Abstract/Sommario: Intorno al 1909 Heinrich Thannhauser fondava una galleria che grazie a lui e al figlio Justin sarebbe presto diventata uno dei luoghi più prestigiosi dell'arte d'avanguardia in Germania. Questo catalogo, realizzato sotto la supervisione della curatrice Megan Fontanella, rivela nuovi e significativi contributi sulla storia della famiglia ebreo-tedesca dei Thannhauser, sulle loro gallerie e, più in generale, sull'ambiente culturale europeo della prima metà del Novecento. Prendendo in esa ...; [Leggi tutto...]
Intorno al 1909 Heinrich Thannhauser fondava una galleria che grazie a lui e al figlio Justin sarebbe presto diventata uno dei luoghi più prestigiosi dell'arte d'avanguardia in Germania. Questo catalogo, realizzato sotto la supervisione della curatrice Megan Fontanella, rivela nuovi e significativi contributi sulla storia della famiglia ebreo-tedesca dei Thannhauser, sulle loro gallerie e, più in generale, sull'ambiente culturale europeo della prima metà del Novecento. Prendendo in esame circa cinquanta opere di Georges Braque, Paul Cézanne, Edgar Degas, Édouard Manet, Pablo Picasso, Vincent van Gogh e altri importanti pittori, il volume illustra anche la genesi della collezione d'arte (prevalentemente francese) di Justin K. Thannhauser e la sua decisione di donarne una parte essenziale alla Fondazione Solomon R. Guggenheim negli anni Sessanta. Da allora, questa è la prima volta che una ricca selezione di dipinti, disegni e sculture della prestigiosa Thannhauser Collection lascia le sale newyorkesi del Guggenheim per intraprendere un lungo tour espositivo in Europa. La storia del collezionista e mercante d'arte Justin K. Thannhauser svela il suo entusiasmo per l'avanguardia e la sua sensibilità per il talento originale, in linea con lo spirito che animava Solomon R. Guggenheim, fondatore del museo newyorkese, e con la sua intenzione di promuovere l'arte del proprio tempo. Presentazioni di Giuseppe Sala, Filippo Del Corno, Domenico Piraina e Richard Armstrong. (www.ibs.it)
Milano : Electa ; [Roma] : Ales ; Scuderie del Quirinale, c2021
Abstract/Sommario: Pubblicato in occasione della mostra omonima (Roma, Scuderie del Quirinale, 15 ottobre 2021 - 9 gennaio 2022) il catalogo rende omaggio alla cantica più significativa della Divina Commedia, celebrando l'universo infernale e raccontando l'importanza della sua fortuna iconografica, dal Medioevo fino ai giorni nostri. Peculiarità del catalogo, che ospita i contributi di importanti studiosi, è la presenza di una selezionata antologia di brevi estratti d'autore, fra cui Charles Baudelaire, ...; [Leggi tutto...]
Pubblicato in occasione della mostra omonima (Roma, Scuderie del Quirinale, 15 ottobre 2021 - 9 gennaio 2022) il catalogo rende omaggio alla cantica più significativa della Divina Commedia, celebrando l'universo infernale e raccontando l'importanza della sua fortuna iconografica, dal Medioevo fino ai giorni nostri. Peculiarità del catalogo, che ospita i contributi di importanti studiosi, è la presenza di una selezionata antologia di brevi estratti d'autore, fra cui Charles Baudelaire, Italo Calvino, Fëdor Dostoevskij, Victor Hugo, James Joyce, Giacomo Leopardi e tanti altri che hanno affrontato il tema dell'Inferno da una prospettiva letteraria. Nel volume sono riprodotte a colori le 235 opere in mostra. Accanto alle antiche e preziosissime pagine miniate, spiccano le opere di Botticelli, Jan Brueghel, Beato Angelico, Cézanne, Redon, Rodin, Delacroix, Goya, von Stuck fino ad arrivare a Richter, Kiefer, Barceló e molti altri. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: "Non mi considero un fotografo paesaggista. Nemmeno un fotografo ritrattista, o un fotografo di moda. Nemmeno soltanto un fotogiornalista. Anche se a queste pratiche artigianali ho dedicato per cinquanta anni, e quasi altrettanti libri, il mestiere della mia vita. Meno che mai mi considero un fotografo artista. Ho cercato di essere un fotografo, un reporter, e spero che come tale mi si consideri. Negli ultimi anni ho soprattutto fatto libri in cui ho accompagnato le mie fotografie con ...; [Leggi tutto...]
