Abstract/Sommario: Il trattato Del Sublime, anonima monografia del I secolo d.C., è, accanto alla Poetica di Aristotele, una delle opere più famose e affascinanti che l'antichità ci abbia lasciato sull'estetica letteraria."Il sublime ? scrive Longino ? è l'eco di un alto sentire", capace di travolgere il lettore fino a precipitarlo in una sorta di vertigine. Ma l'arte di suscitare il sublime è una dote innata o si può apprendere? Da questa domanda parte un'originale ricerca critica che, esemplificata da ...; [Leggi tutto...]
Il trattato Del Sublime, anonima monografia del I secolo d.C., è, accanto alla Poetica di Aristotele, una delle opere più famose e affascinanti che l'antichità ci abbia lasciato sull'estetica letteraria."Il sublime ? scrive Longino ? è l'eco di un alto sentire", capace di travolgere il lettore fino a precipitarlo in una sorta di vertigine. Ma l'arte di suscitare il sublime è una dote innata o si può apprendere? Da questa domanda parte un'originale ricerca critica che, esemplificata da una fitta rete di citazioni dai modelli più alti della letteratura antica (dalla Genesi a Omero, da Saffo a Demostene), interpreta lo studio della grandezza nella letteratura come educazione alla grandezza tout court: una lezione che sarà, più tardi, alla base dell'estetica preromantica.L'introduzione di Francesco Donadi approfondisce ogni aspetto dell'impalcatura concettuale del trattato e analizza la fortuna di cui ha goduto in età moderna. (Ibs.it)