Abstract/Sommario: Lepri bianche, falene, civette, volpi, ghiandaie ma anche betulle, querce, margherite e molti altri animali e piante comuni o di rara bellezza immortalati in parole e illustrazioni che scorrono tra le pagine e nella mente come (in)canti perduti. La poesia dei testi di Robert Macfarlane e le illustrazioni ad acquerello di Jackie Morris sono musicali e magiche come fiabe lontane, perdute reminiscenze, paesaggi dimenticati. Leggere questo libro ad alta voce è avere di nuovo il mondo natur ...; [Leggi tutto...]
Lepri bianche, falene, civette, volpi, ghiandaie ma anche betulle, querce, margherite e molti altri animali e piante comuni o di rara bellezza immortalati in parole e illustrazioni che scorrono tra le pagine e nella mente come (in)canti perduti. La poesia dei testi di Robert Macfarlane e le illustrazioni ad acquerello di Jackie Morris sono musicali e magiche come fiabe lontane, perdute reminiscenze, paesaggi dimenticati. Leggere questo libro ad alta voce è avere di nuovo il mondo naturale a portata di mano e ricordare cosa succede quando gli permettiamo di scivolare lontano da noi. Un balsamo per l’anima che cura come un incantesimo, un piccolo miracolo della natura che nutre cuore e mente e che apre tra le mani di grandi e piccini un prezioso scrigno di incanto e conoscenza.
Abstract/Sommario: A soli ventidue anni, Véronique Vincent è una delle modelle più richieste al mondo, compare sulle copertine di prestigiose riviste di moda e calca le più importanti passerelle. Eppure, non ama stare sotto le luci della ribalta. Figlia amatissima di una madre single, ha sempre preferito il tempo a casa o con il fidanzato ai party lussuosi. Quando sul finire della Fashion Week di Parigi le viene offerta la possibilità di una vacanza, Véronique è al settimo cielo, felice di scappare dalla ...; [Leggi tutto...]
A soli ventidue anni, Véronique Vincent è una delle modelle più richieste al mondo, compare sulle copertine di prestigiose riviste di moda e calca le più importanti passerelle. Eppure, non ama stare sotto le luci della ribalta. Figlia amatissima di una madre single, ha sempre preferito il tempo a casa o con il fidanzato ai party lussuosi. Quando sul finire della Fashion Week di Parigi le viene offerta la possibilità di una vacanza, Véronique è al settimo cielo, felice di scappare dalla sua caotica agenda. Ma, all'improvviso, una tragica esplosione all'aeroporto di Bruxelles le sconvolge la vita per sempre. La ragazza si ritrova in ospedale, da sola, distrutta nell'apprendere che nello scoppio sono stati uccisi anche i suoi cari. Lei stessa è stata ferita gravemente e il suo splendido aspetto è compromesso per sempre. Véronique si ritira così a una vita isolata, lottando per ritrovare sé stessa dopo aver perso ogni cosa. Grazie ad alcuni segreti di famiglia a lungo celati conoscerà un mondo che non credeva possibile e una nuova definizione di bellezza
Abstract/Sommario: 10 maggio 1933. A Bebelplatz, nel centro di Berlino, allo scoccare della mezzanotte migliaia di libri vengono dati alle fiamme. Joseph Goebbels proclama: «L'uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo di carattere». Su tutta l'Europa si sparge un odore di benzina e di cenere. 24 febbraio 2022. La Russia invade l'Ucraina, e di lì a qualche mese un nuovo conflitto devasterà la striscia di Gaza. Durante un tour negli istituti di cultura italiani da Amburgo a Mo ...; [Leggi tutto...]
