Treviso : Fondazione Benetton studi e ricerche ; Crocetta del Montello : Antiga, 2011
Abstract/Sommario: Dopo i due volumi editi da Terra Ferma nella collana "Carte di una città e del suo territorio", esce per i tipi di Antiga Edizioni il catalogo dell'omonima mostra (Treviso, spazi Bomben, 22 gennaio-17 aprile 2011) che ha come nucleo espositivo la collezione Vianello Bote, una raccolta di stampe della città e del territorio di Treviso che copre un arco temporale di cinque secoli. I documenti cartografici e iconografici sono al centro dell'esposizione, e di una più vasta iniziativa cultu ...; [Leggi tutto...]
Dopo i due volumi editi da Terra Ferma nella collana "Carte di una città e del suo territorio", esce per i tipi di Antiga Edizioni il catalogo dell'omonima mostra (Treviso, spazi Bomben, 22 gennaio-17 aprile 2011) che ha come nucleo espositivo la collezione Vianello Bote, una raccolta di stampe della città e del territorio di Treviso che copre un arco temporale di cinque secoli. I documenti cartografici e iconografici sono al centro dell'esposizione, e di una più vasta iniziativa culturale volta alla restituzione di ogni singolo documento al suo contesto di appartenenza, allargando lo sguardo conoscitivo alla storia europea della rappresentazione dei luoghi. (www.ibs.it)
Milano : Skira ; [Passariano] : Azienda speciale Villa Manin, 2015
Abstract/Sommario: Ammirata e famosa a livello internazionale, la collezione d'Avanguardia russa venne riunita da George Costakis, l'uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio questa componente vitale della cultura del Novecento. In contatto con le famiglie e gli amici deg ...; [Leggi tutto...]
Ammirata e famosa a livello internazionale, la collezione d'Avanguardia russa venne riunita da George Costakis, l'uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio questa componente vitale della cultura del Novecento. In contatto con le famiglie e gli amici degli artisti, oltre che con i pittori ancora in vita, Costakis (che lavorava come autista prima all'Ambasciata greca e poi in quella canadese) diede vita a una raccolta straordinaria che fino alla metà degli anni '70 conservò nell'appartamento moscovita di Vernadskii Avenue, sorta di museo privato, fucina per la formazione delle giovani generazioni e luogo d'incontro d'intellettuali, artisti e personalità di tutto il mondo: da Marc Chagall a Henri Cartier - Bresson, da Nina Kandinsky a Edward Kennedy, da David Rockfeller a Igor Makarevich. Circa trecento opere di cui 150 dipinti, guaches e acquerelli, lavori d'arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull'architettura costruttivista forniscono una panoramica rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo, con capolavori dei maggiori artisti di quegli anni come Malevic, Popova, Rodchenko, El Lissitzky e Stepanova. (www.ibs.it)
[Aquileia] : Fondazione Aquileia ; Milano : Electa, c2013
Abstract/Sommario: Il percorso espositivo si snoda tra Palazzo Meizlik, la Basilica e il Museo Archeologico Nazionale e si articola in sezioni che approfondiscono con oltre 200 preziosi reperti la vita pubblica e privata di Aquileia nel IV secolo e testimoniano la nuova fase monumentale della città, legata al suo nuovo ruolo politico e amministrativo, punto nodale delle vie tra Oriente e Occidente. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Gianluigi (Giannino) Furlan (1935-1997) è stato una figura importante del territorio per la capacità di coniugare l'attività professionale, testimoniata dal grande numero di edifici di qualità realizzati in provincia, con quella istituzionale, culminata con la carica di presidente dell'Ordine degli Architetti rivestita dal 1990 al 1997. L'architetto Giannino Furlan ha contribuito in maniera sostanziale ed efficace al dibattito architettonico ed urbanistico di Pordenone nel secondo dopo ...; [Leggi tutto...]
Gianluigi (Giannino) Furlan (1935-1997) è stato una figura importante del territorio per la capacità di coniugare l'attività professionale, testimoniata dal grande numero di edifici di qualità realizzati in provincia, con quella istituzionale, culminata con la carica di presidente dell'Ordine degli Architetti rivestita dal 1990 al 1997. L'architetto Giannino Furlan ha contribuito in maniera sostanziale ed efficace al dibattito architettonico ed urbanistico di Pordenone nel secondo dopoguerra, sperimentando nuove idee e proposte legate ai temi della residenzialità e dell'incremento demografico. In questo contesto culturale egli ha manifestato la crescente attenzione per i materiali costruttivi e le relazioni con l'insieme urbanistico nel quale si inserivano i nuovi manufatti. Si è trattato di un percorso di ricerca che ha esteso anche all'arredo degli interni ed agli interventi di riqualificazione dell'esistente, con grande attenzione allo spazio circostante. Il catalogo contiene un'analisi delle opere più significative, saggi critici, testimonianze di colleghi e un ricco apparato fotografico e grafico. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: A cinquecento anni dalla nascita, la figura di Tintoretto assume i contorni del mito, incarnandosi nei panni di un dotato figlio di tintore che, da autodidatta, avrebbe scelto come guida il disegno di Michelangelo e il colorito di Tiziano. Gli studi novecenteschi - da von Hadeln a Pallucchini - si sono impegnati a delineare un'immagine storicamente più credibile del pittore, mettendo in luce l'importanza che ebbe per lui, agli inizi, assistere al confronto fra la tradizione pittorica l ...; [Leggi tutto...]
