nostri tribunali, passando per un cenno alle buone prassi poste in campo per migliorare l’intero sistema di prevenzione e contrasto della violenza. Il nesso tra violenza, quale violazione dei diritti umani, e la violenza di genere è il filo rosso che attraversa i 6 capitoli e che fa di questo lavoro non solo un testo giuridico ma un efficace strumento di presa in carico del fenomeno, attraverso un’analisi puntuale e non ideologica delle leggi. Sono trattati anche sotto il profilo storico i diversi strumenti normativi adottati, sia dal diritto internazionale che nazionale (dalla legge 38/2009 sugli atti persecutori, alla L. 77/2013 di ratifica della Convenzione di Istanbul, oggetto di puntuale analisi nei suoi aspetti precettivi e di principio, ed ai successivi D.L. 93/2013,conv in L. 119/2013, passando, fra l’altro per la L. 69/2019 (Codice rosso), per arrivare alle recentissime L. 12/2023, sulla Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio, ed alla L. 168/2023) dedicando speciale attenzione all’esame strutturale delle più frequenti fattispecie di reato nelle quali si incardina la violenza di genere (accanto alle diverse figure di violenza sessuale, anche lo Stalking, il Revenge porn, le Mutilazioni genitali femminili, oltre alla fattispecie che anticipa la tutela delle vittime di violenza, sanzionando la violazione dei provvedimenti cautelari posti a loro tutela). Speciale rilievo assume l’analisi, articolo per articolo, delle novità disciplinari operate dalla L.163/2023 (cui è dedicato l’ultimo capitolo) analisi nella quale si sottolinea come finalmente il legislatore si riferisca direttamente alla Convenzione di Istanbul ed indichi espressamente il contrasto alla violenza sulle donne, spesso declassata a semplice conflittualità, valorizzando e recependo le considerazioni rappresentate nella Relazione finale (Doc. XXII bis, n. 15, della XVIII legislatura) della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.