Abstract/Sommario: Le autrici propongono alcune riflessioni sui momenti storici, sulle idee e sulle personalità che hanno motivato la nascita e la crescita dei musei della regione Friuli Venezia Giulia. Un omaggio ai fondatori, ai loro ideali, e al loro progetto di un’istituzione al servizio delle proprie comunità e anche un appello a riconsiderare il ruolo e funzione del museo civico richiamando l’importanza, ai fini della diffusione di una cultura identitaria, di un patrimonio artistico consapevolmente ...; [Leggi tutto...]
Le autrici propongono alcune riflessioni sui momenti storici, sulle idee e sulle personalità che hanno motivato la nascita e la crescita dei musei della regione Friuli Venezia Giulia. Un omaggio ai fondatori, ai loro ideali, e al loro progetto di un’istituzione al servizio delle proprie comunità e anche un appello a riconsiderare il ruolo e funzione del museo civico richiamando l’importanza, ai fini della diffusione di una cultura identitaria, di un patrimonio artistico consapevolmente condiviso.
Abstract/Sommario: I film di argomento musicale esistono da quando esiste il cinema, perché la musica e i musicisti hanno sempre affascinato il pubblico. Si tratta di storie raccontate rispettando il realismo della situazione scenica, contrariamente a ciò che avviene nel genere musical in senso stretto, forma artistica non contemplata nel presente volume che prescinde dal contesto e richiede allo spettatore la sospensione dell’incredulità. Alcuni film a soggetto musicale hanno goduto di un immediato succ ...; [Leggi tutto...]
I film di argomento musicale esistono da quando esiste il cinema, perché la musica e i musicisti hanno sempre affascinato il pubblico. Si tratta di storie raccontate rispettando il realismo della situazione scenica, contrariamente a ciò che avviene nel genere musical in senso stretto, forma artistica non contemplata nel presente volume che prescinde dal contesto e richiede allo spettatore la sospensione dell’incredulità. Alcuni film a soggetto musicale hanno goduto di un immediato successo di pubblico e critica. Si pensi al sontuoso Amadeus di Milos Forman, o al recente Elvis di Baz Luhrmann, altri invece hanno guadagnato consenso negli anni, come la strepitosa commedia Baciami, stupido di Billy Wilder o Il fantasma del palcoscenico di Brian De Palma. Assieme a una selezione di capolavori, l’autore propone al lettore altri film, anche meno conosciuti, ma sempre di grande qualità, opere da riscoprire, da vedere e da ascoltare. Questo volume si presenta come un’utile guida, unica finora in Italia, su questo tipo di film, destinata a tutti coloro che amano la musica e il cinema. Infatti, le schede proposte per ogni opera non hanno la classica impostazione presente nei dizionari di cinema, ma pongono un inedito accento sull’aspetto cine-musicale del film.. - I film di argomento musicale esistono da quando esiste il cinema, perché la musica e i musicisti hanno sempre affascinato il pubblico. Si tratta di storie raccontate rispettando il realismo della situazione scenica, contrariamente a ciò che avviene nel genere musical in senso stretto, forma artistica non contemplata nel presente volume che prescinde dal contesto e richiede allo spettatore la sospensione dell’incredulità. Alcuni film a soggetto musicale hanno goduto di un immediato successo di pubblico e critica. Si pensi al sontuoso “Amadeus” di Milos Forman, o al recente “Elvis” di Baz Luhrmann, altri invece hanno guadagnato consenso negli anni, come la strepitosa commedia “Baciami, stupido” di Billy Wilder o “Il fantasma del palcoscenico” di Brian De Palma. Assieme a una selezione di capolavori, l’autore propone al lettore altri film, anche meno conosciuti, ma sempre di grande qualità, opere da riscoprire, da vedere e da ascoltare. Questo volume si presenta come un’utile guida, unica finora in Italia, su questo tipo di film, destinata a tutti coloro che amano la musica e il cinema. Infatti, le schede proposte per ogni opera non hanno la classica impostazione presente nei dizionari di cinema, ma pongono un inedito accento sull’aspetto cine-musicale del film. Prefazione di Andrea Silenzi.
