Abstract/Sommario: Un folletto, un lupo, un filo d'erba, una stella cosa c'entrano con ciascuno di noi? Avventurandosi nella lettura di questo libro saremo condotti nella dimensione che esiste tra terra e cielo, dove finalmente potremo scoprire chi siamo e, se vogliamo, esserlo. Età di lettura: da 5 anni. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Questa autobiografia è una riflessione sulle condizioni dell’azione politica in un’epoca di scontro sempre più accentuato, è una lente unica per guardare nel cuore del potere ed è soprattutto un potente appello a favore della libertà. Angela Merkel ha avuto la responsabilità del governo della Germania per sedici anni, durante i quali, con il suo operato e il suo atteggiamento, ha segnato la politica tedesca, europea e internazionale. Nelle sue memorie, ripercorre la sua vita in due Sta ...; [Leggi tutto...]
Questa autobiografia è una riflessione sulle condizioni dell’azione politica in un’epoca di scontro sempre più accentuato, è una lente unica per guardare nel cuore del potere ed è soprattutto un potente appello a favore della libertà. Angela Merkel ha avuto la responsabilità del governo della Germania per sedici anni, durante i quali, con il suo operato e il suo atteggiamento, ha segnato la politica tedesca, europea e internazionale. Nelle sue memorie, ripercorre la sua vita in due Stati tedeschi fino al 1990 nella DDR, dal 1990 nella Germania riunificata. Com’è riuscita, lei, donna dell’Est, ad arrivare al vertice della CDU e a diventare la prima cancelliera della Germania unita? Che cosa l’ha guidata? In Libertà Angela Merkel descrive la vita quotidiana nella cancelleria, così come i giorni e le notti drammatiche in cui a Berlino, a Bruxelles e altrove si è trovata a prendere decisioni di enorme portata. Traccia le linee del cambiamento nella cooperazione internazionale e rivela la pressione che grava oggi su donne e uomini di governo quando si tratta di cercare soluzioni a problemi complessi in un mondo globalizzato. Ci conduce dietro le quinte della politica internazionale e mostra l’importanza, ma anche i limiti, dei colloqui personali. (Fonte: editore)
Abstract/Sommario: La vita di Eilis Lacey a Long Island, accanto al marito Tony, ai due figli adolescenti e a una famiglia italo-americana troppo ingombrante, all'improvviso è andata in pezzi. Ma tornare in Irlanda dopo vent'anni significa per Eilis ritrovare una madre che non l'ha mai perdonata, le amicizie di una giovinezza ormai tramontata, e poi lui, Jim Farrell, l'amore che avrebbe potuto essere e non è stato. Saprà trattenerla questa volta il freddo mare d'Irlanda? Saprà trattenerla Jim? "Tóibín è ...; [Leggi tutto...]
La vita di Eilis Lacey a Long Island, accanto al marito Tony, ai due figli adolescenti e a una famiglia italo-americana troppo ingombrante, all'improvviso è andata in pezzi. Ma tornare in Irlanda dopo vent'anni significa per Eilis ritrovare una madre che non l'ha mai perdonata, le amicizie di una giovinezza ormai tramontata, e poi lui, Jim Farrell, l'amore che avrebbe potuto essere e non è stato. Saprà trattenerla questa volta il freddo mare d'Irlanda? Saprà trattenerla Jim? "Tóibín è il consumato cartografo dell'animo, capace di evocare, con sobria acutezza (e una splendida vena di arguzia), i pensieri che i suoi personaggi faticano a mettere in parole". Clare Clark, "The Guardian" Nella casa di Eilis Lacey, a Long Island, suona il campanello. Alla porta c'è uno sconosciuto, irlandese come lei, che viene a portarle una notizia sconvolgente. La vita di Eilis negli ultimi vent'anni è scorsa piuttosto tranquillamente: i due figli ora adolescenti, Larry e Rosella, il marito idraulico Tony, e nelle casette adiacenti due dei suoi cognati, Enzo e Mauro, con le rispettive famiglie, oltre alla torreggiante suocera Francesca. Una tipica famiglia italo-americana degli anni Settanta, che lavora, mangia, dorme, decide, vive insieme, molto presente e disponibile ma almeno altrettanto voluminosa e invadente. Per quella famiglia, per quell'uomo, Tony Fiorello, vent'anni prima a Enniscorthy, in Irlanda, Eilis ha lasciato un mondo intero: una madre ora anziana che non ha mai accettato la separazione dalla figlia, i tre fratelli che le sono rimasti, Jack, Pat e Martin, dopo la morte dell'amata sorella Rose, l'amica d'infanzia Nancy, e poi quell'uomo, Jim, di cui si era innamorata troppo tardi. Ora le parole dello sconosciuto alla porta la spingono a riconsiderare le sue scelte di allora. Si avvicina l'ottantesimo compleanno di sua madre, è un'ottima occasione per tornare in Irlanda e cambiare aria per un po'. I suoi figli la raggiungeranno a breve e conosceranno quel mondo che scorre loro nelle vene e di cui nulla sanno. A Enniscorthy, Eilis ritrova un modo di vivere, di pensare e di amare che non era sopito in lei. Ritrova gli affetti di un tempo e, con una chiarezza acuita dalla distanza e dal torto subito, percepisce l'insostenibile pressione della famiglia Fiorello. E poi ritrova Jim, che non l'ha dimenticata... Con la tipica cifra stilistica di Colm Tóibín, Long Island riunisce Eilis Lacey ai molti lettori di Brooklyn, raggiungendo nel contempo nuove vette di pathos trattenuto e finezza psicologica lancinante.