A cinquecento anni dalla nascita, la figura di Tintoretto assume i contorni del mito, incarnandosi nei panni di un dotato figlio di tintore che, da autodidatta, avrebbe scelto come guida il disegno di Michelangelo e il colorito di Tiziano. Gli studi novecenteschi - da von Hadeln a Pallucchini - si sono impegnati a delineare un'immagine storicamente più credibile del pittore, mettendo in luce l'importanza che ebbe per lui, agli inizi, assistere al confronto fra la tradizione pittorica lagunare e la cultura figurativa dell'Italia centrale, promossa a Venezia dal doge Andrea Gritti e da un gruppo influente di patrizi legati alla curia romana. La questione è resa difficile dalla scarsità della documentazione nota prima dell'apparizione del "Miracolo dello schiavo", dipinto entro l'aprile del 1548, un'opera di forte originalità che destò reazioni anche nei cenacoli letterari legati allo stampatore Francesco Marcolini e a Pietro Aretino e nell'ambiente dell'attore e commediografo Andrea Calmo. L'itinerario della mostra si apre sulla Venezia degli anni trenta mettendo in scena le opere degli artisti più rilevanti per la formazione di Tintoretto, da Tiziano a Bonifacio Veronese, a Pordenone. Attraverso un gruppo di opere scelte ricostruisce l'arrivo dei toscani Giorgio Vasari e Francesco Salviati, attivi nei cantieri di Palazzo Cornaro e di Palazzo Grimani, e illustra le risposte che la generazione di Tintoretto diede a quelle presenze tramite le opere dell'olandese Lambert Sustris, di Andrea Schiavone, di Giuseppe Porta, il toscano che decise di restare a Venezia, e di Jacopo Bassano. Attraverso una sequenza di venti dipinti concessi da importanti istituzioni italiane e straniere e da collezioni private, la mostra affronta il complesso mondo figurativo del Tintoretto esordiente e ne indaga l'atteggiamento di rottura rispetto alla tradizione, pur nei termini di un confronto condotto nel segno di una grande originalità e di una frenetica sperimentazione che sfugge a facili codificazioni. Spiccano fra questi il soffitto con "La contesa tra Apollo e Marsia" di Hartford dipinto per Aretino, che introduce il tema della «prestezza» pittorica, e la "Disputa di Gesù nel tempio", che viene presentata dopo una delicata operazione di restauro. Nell'ultima sezione di grande interesse è la messa in scena dell'"Ultima Cena di San Marcuola" del 1547 accanto alle tele di identico tema di Jacopo Bassano e di Giuseppe Porta Salviati. Viene per la prima volta offerto alla possibilità di una verifica diretta lo snodo culturale segnato da queste tre opere pressoché contemporanee, così da mettere in luce l'incrocio di esperienze tra gli artisti e il gioco dei rimandi tra i rispettivi linguaggi, evidenziandone al tempo stesso i caratteri individuali. A solenne conclusione, il "Miracolo dello schiavo", con cui Tintoretto si accredita definitivamente nel contesto lagunare, apre sulla maturità del pittore e sul personalissimo confronto con la cultura michelangiolesca e con il mondo degli scultori. (www.ibs.it)
Udine : IRPAC Istituto regionale di promozione e animazione culturale, c2014
Abstract/Sommario: A ottant’anni, sessantasette dei quali trascorsi con la sua macchina fotografica, Giuliano Borghesan presenta a Villa Manin una mostra curata da Gianfranco Ellero e Alvise Rampini organizzata dall’IRPAC, Istituto regionale di promozione e animazione culturale, dove saranno presentati i risultati ottenuti in Friuli, in Marocco e in Europa. (sbhu)
Abstract/Sommario: Intorno al 1909 Heinrich Thannhauser fondava una galleria che grazie a lui e al figlio Justin sarebbe presto diventata uno dei luoghi più prestigiosi dell'arte d'avanguardia in Germania. Questo catalogo, realizzato sotto la supervisione della curatrice Megan Fontanella, rivela nuovi e significativi contributi sulla storia della famiglia ebreo-tedesca dei Thannhauser, sulle loro gallerie e, più in generale, sull'ambiente culturale europeo della prima metà del Novecento. Prendendo in esa ...; [Leggi tutto...]