Abstract/Sommario: Il libro raccoglie le storie più strane, curiose e meno note che si sono verificate in ciascuna edizione delle Olimpiadi, dal 1896 (anno in cui sono riprese per iniziativa di Pierre De Coubertin) al 2016. Si tratta di storie molto umane, a volte bizzarre e divertenti, a volte eroiche e drammatiche, a volte legate alle vicende del periodo. Tutte vanno oltre la classica celebrazione di una vittoria, e segnano un pezzetto di storia.
Abstract/Sommario: Come dev'essere stato profondo il silenzio del mare nel quinto secolo a.C., al largo delle coste di Atene. E chissà com'era intenso il profumo di spezie appena sbarcati alle foci del fiume Narmada, nell'India nord-occidentale, quando queste erano le propaggini più esotiche dell'Impero romano. E quanto grande doveva sembrare il mondo agli occhi di un mercante appena arrivato alla Grande muraglia dopo aver affrontato la Via della seta nel nono secolo. Per non parlare dell'eccitazione del ...; [Leggi tutto...]
Come dev'essere stato profondo il silenzio del mare nel quinto secolo a.C., al largo delle coste di Atene. E chissà com'era intenso il profumo di spezie appena sbarcati alle foci del fiume Narmada, nell'India nord-occidentale, quando queste erano le propaggini più esotiche dell'Impero romano. E quanto grande doveva sembrare il mondo agli occhi di un mercante appena arrivato alla Grande muraglia dopo aver affrontato la Via della seta nel nono secolo. Per non parlare dell'eccitazione della velocità di chi per la prima volta a Krasnojarsk, in Siberia, nel 1899 salì sulla carrozza della Transiberiana diretta a Mosca. Esistono strade che, a guardarle bene, mostrano un'antichità quasi geologica. Come se fossero nate prima dell'uomo, con la Terra stessa. Vie tracciate dalla natura che l'umanità ha cominciato a percorrere dalla notte dei tempi. Con Alessandro Vanoli diventiamo pellegrini del nostro passato, attraversiamo sentieri, deserti e mari e, in un viaggio pieno di meraviglia, scopriamo la rete millenaria che per terra e per mare ha unito regioni distanti e talvolta interi continenti. Facciamo esperienza delle nostre radici, trovandole lontanissimo. Forse è così che per migliaia di anni abbiamo visto il mondo e forse è così che dovremmo ricominciare a vederlo, oltre ogni confine e barriera. Possiamo rimetterci in cammino, come è stato per secoli e millenni. "Si può guardare alla nostra storia da infiniti punti di vista, ma c'è una caratteristica che ci appartiene da sempre: siamo esseri in movimento. Ogni nostro cambiamento, ogni nostra scoperta, ogni nostra crisi è legata a uno spostamento". Allora per scoprire chi siamo non resta che metterci in viaggio. (books.google.it)
Abstract/Sommario: L Italia è il Paese dei misteri. I colpevoli delle stragi non sono mai stati trovati né sono mai stati puniti. Tutto viene insabbiato e non si riesce mai a trovare il bandolo della matassa per chiudere definitivamente la stagione dolorosa delle bombe, la cosiddetta strategia della tensione , e consegnarla alla storia. Ogni volta sembra di ricominciare da capo: piazza Fontana, piazza della Loggia e stazione di Bologna sono soltanto alcune delle tappe di una laica via crucis che non ha m ...; [Leggi tutto...]
