Abstract/Sommario: Elisabeth ha solo trent’anni, ma non si aspetta più nulla dalla sua vita, agiata e monotona, persino in una città come New York. Ama l’architettura, la musica e Colazione da Tiffany, ma l’amore vero, quello che ti strappa la pelle e ti fa essere viva fino in fondo, non l’ha mai conosciuto. La sua esistenza così prevedibile, all’ombra di una madre glaciale, viene improvvisamente scossa: deve andare a Parma, prendere possesso di un appartamento nobiliare che le ha lasciato in eredità una ...; [Leggi tutto...]
Elisabeth ha solo trent’anni, ma non si aspetta più nulla dalla sua vita, agiata e monotona, persino in una città come New York. Ama l’architettura, la musica e Colazione da Tiffany, ma l’amore vero, quello che ti strappa la pelle e ti fa essere viva fino in fondo, non l’ha mai conosciuto. La sua esistenza così prevedibile, all’ombra di una madre glaciale, viene improvvisamente scossa: deve andare a Parma, prendere possesso di un appartamento nobiliare che le ha lasciato in eredità una lontana parente, e sbarazzarsene. Parma l’accoglie misteriosa e conturbante e la casa, densa di luce e fascino, risucchia Elisabeth dentro un altro Tempo. Trova una porta, appoggia l’orecchio, riecheggiano le note di un valzer... La giovane Clementina, Contessina Mora di Castelgioioso, 17 anni di pura gioia, nonostante le prove a cui la vita l’ha già sottoposta, debutta al Gran Ballo di Primavera della Duchessa di Parma, Maria Luisa d’Asburgo Lorena. È il 1827, c’è profumo di fiori nell’aria sensuale di maggio. La Granduchessa si affeziona subito a Clementina, tanto da farla diventare sua dama di compagnia. È così che Clementina incontra il generale Neipperg, marito di Maria Luisa: un incontro vertiginoso e ineluttabile, destinato a mutare per sempre la sua vita. Cosa unisce due donne, così lontane nel Tempo e opposte di carattere, che misteriosamente si parlano? La verità che ci è stata nascosta da secoli sull’amore. L’amore non si merita, l’amore – il più viscerale e vitale dei sentimenti – può soltanto succedere e, quando lo fa, è la resa totale che ci chiede, per darci in cambio ciò che renderà eterno il nostro passaggio in questo mondo.
Abstract/Sommario: Dietro agli sbarchi fatti di numeri, ci sono persone con un nome, una storia e un sogno. E un coraggio più profondo del mar Mediterraneo. I rifugiati esistono oggi grazie a una convenzione internazionale che li tutela e li assiste, ma esistevano anche ieri, e si chiamavano esuli, esiliati, perseguitati. Fu un rifugiato Enea, che proprio in Italia trovò la tanto agognata patria, e lo fu anche Dante, che infatti non morì nella sua amata Firenze. In questo libro dodici autori e dodici ill ...; [Leggi tutto...]
Dietro agli sbarchi fatti di numeri, ci sono persone con un nome, una storia e un sogno. E un coraggio più profondo del mar Mediterraneo. I rifugiati esistono oggi grazie a una convenzione internazionale che li tutela e li assiste, ma esistevano anche ieri, e si chiamavano esuli, esiliati, perseguitati. Fu un rifugiato Enea, che proprio in Italia trovò la tanto agognata patria, e lo fu anche Dante, che infatti non morì nella sua amata Firenze. In questo libro dodici autori e dodici illustratori hanno raccolto la sfida di UNHCR e hanno dato vita a dodici incredibili racconti che intrecciano le storie vere dei rifugiati di oggi con quelle dei rifugiati del passato. Vite parallele accomunate da un sogno, una passione, un talento e il coraggio di metterli al servizio degli altri. Pittori, musicisti, atleti, cantanti, poeti, registi, fotografi, scrittori (e supereroi), che ieri come oggi inseguono la semplice quanto folle idea di rendere il mondo più bello, perché diverso. Autori: Igiaba Scego, Paolo Di Paolo, Flora Farina, Carlo Greppi, Michela Monferrini, Davide Morosinotto, Helena Janeczek, Francesco D'Adamo, Patrizia Rinaldi, Lilith Moscon, Alessandro Raveggi, Giuseppe Palumbo. Con la testimonianza diretta di Alidad Shiri. Età di lettura: da 8 anni.
Abstract/Sommario: A Tokyo, nel 1938, quattro musicisti dilettanti appassionati di musica classica occidentale si incontrano regolarmente per suonare. Il quartetto è formato dal giapponese Yu, un insegnante di inglese, e da due studenti e una studentessa cinesi. Questi ultimi sono rimasti a Tokyo nonostante l’invasione giapponese della Manciuria e la spirale di violenza e odio razziale che aveva provocato. Una tranquilla domenica pomeriggio, però, la musica è brutalmente interrotta dall’irruzione di alcu ...; [Leggi tutto...]
A Tokyo, nel 1938, quattro musicisti dilettanti appassionati di musica classica occidentale si incontrano regolarmente per suonare. Il quartetto è formato dal giapponese Yu, un insegnante di inglese, e da due studenti e una studentessa cinesi. Questi ultimi sono rimasti a Tokyo nonostante l’invasione giapponese della Manciuria e la spirale di violenza e odio razziale che aveva provocato. Una tranquilla domenica pomeriggio, però, la musica è brutalmente interrotta dall’irruzione di alcuni militari. Il violino di Yu viene distrutto da un soldato e i quattro, sospettati di complottare contro l’Impero, vengono arrestati. Nascosto in un armadio, Rei, il figlio undicenne di Yu, ha assistito alla scena, ma sfugge alla violenza dei soldati grazie a un tenente che lo lascia andare e gli affida il violino in pezzi del padre. Giunto in Europa grazie a un amico francese del padre che lo adotta, Rei decide di studiare da liutaio. Dopo anni di dedizione e sacrifici è ormai un ottimo artigiano, specializzato nella costruzione e nel restauro dei violini, e ha una sua bottega a Parigi, dove vive con la compagna Hélène, una rinomata archettaia. È proprio lei a raccontare a Rei la storia di una giovane e talentuosissima violinista giapponese, Midori Yamazaki, che, in un’intervista, aveva dichiarato come l’amore per lo strumento le fosse stato tramandato da un nonno militare. Incuriosito dalla coincidenza, Rei decide di scriverle per provare a riannodare i fili del suo passato. “Anima spezzata” è un romanzo commovente e delicato che affronta le questioni della memoria, dello sradicamento e della difficile elaborazione del lutto. Una trama coinvolgente che unisce Oriente e Occidente tra l’alba della seconda guerra mondiale e il nostro presente. Akira Mizubayashi fa diventare la letteratura e la musica materia stessa della vita, arrivando a sfidare persino la morte e il passare del tempo. (www.ibs.it)