Abstract/Sommario: Per la vulgata dell'Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Hanno assorbito su di sé tutte le colpe storiche del fascismo, facendo da schermo ai tanti opportunisti che durante il Ventennio hanno accumulato ricchezze e onori, ma non si sono compromessi con la Repubblica sociale. Settant'anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranz ...; [Leggi tutto...]
Per la vulgata dell'Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Hanno assorbito su di sé tutte le colpe storiche del fascismo, facendo da schermo ai tanti opportunisti che durante il Ventennio hanno accumulato ricchezze e onori, ma non si sono compromessi con la Repubblica sociale. Settant'anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranza di riscatto. Ma allora c'è la storia. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra». Sdoganata prima dal presidente della Camera Luciano Violante, poi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la questione dei «ragazzi di Salò» anima da due decenni un dibattito spesso strumentale, sospeso tra demonizzazioni e riabilitazioni ugualmente improprie. Gianni Oliva ne propone quindi una lettura storiograficamente equilibrata, rintracciando le motivazioni dei volontari che scelsero di continuare a combattere accanto a Mussolini una guerra persa: i valori sedimentati dall'educazione di regime (la sacralità della patria e dell'onore, la lealtà alla parola data, il rispetto per i caduti in battaglia) si intrecciano con il disgusto morale per il «tradimento» dell'8 settembre, la volontà di vendicarsi dei voltagabbana, dei doppiogiochisti, dei funamboli dell'abiura. In questo coacervo di suggestioni e sentimenti, si sviluppa un'esperienza storica condizionata dal vassallaggio alla Germania nazista, dalla rassegnazione del duce restituito controvoglia al protagonismo politico, dai contrasti interni alla dirigenza di Salò, e, soprattutto, dalle asprezze di una guerra civile determinata proprio dalla creazione del governo della Repubblica sociale. «Cercare la bella morte» diventa la prospettiva drammatica di un percorso che si esaurisce nella furia di piazzale Loreto: è la storia di una scelta sbagliata, che per il numero di adesioni e per il significato storico non può essere rimossa, né considerata residuale. (ibs.it)
Abstract/Sommario: Molte specie animali e vegetali conducono per milioni di anni una vita apparentemente insignificante. A un certo punto, all'improvviso, scatta qualcosa e proliferano in maniera spettacolare. Il mondo è pieno di queste «belle addormentate», che aspettano il loro principe azzurro per potersi risvegliare. Basandosi su esperimenti d'avanguardia, Andreas Wagner dimostra che le innovazioni in realtà arrivano frequentemente in natura, spesso a basso costo e ben prima che siano effettivamente ...; [Leggi tutto...]
Molte specie animali e vegetali conducono per milioni di anni una vita apparentemente insignificante. A un certo punto, all'improvviso, scatta qualcosa e proliferano in maniera spettacolare. Il mondo è pieno di queste «belle addormentate», che aspettano il loro principe azzurro per potersi risvegliare. Basandosi su esperimenti d'avanguardia, Andreas Wagner dimostra che le innovazioni in realtà arrivano frequentemente in natura, spesso a basso costo e ben prima che siano effettivamente necessarie. Esistono, ad esempio, batteri antichi che possiedono la straordinaria capacità di combattere gli antibiotici inventati dall'uomo nel ventunesimo secolo. La maggior parte di queste innovazioni biologiche resta dormiente fino a quando qualche evento – come il cambiamento climatico – stravolge l'ambiente esterno e quelle mutazioni si dimostrano utilissime nel nuovo contesto, anche se giacevano inoperose magari da milioni di anni. Questo meccanismo si verifica anche nella storia dell'uomo, basti pensare a tutte le tecnologie che spesso sono state escogitate e dimenticate più volte, decollando solo quando hanno trovato l'ambiente adatto in cui fiorire. In questo saggio chiaro e sorprendente, Wagner sonda i misteri di queste «belle addormentate», rivelando aspetti insospettabili del ricco e stravagante arazzo della natura.
Abstract/Sommario: Divenuta capitale dell’Impero tedesco, la Berlino di inizio Novecento appare come un grande esperimento di modernità. Borghesia dilagante e nuovi ceti affluenti edificano lo scenario entro cui si muovono le forze di una modernità affascinante quanto contraddittoria. Nelle pagine acute e dall’andamento fratto e aforistico di Endell la sociologia di Georg Simmel s’intreccia con l’analisi del capitalismo di Werner Sombart, sullo sfondo di quella Parigi tratteggiata da Baudelaire e che div ...; [Leggi tutto...]