Intorno al 1909 Heinrich Thannhauser fondava una galleria che grazie a lui e al figlio Justin sarebbe presto diventata uno dei luoghi più prestigiosi dell'arte d'avanguardia in Germania. Questo catalogo, realizzato sotto la supervisione della curatrice Megan Fontanella, rivela nuovi e significativi contributi sulla storia della famiglia ebreo-tedesca dei Thannhauser, sulle loro gallerie e, più in generale, sull'ambiente culturale europeo della prima metà del Novecento. Prendendo in esame circa cinquanta opere di Georges Braque, Paul Cézanne, Edgar Degas, Édouard Manet, Pablo Picasso, Vincent van Gogh e altri importanti pittori, il volume illustra anche la genesi della collezione d'arte (prevalentemente francese) di Justin K. Thannhauser e la sua decisione di donarne una parte essenziale alla Fondazione Solomon R. Guggenheim negli anni Sessanta. Da allora, questa è la prima volta che una ricca selezione di dipinti, disegni e sculture della prestigiosa Thannhauser Collection lascia le sale newyorkesi del Guggenheim per intraprendere un lungo tour espositivo in Europa. La storia del collezionista e mercante d'arte Justin K. Thannhauser svela il suo entusiasmo per l'avanguardia e la sua sensibilità per il talento originale, in linea con lo spirito che animava Solomon R. Guggenheim, fondatore del museo newyorkese, e con la sua intenzione di promuovere l'arte del proprio tempo. Presentazioni di Giuseppe Sala, Filippo Del Corno, Domenico Piraina e Richard Armstrong. (www.ibs.it)
Milano : Electa ; [Roma] : Ales ; Scuderie del Quirinale, c2021
Abstract/Sommario: Pubblicato in occasione della mostra omonima (Roma, Scuderie del Quirinale, 15 ottobre 2021 - 9 gennaio 2022) il catalogo rende omaggio alla cantica più significativa della Divina Commedia, celebrando l'universo infernale e raccontando l'importanza della sua fortuna iconografica, dal Medioevo fino ai giorni nostri. Peculiarità del catalogo, che ospita i contributi di importanti studiosi, è la presenza di una selezionata antologia di brevi estratti d'autore, fra cui Charles Baudelaire, ...; [Leggi tutto...]
Pubblicato in occasione della mostra omonima (Roma, Scuderie del Quirinale, 15 ottobre 2021 - 9 gennaio 2022) il catalogo rende omaggio alla cantica più significativa della Divina Commedia, celebrando l'universo infernale e raccontando l'importanza della sua fortuna iconografica, dal Medioevo fino ai giorni nostri. Peculiarità del catalogo, che ospita i contributi di importanti studiosi, è la presenza di una selezionata antologia di brevi estratti d'autore, fra cui Charles Baudelaire, Italo Calvino, Fëdor Dostoevskij, Victor Hugo, James Joyce, Giacomo Leopardi e tanti altri che hanno affrontato il tema dell'Inferno da una prospettiva letteraria. Nel volume sono riprodotte a colori le 235 opere in mostra. Accanto alle antiche e preziosissime pagine miniate, spiccano le opere di Botticelli, Jan Brueghel, Beato Angelico, Cézanne, Redon, Rodin, Delacroix, Goya, von Stuck fino ad arrivare a Richter, Kiefer, Barceló e molti altri. (www.ibs.it)
Venezia : Fondazione Palazzo Strozzi : Marsilio, 2021
Abstract/Sommario: Sviluppati in rapporto diretto con l'artista, la mostra e questa monografia rappresentano il più grande progetto mai dedicato in Italia a Jeff Koons, una delle figure più in vista dell'arte contemporanea globale. Autore di opere capaci di unire cultura alta e popolare, Koons trova nell'idea di "lucentezza" una delle principali caratteristiche della sua arte, dalla reinvenzione postmoderna del ready-made alle opere in metallo perfettamente lucido che simulano giocattoli gonfiabili. Per ...; [Leggi tutto...]
