Abstract/Sommario: Dopo Tadao Ando, Toyo Ito e Fumihiko Maki, Kengo Kuma ha infuso un rinnovato vigore e una nuova leggerezza nell'architettura giapponese. Prendendo le distanze dal grattacielo modernista del XX secolo, Kuma ha viaggiato attraverso il nativo Giappone per sviluppare un approccio veramente sostenibile, traducendo le abilità tecniche e le risorse locali in edifici al passo con i tempi e site-specific. Ispirato dalla tradizione e saldamente ancorato al presente, questo 'materialista' inaugur ...; [Leggi tutto...]
Dopo Tadao Ando, Toyo Ito e Fumihiko Maki, Kengo Kuma ha infuso un rinnovato vigore e una nuova leggerezza nell'architettura giapponese. Prendendo le distanze dal grattacielo modernista del XX secolo, Kuma ha viaggiato attraverso il nativo Giappone per sviluppare un approccio veramente sostenibile, traducendo le abilità tecniche e le risorse locali in edifici al passo con i tempi e site-specific. Ispirato dalla tradizione e saldamente ancorato al presente, questo 'materialista' inaugura una nuova architettura tattile caratterizzata da superfici accattivanti, strutture innovative e forme fluide che ristabiliscono una connessione tra le persone e la materialità delle abitazioni. Il principale obiettivo di Kuma è "rispettare semplicemente la cultura e l'ambiente del luogo in cui sto lavorando." A tal fine, Kuma ha dato forma al Museo d'arte popolare dell'Accademia cinese di Belle Arti in parte utilizzando tegole di scarto; ha creato una cappella usando betulla e muschio a Nagano e ha lavorato con artigiani locali per dare al museo V&A Dundee l'aspetto di un riflesso contorto e stratificato delle scogliere sulle coste scozzesi. Dando prova di una straordinaria sensibilità per lo spazio, la luce e le consistenze, Kuma fa emergere qualità inaspettate in ciascun materiale: la levità della pietra nel progetto Chokkura Plaza e la morbidezza dell'alluminio nel tetto del Centro per il trasporto turistico lacustre di Yangcheng. Più di recente, l'architetto ha portato la sua filosofia nello Stadio nazionale del Giappone costruito per i Giochi Olimpici che avrebbero dovuto tenersi a Tokyo nel 2020. Secondo Kuma lo stadio potrebbe essere "il catalizzatore che trasformerà Tokyo facendole perdere il suo aspetto di città di cemento. Voglio che sia un esempio che aiuterà a cambiare la direzione dell'architettura giapponese." In questa monografia formato XXL con circa 500 illustrazioni comprendenti fotografie, schizzi e planimetrie, Kuma ci porta a ripercorrere tutta la sua carriera fino a oggi, analizzando in dettaglio progetti cruciali e opere ancora in fase di realizzazione. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Il volume è stato pubblicato in occasione della mostra "Libri prohibiti" realizzata nel maggio 2015 nel Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica a cura di Isabella de Stefano. (www.ibs.it)
[Passariano : Ente regionale per il patrimonio culturale della regione Friuli Venezia Giulia ; Udine : Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia], [2019?]
Milano : Skira ; Passariano : Azienda speciale Villa Manin, 2014
Abstract/Sommario: Americano di nascita ed europeo d'adozione, Man Ray ha vissuto innumerevoli vite e ha attraversato l'arte del 20. secolo sperimentando e innovando, in pittura come in fotografia, nel cinema come nella creazione di oggetti, mai condizionato da mode, dogmi o movimenti. Con oltre trecento immagini, contributi critici e la testimonianza di figure a lui vicine, questa monografia restituisce tutti gli aspetti della personalità e della creatività multiforme di uno degli artisti più influenti ...; [Leggi tutto...]
Americano di nascita ed europeo d'adozione, Man Ray ha vissuto innumerevoli vite e ha attraversato l'arte del 20. secolo sperimentando e innovando, in pittura come in fotografia, nel cinema come nella creazione di oggetti, mai condizionato da mode, dogmi o movimenti. Con oltre trecento immagini, contributi critici e la testimonianza di figure a lui vicine, questa monografia restituisce tutti gli aspetti della personalità e della creatività multiforme di uno degli artisti più influenti del Novecento che ha vissuto tra Stati Uniti ed Europa intessendo fitte relazioni con altre importanti figure del suo tempo nel corso di una movimentata carriera di sperimentatore eclettico. Suddiviso in sei sezioni (Gli anni americani; Da New York a Parigi; Vita d'artista a Montparnasse; Fotografia; Cinema e Riflessioni sulla pittura, il corpo, il volto), il volume ripercorre attraverso oltre duecentocinquanta opere l'intero persorso artistico di Man Ray: dagli anni d'esordio fra New York e Ridgefield (sede di una vivace colonia di artisti) alle prime opere dadaiste; dall'arrivo a Parigi nel 1921 alla fuga dalla Francia occupata dopo un ventennio di attività intensissima, dagli anni di Hollywood, dove Man Ray si stabilisce al ritorno in America, agli ultimi due decenni di vita trascorsi a Parigi. [www.ibs.it]
[Gorizia] : Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, c2008
Abstract/Sommario: Omaggio espositivo ad uno dei maestri del Rinascimento veneto e friulano, l’artista Marcello Fogolino, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia: un articolato progetto, che ha preso avvio nel corso del 2007 con il restauro di quattro tavole-capolavoro della sua produzione, a cura di un pool di esperti diretto dalla prof. Teresa Perusini, e che proseguirà con il percorso espositivo allestito a Gorizia. La mostra permet ...; [Leggi tutto...]
Omaggio espositivo ad uno dei maestri del Rinascimento veneto e friulano, l’artista Marcello Fogolino, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia: un articolato progetto, che ha preso avvio nel corso del 2007 con il restauro di quattro tavole-capolavoro della sua produzione, a cura di un pool di esperti diretto dalla prof. Teresa Perusini, e che proseguirà con il percorso espositivo allestito a Gorizia. La mostra permetterà al pubblico di ritrovare, in un unico itinerario le quattro tavole lignee di proprietà della Fondazione, appena restaurate e riportate al fulgore cromatico ed espressivo del loro concepimento, accanto ad altre due tavole che appartengono ai Musei Provinciali di Gorizia e che, secondo la ricostruzione degli studiosi, integravano originariamente il medesimo altare. (www.ibs.it)