Abstract/Sommario: Gli Ateniesi lo chiamavano «tafano» per quanto poteva spazientire. Un insetto fastidioso, come quelli che ancora oggi, nelle campagne, attaccano alle gambe e siamo costretti a scacciare. Perché Socrate sapeva bene come pungolare e inquietare i suoi interlocutori con le domande e in questo modo far venire alla luce ciò che loro, senza ancora saperlo, custodivano dentro di sé. Fu infatti un maestro nell'arte che è passata alla storia come maieutica, poiché ci aiuta a nascere per la prima ...; [Leggi tutto...]
Gli Ateniesi lo chiamavano «tafano» per quanto poteva spazientire. Un insetto fastidioso, come quelli che ancora oggi, nelle campagne, attaccano alle gambe e siamo costretti a scacciare. Perché Socrate sapeva bene come pungolare e inquietare i suoi interlocutori con le domande e in questo modo far venire alla luce ciò che loro, senza ancora saperlo, custodivano dentro di sé. Fu infatti un maestro nell'arte che è passata alla storia come maieutica, poiché ci aiuta a nascere per la prima volta davanti a noi stessi. Era considerato brutto, come le statuette di Sileni in vendita nei mercati greci; queste statuette, però, una volta aperte rivelavano al loro interno un'immagine preziosa e divina. Così è anche Socrate: un tesoro nascosto. Una figura misteriosa e affascinante, un incontro che può cambiare la vita. È accaduto a Platone e può accadere a ciascuno di noi, a qualunque età. Forte di questa convinzione, Cristina Dell'Acqua ci conduce in un nuovo viaggio nel mondo greco, per imparare a sentire socraticamente. Nel pensiero di quest'uomo straordinario, che nella vita non ha mai smesso di insegnare (fu la sua missione), ci sono i semi della nascita dell'uomo occidentale. Il suo insegnamento si fonda sui temi della ricerca, della libertà, del dialogo e del dubbio. Una formula che ha come nutrimento l'amore per le domande e parte da un unico presupposto: la conoscenza di sé. Perché noi siamo continua conoscenza. Quella di Socrate è una formula non scritta, composta dagli elementi più singolari del suo pensiero, capace di insegnarci la cosa più importante: il coraggio di essere noi stessi. In questo, a dispetto dei secoli che passano e sembrano voler cancellare il passato, Socrate è ancora oggi un maestro per tutti noi, giovani e adulti. Riscoprirlo è riscoprire se stessi. Gli Ateniesi in parte avevano torto. Socrate è sì un tafano, ma prezioso come l'oro.
Abstract/Sommario: Che idea, immaginare di essere invisibili e di poter fare quel che si vuole senza essere visti! È l’idea di una delle favole filosofiche raccontate da Platone, il più grande pensatore dell’antica Grecia. Un certo Gige trovò un anello che gli dava quel superpotere. Sapendo di non essere visto commise le azioni più orribili e malvagie per ottenere dei vantaggi personali. Ma anche se nessuno lo scoprirà, Gige per Platone non può essere contento. Solo la filosofia, l’amore della conoscenza ...; [Leggi tutto...]
Che idea, immaginare di essere invisibili e di poter fare quel che si vuole senza essere visti! È l’idea di una delle favole filosofiche raccontate da Platone, il più grande pensatore dell’antica Grecia. Un certo Gige trovò un anello che gli dava quel superpotere. Sapendo di non essere visto commise le azioni più orribili e malvagie per ottenere dei vantaggi personali. Ma anche se nessuno lo scoprirà, Gige per Platone non può essere contento. Solo la filosofia, l’amore della conoscenza e del bene, può renderci felici. Questo ci dicono le “favole” dell’antico filosofo. Storie di cavalli alati, di navigatori sapienti, di sogni e di ombre da non scambiare per la realtà. Lasciati prendere per mano da uno degli uomini più saggi mai esistiti. Vedrai il mondo e te stesso in una maniera molto diversa. Età di lettura: da 10 anni. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: “So di non sapere”. È l’idea che balenò nella mente di Socrate, il grande filosofo vissuto ad Atene tra il 470 e il 399 a.C. Nel corso della sua lunga vita non smise mai di fare domande, mettendo in difficoltà tutte le persone che, al contrario di lui, pensavano di sapere qualcosa. Era un “rompiscatole”, e questo gli costò molto caro, ma era il più saggio di tutti. Sapendo di non sapere, la sapeva più lunga! Le sue domande, per quanto fastidiose, avevano un solo scopo: quello di scopri ...; [Leggi tutto...]
“So di non sapere”. È l’idea che balenò nella mente di Socrate, il grande filosofo vissuto ad Atene tra il 470 e il 399 a.C. Nel corso della sua lunga vita non smise mai di fare domande, mettendo in difficoltà tutte le persone che, al contrario di lui, pensavano di sapere qualcosa. Era un “rompiscatole”, e questo gli costò molto caro, ma era il più saggio di tutti. Sapendo di non sapere, la sapeva più lunga! Le sue domande, per quanto fastidiose, avevano un solo scopo: quello di scoprire qual è il bene per sé e per l’umanità intera. “Io non posso insegnare niente a nessuno, – diceva – posso solo far pensare”. Età di lettura: da 9 anni. (www.ibs.it)