Divenuta capitale dell’Impero tedesco, la Berlino di inizio Novecento appare come un grande esperimento di modernità. Borghesia dilagante e nuovi ceti affluenti edificano lo scenario entro cui si muovono le forze di una modernità affascinante quanto contraddittoria. Nelle pagine acute e dall’andamento fratto e aforistico di Endell la sociologia di Georg Simmel s’intreccia con l’analisi del capitalismo di Werner Sombart, sullo sfondo di quella Parigi tratteggiata da Baudelaire e che diverrà l’ossessione di Walter Benjamin. L’arabesco fiorito dello Jugendstil incornicia un’incantevole epoca di ottimismo quanto di consapevole crisi; le aperture di credito al dinamismo della società industriale convivono col ripiegamento nostalgico e il vagheggiamento di valori irrimediabilmente sorpassati. Di qui una continua tensione tra ragione e sentimento, autoritarismo e libertà individuale, funzionalismo e anarchia: tratti costitutivi del dramma storico europeo del Novecento. In un’epoca in cui lo sviluppo tecnico, industriale e commerciale sono le uniche forze presenti nella città moderna, Endell invita a scoprirne la bellezza strutturale. La città si offre così come un paesaggio altro, disponibile a un nuovo processo di visione e al reperimento di un’inedita forma di rappresentazione.
Abstract/Sommario: Un viaggio colorato e unico nel suo genere, nel mondo assurdamente curioso della Corea. Con la sua recente esplosione di popolarità, la Corea attrae, sorprende, incanta. Ma soprattutto incuriosisce: che stile di vita nascondono davvero i super grattacieli di Seoul? Come funziona la scuola? Cos'è che potrebbe metterti nei guai, e come te la potresti cavare? Perché i coreani hanno due età, due compleanni e a volte nessun nome? Le due autrici, italiane da tempo residenti in questo Paese, ...; [Leggi tutto...]
Un viaggio colorato e unico nel suo genere, nel mondo assurdamente curioso della Corea. Con la sua recente esplosione di popolarità, la Corea attrae, sorprende, incanta. Ma soprattutto incuriosisce: che stile di vita nascondono davvero i super grattacieli di Seoul? Come funziona la scuola? Cos'è che potrebbe metterti nei guai, e come te la potresti cavare? Perché i coreani hanno due età, due compleanni e a volte nessun nome? Le due autrici, italiane da tempo residenti in questo Paese, hanno ideato una guida insolita: si sono messe nei panni di un ragazzino che si addormenta con un libro sulla Corea in mano - sì, proprio questo libro - e che improvvisamente, oplà, si risveglia in un mondo sconosciuto. L'odore di una colazione a base di pesce e cavolo piccante fermentato, un gatto che osserva dal divano la famiglia a gambe incrociate sul pavimento e un bizzarro computer collegato alla tavoletta del bagno: se questo è l'inizio, cosa ci aspetta? Tra voglia di immersione totale e una certa diffidenza, il protagonista si muove guidato da una ragazzina del luogo, avventurandosi in una Corea che assomiglia un po' ai testi del K-pop, un po' all'immaginario dei fumetti, ma anche a niente di mai visto prima. Come in un cerchio perfetto, al risveglio scoprirà di aver lasciato un po' di sé in Corea, e di aver portato un po' di Corea con sé. E quel protagonista potresti essere proprio tu.
Abstract/Sommario: Un incredibile libro pop-up per trovarsi faccia a faccia con straordinari animali preistorici, come antiche balene a quattro zampe, squali colossali, libellule e bradipi giganti! Esaminando gli indizi forniti dai fossili, il brillante paleontologo Dr. Dean Lomax ci rivela con quali animali di oggi sono imparentate queste strane creature e spesso si stenta a crederci: il bis bis bis bis bisnonno di un pinguino era alto più di due metri, e quello dell'alligatore era lungo come un autobus ...; [Leggi tutto...]
Un incredibile libro pop-up per trovarsi faccia a faccia con straordinari animali preistorici, come antiche balene a quattro zampe, squali colossali, libellule e bradipi giganti! Esaminando gli indizi forniti dai fossili, il brillante paleontologo Dr. Dean Lomax ci rivela con quali animali di oggi sono imparentate queste strane creature e spesso si stenta a crederci: il bis bis bis bis bisnonno di un pinguino era alto più di due metri, e quello dell'alligatore era lungo come un autobus! Un divertente tuffo nella preistoria, con tante informazioni interessanti su fossili ed evoluzione.