Sviluppati in rapporto diretto con l'artista, la mostra e questa monografia rappresentano il più grande progetto mai dedicato in Italia a Jeff Koons, una delle figure più in vista dell'arte contemporanea globale. Autore di opere capaci di unire cultura alta e popolare, Koons trova nell'idea di "lucentezza" una delle principali caratteristiche della sua arte, dalla reinvenzione postmoderna del ready-made alle opere in metallo perfettamente lucido che simulano giocattoli gonfiabili. Per l'artista lo "shine" è qualcosa che va oltre l'idea di decoro o ornamento: è la sostanza stessa delle sue opere, dotate di una proprietà riflettente che unisce forma e significato, trasparenza e opacità. Attraverso un'ampia selezione tra i più celebri dipinti e sculture della sua carriera, il volume indaga il concetto di "shine" tra splendore e bagliore, preziosità e banalità, essere e apparire: un gioco di ambiguità che caratterizza il lavoro di Koons nell'utilizzo di materiali e soggetti che mettono in discussione il nostro rapporto con la realtà quotidiana e il concetto stesso di opera d'arte. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Attraverso le opere dei più importanti artisti dell'arte contemporanea - tra gli altri Robert Indiana, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Tracey Moffatt, Francesco Clemente, Marc Quinn, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft - e i saggi di Danilo Eccher, Federico Vercellone, Pierangelo Sequeri, Mattia Fumanti e Woody Allen, il volume affronta uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d'indagini e rappresentazioni, l'Amore, raccontandone le diverse sfacc ...; [Leggi tutto...]
Attraverso le opere dei più importanti artisti dell'arte contemporanea - tra gli altri Robert Indiana, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Tracey Moffatt, Francesco Clemente, Marc Quinn, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft - e i saggi di Danilo Eccher, Federico Vercellone, Pierangelo Sequeri, Mattia Fumanti e Woody Allen, il volume affronta uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d'indagini e rappresentazioni, l'Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le infinite declinazioni. Un amore felice, atteso, incompreso, odiato, ambiguo, trasgressivo, infantile, che si snoda lungo un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi. (www.ibs.it)
[Passariano : Ente regionale per il patrimonio culturale della regione Friuli Venezia Giulia ; Udine : Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia], [2019?]
Milano : Skira ; Passariano : Azienda speciale Villa Manin, 2014
Abstract/Sommario: Americano di nascita ed europeo d'adozione, Man Ray ha vissuto innumerevoli vite e ha attraversato l'arte del 20. secolo sperimentando e innovando, in pittura come in fotografia, nel cinema come nella creazione di oggetti, mai condizionato da mode, dogmi o movimenti. Con oltre trecento immagini, contributi critici e la testimonianza di figure a lui vicine, questa monografia restituisce tutti gli aspetti della personalità e della creatività multiforme di uno degli artisti più influenti ...; [Leggi tutto...]
Americano di nascita ed europeo d'adozione, Man Ray ha vissuto innumerevoli vite e ha attraversato l'arte del 20. secolo sperimentando e innovando, in pittura come in fotografia, nel cinema come nella creazione di oggetti, mai condizionato da mode, dogmi o movimenti. Con oltre trecento immagini, contributi critici e la testimonianza di figure a lui vicine, questa monografia restituisce tutti gli aspetti della personalità e della creatività multiforme di uno degli artisti più influenti del Novecento che ha vissuto tra Stati Uniti ed Europa intessendo fitte relazioni con altre importanti figure del suo tempo nel corso di una movimentata carriera di sperimentatore eclettico. Suddiviso in sei sezioni (Gli anni americani; Da New York a Parigi; Vita d'artista a Montparnasse; Fotografia; Cinema e Riflessioni sulla pittura, il corpo, il volto), il volume ripercorre attraverso oltre duecentocinquanta opere l'intero persorso artistico di Man Ray: dagli anni d'esordio fra New York e Ridgefield (sede di una vivace colonia di artisti) alle prime opere dadaiste; dall'arrivo a Parigi nel 1921 alla fuga dalla Francia occupata dopo un ventennio di attività intensissima, dagli anni di Hollywood, dove Man Ray si stabilisce al ritorno in America, agli ultimi due decenni di vita trascorsi a Parigi. [www.ibs.it]
[Gorizia] : Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, c2008
Abstract/Sommario: Omaggio espositivo ad uno dei maestri del Rinascimento veneto e friulano, l’artista Marcello Fogolino, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia: un articolato progetto, che ha preso avvio nel corso del 2007 con il restauro di quattro tavole-capolavoro della sua produzione, a cura di un pool di esperti diretto dalla prof. Teresa Perusini, e che proseguirà con il percorso espositivo allestito a Gorizia. La mostra permet ...; [Leggi tutto...]
Omaggio espositivo ad uno dei maestri del Rinascimento veneto e friulano, l’artista Marcello Fogolino, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia: un articolato progetto, che ha preso avvio nel corso del 2007 con il restauro di quattro tavole-capolavoro della sua produzione, a cura di un pool di esperti diretto dalla prof. Teresa Perusini, e che proseguirà con il percorso espositivo allestito a Gorizia. La mostra permetterà al pubblico di ritrovare, in un unico itinerario le quattro tavole lignee di proprietà della Fondazione, appena restaurate e riportate al fulgore cromatico ed espressivo del loro concepimento, accanto ad altre due tavole che appartengono ai Musei Provinciali di Gorizia e che, secondo la ricostruzione degli studiosi, integravano originariamente il medesimo altare. (www.ibs.it)