Abstract/Sommario: Lo sguardo di un insider, una guida contemporanea al meglio di Treviso tra passeggiate lente, musei, l'acqua, osterie, buon cibo e con l'anima a posto. "Ho scritto 'Treviso. Una guida'", racconta l'autore "per provare a specchiarmi nelle acque di una città dove affondano le mie radici, ma che non ho mai capito fin quando me ne sono allontanato." (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco. Dritti al cuore di Treviso e delle Colline del Prosecco: le esperienze da non perdere, alla scoperta della vita in città, itinerari a piedi e giorno per giorno, il meglio di ogni quartiere, ristoranti, locali, shopping e architettura.
Abstract/Sommario: Lo sguardo di una insider, una guida contemporanea al meglio di Trieste. Dodici passeggiate lente per scoprire la città tra arte, storia, racconti, cultura, buon cibo e l'anima a posto. Trieste è una città dalle profonde radici mitteleuropee affacciata sul più settentrionale braccio di Mediterraneo e si sta scoprendo come una delle mete più alla moda dell'Italia settentrionale in cui arte, letteratura e scienza si intrecciano a storici caffè, musei, multiculturalità e una gastronomia c ...; [Leggi tutto...]
Lo sguardo di una insider, una guida contemporanea al meglio di Trieste. Dodici passeggiate lente per scoprire la città tra arte, storia, racconti, cultura, buon cibo e l'anima a posto. Trieste è una città dalle profonde radici mitteleuropee affacciata sul più settentrionale braccio di Mediterraneo e si sta scoprendo come una delle mete più alla moda dell'Italia settentrionale in cui arte, letteratura e scienza si intrecciano a storici caffè, musei, multiculturalità e una gastronomia che sorprenderà. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Attraverso la storia incredibile di una terra dove la fedeltà al Partito era sacra e il vento dalla Russia soffiava forte, Massimo Zamboni fa i conti con la grande utopia del Novecento in modo davvero originale: al centro di questo appassionato racconto corale, ci sono l'Emilia e la cittadina di Cavriago, e le peripezie dei suoi abitanti. Quando nel 1919 spedirono un telegramma di solidarietà alla Russia rivoluzionaria e qualche mese dopo, nel giorno della fondazione dell'Internazional ...; [Leggi tutto...]
Attraverso la storia incredibile di una terra dove la fedeltà al Partito era sacra e il vento dalla Russia soffiava forte, Massimo Zamboni fa i conti con la grande utopia del Novecento in modo davvero originale: al centro di questo appassionato racconto corale, ci sono l'Emilia e la cittadina di Cavriago, e le peripezie dei suoi abitanti. Quando nel 1919 spedirono un telegramma di solidarietà alla Russia rivoluzionaria e qualche mese dopo, nel giorno della fondazione dell'Internazionale comunista, Lenin nel suo discorso lodò il coraggio di «quell'angolino sperduto», che aveva cercato invano sulla carta geografica. O quando parteciparono alla «conferenza del secolo» al teatro di Reggio Emilia: un dibattito sull'opportunità di concedere l'autorizzazione alle riprese del film su Peppone e don Camillo. O quando, nel 1970, inaugurarono con «un brivido di commozione» il busto di ...(www.ibs.it)
Abstract/Sommario: La società contemporanea si è strutturata evolvendosi da un nucleo più piccolo, ma che ancora oggi costituisce il suo punto nevralgico: la famiglia. Le famiglie in passato sono state il luogo in cui si formavano i nuovi cittadini grazie al ruolo di guida svolto dai genitori, nelle quali si trasmetteva un sistema di valori e si esercitava il dissenso. La capacità dei giovani di creare una propria identità in opposizione a quella dei genitori e la necessità di trovare uno slancio verso l ...; [Leggi tutto...]
La società contemporanea si è strutturata evolvendosi da un nucleo più piccolo, ma che ancora oggi costituisce il suo punto nevralgico: la famiglia. Le famiglie in passato sono state il luogo in cui si formavano i nuovi cittadini grazie al ruolo di guida svolto dai genitori, nelle quali si trasmetteva un sistema di valori e si esercitava il dissenso. La capacità dei giovani di creare una propria identità in opposizione a quella dei genitori e la necessità di trovare uno slancio verso l’esterno sono sempre stati i passaggi fondamentali per diventare adulti responsabili e consapevoli. L’autorevole psicoanalista Laura Pigozzi esplora in questo saggio la crisi attuale della famiglia, alla radice di una tragedia sociale più vasta e ferocemente distruttiva: i genitori hanno rinunciato al ruolo di guida preferendovi quello di una protezione infinita. È qui che nasce il concetto di plusmaterno come fallimento della cura e rivelato da una deresponsabilizzazione educativa. Attraverso la nozione di disobbedienza civile elaborata da Hannah Arendt, l’autrice sviluppa in queste pagine un’inedita rilettura delle origini del totalitarismo e, analizzando alcuni casi emblematici di rapporti genitoriali fallimentari, traccia un percorso che si specchia nelle crisi della società contemporanea. Perché ogni futuro cittadino nasce in una famiglia ed educare i figli alla responsabilità e all’autonomia significa crescere una società più democratica, fatta di adulti consapevoli.
