Abstract/Sommario: "Smarrirsi è l'unico posto dove vale la pena di andare". Buttate via le cartine. Venezia è una pista urbana delle sensazioni. Una passeggiata fisico-emotiva per toccare tutto, sognare a nasi aperti, seguire il battito del cuore invisibile della città sulla laguna.
Abstract/Sommario: Un’esplorazione giocosa e poetica, un’immersione nell’elemento attraverso tutti i sensi, per scoprire com’è, come si trasforma e che emozioni fa provare. Attraverso fotografie, illustrazioni e un testo semplice ed evocativo il bambino arriva a una progressiva conoscenza dell’elemento. A completare l’esperienza e a darne piena percezione, i materiali da toccare. Un libro che risponde ai primi perché. Età di lettura: da 3 anni.
Abstract/Sommario: Treni, profughi, convogli militari nel buio. In una lunga insonnia accanto alla stufa accesa, sulla frontiera dell'Est, Paolo Rumiz sente la notte di malaugurio di un'Europa assediata da guerre e governata dai poteri selvaggi dell'economia. Riceve segnali allarmanti da Francia, Germania, Spagna, Grecia e Paesi Baltici e si chiede come resistere a tutto questo. Orwell è entrato anche a Bruxelles, i princìpi della Costituzione europea sono in macerie, le sbarre di confine ritornano. Into ...; [Leggi tutto...]
Treni, profughi, convogli militari nel buio. In una lunga insonnia accanto alla stufa accesa, sulla frontiera dell'Est, Paolo Rumiz sente la notte di malaugurio di un'Europa assediata da guerre e governata dai poteri selvaggi dell'economia. Riceve segnali allarmanti da Francia, Germania, Spagna, Grecia e Paesi Baltici e si chiede come resistere a tutto questo. Orwell è entrato anche a Bruxelles, i princìpi della Costituzione europea sono in macerie, le sbarre di confine ritornano. Intorno, guerra contro le vite umane che migrano, guerra di tutti contro tutti, disumanità e indifferenza. L'uomo nel buio sente che i barbari possono arrivare in qualsiasi momento, e capisce che non basta la parola "fascismo" a definirli. Dietro al fascismo c'era un'idea di società, dietro a costoro c'è un'identità costruita da influencer e priva del profumo dolce della patria. Ed è di notte che essi si muovono, digitando parole di odio in rete. I nuovi barbari si servono meglio di chiunque altro di questa macchina perversa per occupare il vuoto politico lasciato da una sinistra inconsistente, lontana dal popolo e priva di etica. Ma proprio quando "tutte le fisarmoniche della notte sembrano suonare assieme", Rumiz scopre una miriade di punti luce dall'Atlantico alle terre dell'Est. In Germania, ma anche altrove, sono scesi in piazza a milioni contro i sovranisti. Allora sente crescere in sé il demone dell'ironia e della lotta, e al tempo stesso la fiducia nella forza della parola di cui si sente custode. Poi il cielo si schiara, e le ombre fuggono negli anfratti del bosco. "Quelli come me non hanno che parole da offrire. Ma le parole non sono poco, in questo sconfortante silenzio". (ibs.it)
Abstract/Sommario: In giorno di agosto del 2005 un tir si ferma in un autogrill vicino a Bressanone. Da sotto sbuca un ragazzino. È tramortito, sporco. Si era legato di nascosto all'asse delle ruote posteriori prima che il tir si imbarcasse su una nave in partenza dalla Grecia. Poi Venezia, l'autostrada, quattro ore infinite. Molti altri erano morti così. Quel ragazzino si chiama Alidad Shiri e ha solo quattordici anni. È arrivato dall'Afghanistan, dove i genitori, una sorella e la nonna erano stati ucci ...; [Leggi tutto...]
In giorno di agosto del 2005 un tir si ferma in un autogrill vicino a Bressanone. Da sotto sbuca un ragazzino. È tramortito, sporco. Si era legato di nascosto all'asse delle ruote posteriori prima che il tir si imbarcasse su una nave in partenza dalla Grecia. Poi Venezia, l'autostrada, quattro ore infinite. Molti altri erano morti così. Quel ragazzino si chiama Alidad Shiri e ha solo quattordici anni. È arrivato dall'Afghanistan, dove i genitori, una sorella e la nonna erano stati uccisi. Si era rifugiato in Pakistan con il fratello, l'altra sorella e gli zii. Ma due anni dopo era partito da solo, inseguendo la speranza di un futuro diverso. Il suo viaggio incredibile e pericoloso è durato quattro lunghi anni, passando per Iran, Turchia e Grecia. Ora quel ragazzo ha trent'anni, una laurea in filosofia e lavora come giornalista. Vive in Alto Adige, dove ha trovato una famiglia che gli ha spalancato le braccia e, soprattutto, una comunità solidale. Alidad racconta la sua storia di bambino che è fuggito dall'Afghanistan in guerra, un paese che oggi, dopo vent'anni, si ritrova di nuovo in uno stato di terrore. E con questo libro testimonia ogni giorno al mondo il grande potere dell'accoglienza.