Abstract/Sommario: Carlo Monterossi è di nuovo un uomo solo. La sua donna gli ha detto «Torno», come in una canzone di Bob Dylan, e lui ha afferrato e stretto quella parola neanche fosse l’ultimo ramo sporgente sul fiume prima della cascata. Ma ora è parecchio che sta aggrappato a quel ramo, e il fiume è freddo, e le mani gli fanno male… A peggiorare ancora la situazione lo aspetta una cena mondana con l’amministratore delegato della azienda televisiva che lo rende ricco e infelice. Una cosa per cui molt ...; [Leggi tutto...]
Carlo Monterossi è di nuovo un uomo solo. La sua donna gli ha detto «Torno», come in una canzone di Bob Dylan, e lui ha afferrato e stretto quella parola neanche fosse l’ultimo ramo sporgente sul fiume prima della cascata. Ma ora è parecchio che sta aggrappato a quel ramo, e il fiume è freddo, e le mani gli fanno male… A peggiorare ancora la situazione lo aspetta una cena mondana con l’amministratore delegato della azienda televisiva che lo rende ricco e infelice. Una cosa per cui molti darebbero un braccio o la figlia adolescente, e che lui scambierebbe volentieri con due mesi di lavori forzati in Uganda. Ma non può sottrarsi. Al ristorante di un albergo con più stelle della via lattea Carlo incontra il capo dei capi e la cena va via senza sussulti. Poi l’arrivo di un sottosegretario segna il termine del convivio, e finalmente Carlo può rimanere da solo. Si merita un drink, va a sedersi al bar, la carta dei whisky ha più pagine dell’Ulisse di Joyce. Lui, fedele, ordina il suo Oban 14. A quel punto una donna si siede accanto a lui. «Posso…?». Inizia così la discesa agli inferi di Carlo Monterossi, che si troverà al centro di una serie di delitti feroci, perfettamente eseguiti. Accanto a lui l’amico Oscar Falcone, una spia, un infiltrato, un segugio, chissà chi è davvero, e Tarcisio Ghezzi, vicesovrintendente della Polizia di Stato e virtuoso dei travestimenti. Ma neanche loro possono davvero aiutarlo, perché questa volta Carlo Monterossi è scosso da una rabbia che non ha mai provato prima. È l’odio che lo ha preso e lui non si spiega perché, ma ci ha pensato. Ed è odio vero. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Cè un mondo in attesa in ciascuno di noi, dove sono custoditi i nostri sogni più veri. Romany ha da poco compiuto diciottanni ed è sul punto di muovere i primi passi nelletà adulta quando si ritrova improvvisamente sola senza sua madre, Angie, lunico genitore che abbia mai conosciuto, portata via da un male repentino. Nella sua lettera di commiato, consegnata a un avvocato, Angie ha incaricato i suoi più cari amici di prendersi cura della figlia durante il suo ultimo anno di scuola ...; [Leggi tutto...]
Cè un mondo in attesa in ciascuno di noi, dove sono custoditi i nostri sogni più veri. Romany ha da poco compiuto diciottanni ed è sul punto di muovere i primi passi nelletà adulta quando si ritrova improvvisamente sola senza sua madre, Angie, lunico genitore che abbia mai conosciuto, portata via da un male repentino. Nella sua lettera di commiato, consegnata a un avvocato, Angie ha incaricato i suoi più cari amici di prendersi cura della figlia durante il suo ultimo anno di scuola superiore. Ognuno dei quattro tutori possiede una visione della vita che la donna vuole lasciare a Romany come eredità: cè Tiger, leterno giramondo; Leon, timido e pratico, con il suo genio musicale inesplorato; e Maggie, brillante e sicura di sé, che si identifica a tutto tondo con la sua professione. Tutti loro si conoscono fin dai tempi delluniversità. Ma la quarta tutrice, Hope, è invece un mistero di cui non avevano mai sentito parlare prima È linizio di un viaggio in cui ciascuno dovrà fare i conti con il dolore della perdita, con lincredulità, con fantasmi del passato da affrontare e misteri da dipanare. E mentre ognuno sfida le proprie paure, a volte vincendole, a volte scendendoci a patti, Angie, quella che vedeva più lontano di tutti, insegna loro che ci vuole una tribù per crescere, se stessi e pure una bambina.