Abstract/Sommario: Me-ra-vì-glia. Significato: È un sentimento di stupore destato da una cosa nuova, straordinaria, impensata. Etimologia: dal latino mirabilia, cose ammirevoli, da mirari, guardare con meraviglia. In questo libro ci sono solo cose da ammirare, da guardare con stupore rinnovato per sentire forte il sentimento di comunione con il nostro pianeta e con la natura dirompente che non perde occasione di manifestare la sua enorme gratuità nei confronti degli esseri umani. Un libro che è un dono p ...; [Leggi tutto...]
Me-ra-vì-glia. Significato: È un sentimento di stupore destato da una cosa nuova, straordinaria, impensata. Etimologia: dal latino mirabilia, cose ammirevoli, da mirari, guardare con meraviglia. In questo libro ci sono solo cose da ammirare, da guardare con stupore rinnovato per sentire forte il sentimento di comunione con il nostro pianeta e con la natura dirompente che non perde occasione di manifestare la sua enorme gratuità nei confronti degli esseri umani. Un libro che è un dono per gli occhi e per lo spirito. Un libro che è un cammino dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande, allora... buon viaggio!
Abstract/Sommario: Come seguendo a ritroso l'antica via della seta, dopo l'India The Passenger torna in Europa e scopre il fascino e le contraddizioni di un paese al crocevia tra Oriente e Occidente. Negli ultimi anni è diventato sempre più difficile capire quale sia la vera Turchia, scossa da plebisciti a Erdoğan e dalle manifestazioni di Gezi park del 2013, che sono riuscite a unire nelle proteste gli ultras delle tre squadre di calcio più importanti del paese, dalla resistenza curda e da un colpo di ...; [Leggi tutto...]
Come seguendo a ritroso l'antica via della seta, dopo l'India The Passenger torna in Europa e scopre il fascino e le contraddizioni di un paese al crocevia tra Oriente e Occidente. Negli ultimi anni è diventato sempre più difficile capire quale sia la vera Turchia, scossa da plebisciti a Erdoğan e dalle manifestazioni di Gezi park del 2013, che sono riuscite a unire nelle proteste gli ultras delle tre squadre di calcio più importanti del paese, dalla resistenza curda e da un colpo di stato ancora irrisolto. Che fine stanno facendo gli oppositori che osano criticare il nuovo sultano? Come i disegnatori dei giornali satirici descritti da Valentina Marcella, oppressi da un controllo sempre più stringente sulla libertà di parola. Un grande reportage del «New Yorker» ci mostra come la macchina da guerra di Erdoğan sia arrivata anche a sbaragliare ex alleati conservatori come il movimento gülenista, un vero e proprio stato nello stato che per decenni si è infiltrato nell'esercito e nell'amministrazione statale turca. La grande penna di Elif Batuman ci porta a scavare non solo metaforicamente nelle viscere di Istanbul, da cui emergono resti archeologici di valore inestimabile ma di scarso interesse per la lobby dell'edilizia, occupata solo a ultimare il tunnel sotto il Bosforo, sullo sfondo di un revisionismo storico che ribalta quella che era l'immagine della Turchia fondata da Atatürk. Oggi chi è al governo ha scelto di puntare su un capitolo ben preciso della storia nazionale, un'eredità ottomana da celebrare sprigionando tutto il soft power turco, come nel caso delle dizi, le serie tv che stanno conquistando il mondo, sfidando la supremazia della cultura pop americana con i loro valori più conservatori, come ci racconta bene Fatima Bhutto. Ma lontano dal centro nevralgico del paese vivono altre Turchie, marginali e abbandonate come la città curda di Hasankeyf, dove un insediamento di 12mila anni fa viene sacrificato per costruire una diga che sommergerà il borgo, o Gaziantep, città di frontiera e modello di integrazione – tra mille difficoltà – tra la popolazione locale e i profughi curdi. Si racconta anche della scena della musica rap, apparsa a Istanbul negli anni Novanta ed esplosa di recente; di un modo di fare business che rincorre il sogno di una grande ricchezza, malgrado le mille instabilità dell'economia turca, in un pezzo della giornalista turco-britannica Alev Scott; e di un movimento femminista centenario che si trova improvvisamente intrappolato tra due realtà, una laica e una religiosa, e cerca di adeguare la sua lotta a un paese tra i più violenti nei confronti di donne e appartenenti alla comunità Lgbt. Lo scrittore Burhan Sönmez, infine, ci accompagna in un malinconico viaggio alla scoperta del villaggio della sua infanzia, nella regione dell'Anatolia. (ibs.it)