Abstract/Sommario: Cosa può esserci di più spaventoso di un serial killer a piede libero? Due serial killer che uccidono contemporaneamente. Ma se fossero tre, o addirittura di più, come si potrebbe arginare la loro forza distruttrice? Il primo è chiamato la Bestia, perché sui corpi delle vittime lascia dei morsi enormi che non sembrano quelli di un uomo e neppure di un animale. Il secondo viene soprannominato il Fantasma, perché non lascia mai tracce. Uccidono in modi diversi, in zone diverse, ma entram ...; [Leggi tutto...]
Cosa può esserci di più spaventoso di un serial killer a piede libero? Due serial killer che uccidono contemporaneamente. Ma se fossero tre, o addirittura di più, come si potrebbe arginare la loro forza distruttrice? Il primo è chiamato la Bestia, perché sui corpi delle vittime lascia dei morsi enormi che non sembrano quelli di un uomo e neppure di un animale. Il secondo viene soprannominato il Fantasma, perché non lascia mai tracce. Uccidono in modi diversi, in zone diverse, ma entrambi firmano i loro delitti con lo stesso simbolo: un asterisco seguito da una e. Cosa significa? I due si conoscono? E cosa li spinge a commettere gli omicidi più terrificanti che la Francia abbia mai visto? Un giorno, in una stazione ferroviaria di provincia, un ragazzo dipinge lo stesso simbolo su una parete. Pochi istanti dopo, uccide alcuni passanti spingendoli sotto un treno in transito, prima di togliersi la vita. L’enigma diventa sempre più inesplicabile. Quando Ludivine Vancker e Alexis Timée, della Sezione Ricerche della Gendarmeria di Parigi, si rendono conto che loro indagini sono a un punto morto, decidono di chiedere aiuto al noto criminologo Richard Mikelis: l’unico capace non soltanto di dare la caccia agli assassini, ma di pensare come Loro. Perché lui è come Loro, un predatore di predatori. Scrittore di culto in Francia, con milioni di copie vendute, profondo conoscitore della psicologia criminale e delle tecniche di indagine poliziesca, Maxime Chattam è implacabile nel raccontare la bestialità primordiale che muove l’essere umano, ‘quel formidabile animale evoluto che domina il pianeta con la violenza’. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Un cappotto smarrito, un biglietto con una scritta sinistra, un elenco da decifrare e, infine, un omicidio. Ma dietro a uno dei casi più complicati per Armand Gamache e la sua squadra, si nasconde qualcosa di ben più inquietante e minaccioso di un delitto. Una serie di telefonate squarcia la quiete di una calda mattina di metà d’agosto: qualcuno è riuscito a rintracciare Armand Gamache, capo della Omicidi della Sûreté, mentre siede con la moglie nel giardino sul retro della loro casa. ...; [Leggi tutto...]
Un cappotto smarrito, un biglietto con una scritta sinistra, un elenco da decifrare e, infine, un omicidio. Ma dietro a uno dei casi più complicati per Armand Gamache e la sua squadra, si nasconde qualcosa di ben più inquietante e minaccioso di un delitto. Una serie di telefonate squarcia la quiete di una calda mattina di metà d’agosto: qualcuno è riuscito a rintracciare Armand Gamache, capo della Omicidi della Sûreté, mentre siede con la moglie nel giardino sul retro della loro casa. Armand, che si rifiuta di rispondere, sa perfettamente chi lo sta cercando. Ma quella chiamata è solo il primo, inquietante, segnale di una sequenza di eventi che stravolge l’estate della piccola comunità di Three Pines e che culmina in un’agghiacciante scoperta. Determinato a scovare il responsabile di quegli episodi, Gamache dovrà intraprendere una caccia all’uomo che lo porterà oltre i confini del Québec, sulle tracce di un’entità imprevedibile. Se non dovesse riuscire a catturarla, le conseguenze per tutta la regione sarebbero disastrose.
Abstract/Sommario: Sin dalla sua nascita Luvi ha vissuto nella villa dei Simmer, che l'hanno sempre trattata come una sguattera. Un giorno, stufa di tagliare le unghie dei piedi del signor Simmer o di piegare le mutande della signora Simmer, Luvi decide di fuggire. Da quel momento smette di essere un passerotto domestico e spicca il volo verso la libertà, in un viaggio costellato di incontri talvolta fortunati, talvolta spaventosi, ma pur sempre incredibili: tre giovani fuggiti da un riformatorio, un ca ...; [Leggi tutto...]
