Abstract/Sommario: Nessun altro artista, a parte William Turner, si è sforzato tanto quanto Claude Monet (1840-1926) di rappresentare efficacemente la luce stessa sulla tela. Tra tutti gli impressionisti, fu l'uomo di cui Cézanne disse "non è che un occhio, ma buon Dio che occhio!" a tener fede al principio di assoluta fedeltà alla percezione visiva, dipingendo direttamente dal vero. Si potrebbe dire che Monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato dovuto all'iniziale interesse per le ...; [Leggi tutto...]
Nessun altro artista, a parte William Turner, si è sforzato tanto quanto Claude Monet (1840-1926) di rappresentare efficacemente la luce stessa sulla tela. Tra tutti gli impressionisti, fu l'uomo di cui Cézanne disse "non è che un occhio, ma buon Dio che occhio!" a tener fede al principio di assoluta fedeltà alla percezione visiva, dipingendo direttamente dal vero. Si potrebbe dire che Monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato dovuto all'iniziale interesse per le stampe giapponesi, al periodo trascorso come soldato di leva al sole accecante dell'Algeria o alla personale conoscenza dei più importanti pittori del tardo XIX secolo, la produzione di Monet nel corso della sua lunga vita avrebbe cambiato per sempre il nostro modo di percepire il mondo naturale come pure i fenomeni che vi hanno luogo. Il culmine della sua ricerca è rappresentato dalle ultime ninfee, dipinte nel giardino di Giverny, che - abbandonando quasi completamente ogni costrizione formale - segnano davvero l'origine della pittura astratta.
Abstract/Sommario: Fin da quando lo Yoyogi National Gymnasium progettato da Kenzo Tange per le Olimpiadi di Tokyo del 1964 ha portato alla ribalta il movimento metabolista, il Giappone ha giocato un ruolo di primo piano nell'architettura mondiale. In vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, questo libro raccoglie le ultime novità dell'edilizia giapponese, rivelando come personalità del calibro di Tadao Ando, SANAA, Shigeru Ban, Kengo Kuma e Jun'ya Ishigami stiano riuscendo a connettere passato, presente e fu ...; [Leggi tutto...]
Fin da quando lo Yoyogi National Gymnasium progettato da Kenzo Tange per le Olimpiadi di Tokyo del 1964 ha portato alla ribalta il movimento metabolista, il Giappone ha giocato un ruolo di primo piano nell'architettura mondiale. In vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, questo libro raccoglie le ultime novità dell'edilizia giapponese, rivelando come personalità del calibro di Tadao Ando, SANAA, Shigeru Ban, Kengo Kuma e Jun'ya Ishigami stiano riuscendo a connettere passato, presente e futuro, progettando edifici più ecologici, piccoli e intelligenti che mai. (www.ibs.it)