10 maggio 1933. A Bebelplatz, nel centro di Berlino, allo scoccare della mezzanotte migliaia di libri vengono dati alle fiamme. Joseph Goebbels proclama: «L'uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo di carattere». Su tutta l'Europa si sparge un odore di benzina e di cenere. 24 febbraio 2022. La Russia invade l'Ucraina, e di lì a qualche mese un nuovo conflitto devasterà la striscia di Gaza. Durante un tour negli istituti di cultura italiani da Amburgo a Monaco, Fabio Stassi attraversa le piazze delle Bücherverbrennungen, i roghi di libri, e risale a ritmo incalzante la memoria del fuoco e delle censure, dei primi bombardamenti aerei sui civili, del saccheggio di librerie e biblioteche. Studia mappe e resoconti, si interroga sul ruolo della cultura e sulla cecità della guerra, indaga l'istinto di sopraffazione degli esseri umani. Alla fine compone un piccolo atlante della letteratura «dannosa e indesiderata» e rintraccia cinque scrittori italiani destinati alle fiamme dai nazisti: Pietro Aretino, il cantore della libertà rinascimentale; Giuseppe Antonio Borgese, cittadino del mondo e inguaribile utopista; Emilio Salgari, antimperialista amato in Sudamerica; Ignazio Silone, antifascista radicale, e Maria Volpi, unica donna della lista, disinibita narratrice del piacere e dell'indipendenza femminile. Quello di Stassi è un appassionato discorso in difesa di tutto ciò che trasgredisce la norma, un viaggio ricco di corrispondenze, colpi di scena e nuove interpretazioni, da Ovidio a Cervantes, da Arendt a Canetti, Sebald, Morante, Bernhard: un invito a disseppellire la biblioteca di Don Chisciotte. Perché la ribellione si impara leggendo, e ogni lettore, per qualsiasi potere, «è sempre una minaccia». Come scrive Alberto Manguel nell'Introduzione: «Da qualche parte nel mondo una mente sta ideando parole da tracciare con la mano e da decifrare con gli occhi in mezzo al fumo e alle ceneri». (Ibs.it)
Abstract/Sommario: «A ben vedere, nella mia vita non è successo nulla» annota nel suo diario il protagonista, e narratore, di questo romanzo: un professore di latino poco più che cinquantenne, celibe, alieno da qualunque sentimento nei confronti dei propri simili, maniacalmente attaccato a una routine fatta di lezioni, passeggiate, serate al circolo, rare visite a una casa di tolleranza. Ma durante un soggiorno alle pendici dei monti Tátra qualcosa si incrina, nel suo corpo e nella sua mente: si accorge ...; [Leggi tutto...]
«A ben vedere, nella mia vita non è successo nulla» annota nel suo diario il protagonista, e narratore, di questo romanzo: un professore di latino poco più che cinquantenne, celibe, alieno da qualunque sentimento nei confronti dei propri simili, maniacalmente attaccato a una routine fatta di lezioni, passeggiate, serate al circolo, rare visite a una casa di tolleranza. Ma durante un soggiorno alle pendici dei monti Tátra qualcosa si incrina, nel suo corpo e nella sua mente: si accorge di essere triste, «costantemente in attesa di qualcosa», al punto da confidarsi, quasi contro la propria volontà, con uno sconosciuto per il quale sembrava provare solo ripugnanza. La crepa non farà che allargarsi quando gli verrà assegnata una classe dell'ultimo anno - e per di più una classe in cui sono presenti sei ragazze. Con raffinatissima, pressoché diabolica abilità Márai ci fa percepire, attraverso le parole stesse del professore, i cambiamenti che avvengono in lui allorché scopre che due dei suoi allievi stanno vivendo il primo amore - un primo amore che, sebbene sia incapace di ammetterlo, forse sta sperimentando anche lui. E quando lo vedremo comprarsi un abito nuovo, tagliarsi la barba, accettare perfino che il barbiere gli faccia dei massaggi per cancellare le rughe, sapremo che, come accade a von Aschenbach nella Morte a Venezia, il baratro che gli si è spalancato davanti non potrà che inghiottirlo. Appena ventottenne e al suo primo romanzo, Márai si rivela un acutissimo indagatore d'anime, e un magistrale narratore.