"Non mi considero un fotografo paesaggista. Nemmeno un fotografo ritrattista, o un fotografo di moda. Nemmeno soltanto un fotogiornalista. Anche se a queste pratiche artigianali ho dedicato per cinquanta anni, e quasi altrettanti libri, il mestiere della mia vita. Meno che mai mi considero un fotografo artista. Ho cercato di essere un fotografo, un reporter, e spero che come tale mi si consideri. Negli ultimi anni ho soprattutto fatto libri in cui ho accompagnato le mie fotografie con testi e memorie. Ho voluto con questo, senza che cambiasse in nulla il senso e l'obiettivo, proporre un racconto di sole immagini. In definitiva, per mezzo secolo, ho fatto il fotografo. Fotografo è per me uno che usando lo strumento della fotografia guarda il mondo, lo incontra, e cerca di vederlo e raccontarlo. Anche questo libro si definisce per quello che indica il titolo: Istanti di luoghi. Nella mia vita ho incrociato uomini, storie, luoghi, animali, bellezze, dolori, che mi hanno suscitato, come persona e come fotografo, emozioni, pensieri, reazioni formali che mi hanno imposto di fotografarli, di conservarne una traccia. Ho sempre pensato che io faccio fotografie perché il mondo è lì, non che il mondo è lì perché io ne faccia fotografie. Anche questi luoghi non mi sembra di averli cercati, li ho incontrati vivendo, e poi ho scelto alcune delle tante fotografie che in questi incontri mi sono state regalate per comporne un libro nel quale riconoscermi. Fare libri è stato, mi sembra, l'obiettivo principale di tutto il mio fotografare. Tentativi di sintesi, questi libri, nei quali cerco di consegnare e comunicare la passione per la realtà e per la vita." (Ferdinando Scianna) www.ibs.it
Abstract/Sommario: Japanese gardens are well-known in the world for their full integration of natural and man-made beauty, with a peculiar touch of japanese aesthetics. The zen style can be found in various landscapes created by Japanese. With their artistic conception of Zen, they could emrich a limited space with poetic senses and ambiances. (dalla 4. di copertina)
Venezia : Fondazione Palazzo Strozzi : Marsilio, 2021
Abstract/Sommario: Sviluppati in rapporto diretto con l'artista, la mostra e questa monografia rappresentano il più grande progetto mai dedicato in Italia a Jeff Koons, una delle figure più in vista dell'arte contemporanea globale. Autore di opere capaci di unire cultura alta e popolare, Koons trova nell'idea di "lucentezza" una delle principali caratteristiche della sua arte, dalla reinvenzione postmoderna del ready-made alle opere in metallo perfettamente lucido che simulano giocattoli gonfiabili. Per ...; [Leggi tutto...]
Sviluppati in rapporto diretto con l'artista, la mostra e questa monografia rappresentano il più grande progetto mai dedicato in Italia a Jeff Koons, una delle figure più in vista dell'arte contemporanea globale. Autore di opere capaci di unire cultura alta e popolare, Koons trova nell'idea di "lucentezza" una delle principali caratteristiche della sua arte, dalla reinvenzione postmoderna del ready-made alle opere in metallo perfettamente lucido che simulano giocattoli gonfiabili. Per l'artista lo "shine" è qualcosa che va oltre l'idea di decoro o ornamento: è la sostanza stessa delle sue opere, dotate di una proprietà riflettente che unisce forma e significato, trasparenza e opacità. Attraverso un'ampia selezione tra i più celebri dipinti e sculture della sua carriera, il volume indaga il concetto di "shine" tra splendore e bagliore, preziosità e banalità, essere e apparire: un gioco di ambiguità che caratterizza il lavoro di Koons nell'utilizzo di materiali e soggetti che mettono in discussione il nostro rapporto con la realtà quotidiana e il concetto stesso di opera d'arte. (www.ibs.it)