Sin dalla sua nascita Luvi ha vissuto nella villa dei Simmer, che l'hanno sempre trattata come una sguattera. Un giorno, stufa di tagliare le unghie dei piedi del signor Simmer o di piegare le mutande della signora Simmer, Luvi decide di fuggire. Da quel momento smette di essere un passerotto domestico e spicca il volo verso la libertà, in un viaggio costellato di incontri talvolta fortunati, talvolta spaventosi, ma pur sempre incredibili: tre giovani fuggiti da un riformatorio, un cagnolino con una zampa di metallo, un parrucchiere gentile, un temibile Commissario, un becchino e sua figlia, un capitano innamorato e persino il re in persona. Luvi è determinata a inseguire i suoi sogni e scegliere il suo destino, ma ha un'abilità speciale, quella di saltare più in alto di chiunque altro, come se volasse, che la farà notare da tutti, e insieme alla fama arriveranno anche i problemi: i Simmer, infatti, non hanno mai smesso di cercarla...
Abstract/Sommario: "D'improvviso ci si trovava immersi in un universo spersonalizzato, dove le parole di tutti i giorni erano come monete fuori corso, dove i fatti più quotidiani si traducevano in formule oscure. La toga nera dei giudici, l'ermellino, la toga rossa dell'avvocato generale accentuavano ancor più quell'impressione di rituale immutabile dove l'individuo veniva annullato. "Eppure il presidente Bernerie conduceva i dibattimenti con la massima pazienza e umanità. Non metteva fretta ai testimon ...; [Leggi tutto...]
"D'improvviso ci si trovava immersi in un universo spersonalizzato, dove le parole di tutti i giorni erano come monete fuori corso, dove i fatti più quotidiani si traducevano in formule oscure. La toga nera dei giudici, l'ermellino, la toga rossa dell'avvocato generale accentuavano ancor più quell'impressione di rituale immutabile dove l'individuo veniva annullato. "Eppure il presidente Bernerie conduceva i dibattimenti con la massima pazienza e umanità. Non metteva fretta ai testimoni, non li interrompeva quando sembravano dilungarsi in dettagli inutili. "Con altri magistrati, più rigidi, a Maigret era capitato di stringere i pugni per la stizza e l'impotenza. "Anche oggi sapeva di aver dato solo un riflesso spento, schematico, della realtà. Tutto ciò che aveva appena detto era vero, ma non era riuscito a far sentire il peso delle cose, la loro intensità, il loro fremito, il loro odore". (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Dall'autore di Spatriati, Premio Strega 2022. I segreti e i silenzi avvolgono i protagonisti di questa storia come il malbianco infesta il tronco degli alberi. Tra i Petrovici, infatti, ci sono da sempre piú fili nascosti che verità condivise. Ma le domande del figlio che si è smarrito, e per questo si volta a guardare le proprie orme, diradano via via le nebbie di una memoria famigliare lacunosa e riluttante. Se "di certi fantasmi ci si libera soltanto raccontandoli", prima di tutto b ...; [Leggi tutto...]
Dall'autore di Spatriati, Premio Strega 2022. I segreti e i silenzi avvolgono i protagonisti di questa storia come il malbianco infesta il tronco degli alberi. Tra i Petrovici, infatti, ci sono da sempre piú fili nascosti che verità condivise. Ma le domande del figlio che si è smarrito, e per questo si volta a guardare le proprie orme, diradano via via le nebbie di una memoria famigliare lacunosa e riluttante. Se "di certi fantasmi ci si libera soltanto raccontandoli", prima di tutto bisogna conoscere il passato da cui proveniamo. Dai boschi di Taranto al gelo dei campi di prigionia tedeschi, Mario Desiati torna con un grande romanzo che indaga il rapporto tra l'individuo e le sue radici, il trauma e la vergogna, interrogando con coraggio il rimosso collettivo del nostro Paese. Marco Petrovici ha quarant'anni e vive a Berlino, quando all'improvviso, un giorno, inizia a svenire. Per scoprire l'origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po' di pace, decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco di querce e lecci nella campagna tarantina. Schiacciato dai sensi di colpa per non essere il figlio che Use e Tonia speravano, si ferma nella casa di famiglia per occuparsi di loro, ma allo stesso tempo si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel loro cognome cosí strano. A partire da un ricordo d'infanzia dai contorni fumosi - un balordo un po' troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto -, con l'aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il "malbianco" che opprime la sua famiglia. Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, una guerra combattuta e patita in modi molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? E cosa c'entra con loro un'antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent'anni? Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini piú profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone. Raccontando la frenesia e i turbamenti di un protagonista consumato dalla storia che si porta addosso, Mario Desiati ci consegna il suo romanzo piú lirico, inquieto, ambizioso e maturo.