L Italia è il Paese dei misteri. I colpevoli delle stragi non sono mai stati trovati né sono mai stati puniti. Tutto viene insabbiato e non si riesce mai a trovare il bandolo della matassa per chiudere definitivamente la stagione dolorosa delle bombe, la cosiddetta strategia della tensione , e consegnarla alla storia. Ogni volta sembra di ricominciare da capo: piazza Fontana, piazza della Loggia e stazione di Bologna sono soltanto alcune delle tappe di una laica via crucis che non ha mai fine e su cui ogni anno emergono particolari, false piste, rivelazioni vere o false. Se però sbirciamo oltre il muro delle tante assoluzioni, le cose non stanno proprio così. Ormai le testimonianze e le carte ci permettono di ricostruire con precisione quanto è successo in quella fase storica. Se Pasolini, in un suo articolo molto famoso, scriveva «io so, ma non ho le prove», ora possiamo dire che sappiamo e abbiamo le prove, di molto, se non di tutto, e spesso possiamo pure fare nomi e cognomi di esecutori e mandanti.. - LItalia è il Paese dei misteri. I colpevoli delle stragi non sono mai stati trovati né sono mai stati puniti. Tutto viene insabbiato e non si riesce mai a trovare il bandolo della matassa per chiudere definitivamente la stagione dolorosa delle bombe, la cosiddetta strategia della tensione, e consegnarla alla storia. Ogni volta sembra di ricominciare da capo: piazza Fontana, piazza della Loggia e stazione di Bologna sono soltanto alcune delle tappe di una laica via crucis che non ha mai fine e su cui ogni anno emergono particolari, false piste, rivelazioni vere o false. Se però sbirciamo oltre il muro delle tante assoluzioni, le cose non stanno proprio così. Ormai le testimonianze e le carte ci permettono di ricostruire con precisione quanto è successo in quella fase storica. Se Pasolini, in un suo articolo molto famoso, scriveva «io so, ma non ho le prove», ora possiamo dire che sappiamo e abbiamo le prove, di molto, se non di tutto, e spesso possiamo pure fare nomi e cognomi di esecutori e mandanti.
Abstract/Sommario: «Sono nato così, morirò così, e qualsiasi cosa abbia fatto nella mia vita, l’ho sempre fatta così come sono. E credetemi: ho messo la faccia dove molti di voi normali non mettereste nemmeno i piedi.» Nico Piro è un giornalista di guerra che è stato sui fronti più difficili del mondo contemporaneo: dall’Afghanistan al Donbass. Ma è anche uno dei pochi inviati in area di crisi con una disabilità motoria che lo accompagna dalla nascita e di cui fino ad ora non aveva voluto parlare. Una s ...; [Leggi tutto...]
«Sono nato così, morirò così, e qualsiasi cosa abbia fatto nella mia vita, l’ho sempre fatta così come sono. E credetemi: ho messo la faccia dove molti di voi normali non mettereste nemmeno i piedi.» Nico Piro è un giornalista di guerra che è stato sui fronti più difficili del mondo contemporaneo: dall’Afghanistan al Donbass. Ma è anche uno dei pochi inviati in area di crisi con una disabilità motoria che lo accompagna dalla nascita e di cui fino ad ora non aveva voluto parlare. Una scelta caparbia cui ha tenuto fede per evitare che il giudizio sul suo lavoro fosse influenzato. Ma dopo quasi trentacinque anni di carriera per la prima volta ha deciso di raccontare la sua condizione, in un memoir tagliente e toccante in cui racconta come ha imparato a convivere con questa «diversità», e come un problema dalla nascita si può trasformare in «uno strano dono» che ti fa apprezzare la vita e ti porta a viverla al meglio. Tra una missione in Afghanistan e un viaggio sulle navi che soccorrono i migranti, tra una gara paralimpica di tiro a segno e un’immersione in acque profonde, assistiamo a una battaglia quotidiana per la normalità contro tutti i pregiudizi e gli ostacoli che la impediscono. Il suo libro è una denuncia vibrante indirizzata a coloro che ci governano, ma non è mai un lamento vittimista. La sua storia, pur carica di sofferenza, lo è altrettanto di speranza: la riprova che non esistono limiti invalicabili per realizzare i propri sogni.