Abstract/Sommario: Il giorno in cui Elia la lascia, Iris sente il vuoto sotto i piedi. Si erano incontrati neanche trentenni una sera d'autunno, in quella fase della vita in cui bastava un sorriso per immaginare un futuro insieme. Si sono scelti e, mese dopo mese, anno dopo anno, hanno condiviso il quotidiano, i sorrisi e i viaggi, hanno camminato stretti e immaginato una casa sul lungomare. Il tempo però ha scavato una crepa nel loro stare insieme in cui si sono insinuate aspettative deluse, sogni mai r ...; [Leggi tutto...]
Il giorno in cui Elia la lascia, Iris sente il vuoto sotto i piedi. Si erano incontrati neanche trentenni una sera d'autunno, in quella fase della vita in cui bastava un sorriso per immaginare un futuro insieme. Si sono scelti e, mese dopo mese, anno dopo anno, hanno condiviso il quotidiano, i sorrisi e i viaggi, hanno camminato stretti e immaginato una casa sul lungomare. Il tempo però ha scavato una crepa nel loro stare insieme in cui si sono insinuate aspettative deluse, sogni mai realizzati, velati giudizi e insoddisfazioni quotidiane. Perché Iris ha smesso di scattare quelle foto che la facevano sentire così autentica? Perché non hanno mai prenotato quel viaggio in Giappone che lei desiderava da sempre? Ma ora è troppo tardi. Iris non può fare altro che muovere timida i primi passi in una esistenza diversa, fatta di giorni di pioggia e di sole, di lacrime amare per i sentimenti perduti ma anche di quelle risate spontanee che credeva invece perse per sempre. Per voltare pagina, dovrà accettare di trasformarsi, rimettersi in gioco e cambiare ritmo, con l'aiuto delle amiche di una vita, della sua macchina fotografica e di un'avventura all'altro capo del mondo, tra templi rossi e ciliegi in fiore. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Guido Contin detto Cognac abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l’incontro con Celeste, la guerra, la morte e l’amore. Sembrano storiesemplici, di ...; [Leggi tutto...]
Guido Contin detto Cognac abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l’incontro con Celeste, la guerra, la morte e l’amore. Sembrano storiesemplici, di persone che accettano il destino senza porsi domande, aggrappate alla vita come i larici ai pendii più scoscesi. E invece rivelano vicende straordinarie: un rapimento, un figlio ritrovato, una terribile violenza, una bomba che cade nella notte, una fotografia nascosta tra le rocce, un segreto pieno di vergogna e, soprattutto, un amore inconfessabile che scorre attraverso la vita come un torrente impetuoso. Nella sua semplicità, Onesto ci rivela qualcosa di universale: “in molti credono che per scalare ci voglia forza, invece è proprio il contrario. Scalare, come vivere, non è questione di tenere, è questione di lasciar andare. Ogni cosa. La paura, l’incertezza, i problemi, le soluzioni, il passato, il futuro, le prese, gli appigli. Tutto quanto. Lasciare andare in un movimento continuo che avvicina al cielo”. Francesco Vidotto è un narratore capace di andare dritto al cuore delle cose. Con la storia di Onesto, Santo e Celeste ci emoziona, ci commuove, ci accompagna in alto, dove l’aria è sottile e ci si sentiamo intimamente rinnovati, capaci di guardare la vita con occhi nuovi.
Abstract/Sommario: Sei astronauti viaggiano in orbita attorno alla terra, nell'ultima missione da compiere a bordo della stazione spaziale prima che venga smantellata. Vengono dall'America, dalla Russia, dall'Italia, dalla Gran Bretagna e dal Giappone, e hanno lasciato le loro vite dietro di sé per osservare la terra muoversi sotto di loro. Li vediamo nei brevi momenti di intimità in cui ricevono notizie da casa, contemplano le loro foto, preparano pasti disidratati, dormono a mezz'aria in assenza di gr ...; [Leggi tutto...]
Sei astronauti viaggiano in orbita attorno alla terra, nell'ultima missione da compiere a bordo della stazione spaziale prima che venga smantellata. Vengono dall'America, dalla Russia, dall'Italia, dalla Gran Bretagna e dal Giappone, e hanno lasciato le loro vite dietro di sé per osservare la terra muoversi sotto di loro. Li vediamo nei brevi momenti di intimità in cui ricevono notizie da casa, contemplano le loro foto, preparano pasti disidratati, dormono a mezz'aria in assenza di gravità. E soprattutto, siamo con loro mentre studiano il silenzioso pianeta blu, su cui scorre intensa la vita da cui sono esclusi. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Sulla città sventolano bandiere rosse con croci nere, ci sono soldati ovunque. E la gente ha cominciato a scomparire. La "gente come loro". Sarah e la sua sorellina, ormai rimaste sole, scopriranno il vero volto dell'"orco del piano di sotto", un uomo dallo sguardo scuro e dal cuore giusto. Un albo forte e poetico sui Giusti delle Nazioni, persone spesso rimaste anonime che, a rischio della propria vita, hanno salvato degli ebrei dalla persecuzione nazifascista nel corso della Seconda ...; [Leggi tutto...]
Sulla città sventolano bandiere rosse con croci nere, ci sono soldati ovunque. E la gente ha cominciato a scomparire. La "gente come loro". Sarah e la sua sorellina, ormai rimaste sole, scopriranno il vero volto dell'"orco del piano di sotto", un uomo dallo sguardo scuro e dal cuore giusto. Un albo forte e poetico sui Giusti delle Nazioni, persone spesso rimaste anonime che, a rischio della propria vita, hanno salvato degli ebrei dalla persecuzione nazifascista nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Età di lettura: da 6 anni. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Il ritorno di Trump certifica la “stanchezza imperiale” degli Stati Uniti e la sopraggiunta ritrosia dell’America a fungere da soggetto ordinatore del mondo. I fronti di instabilità che si moltiplicano sono il sintomo più evidente di un ordine mondiale in tumultuosa e violenta trasformazione. Di questo tratta il primo volume del 2025, che fa da sfondo al Festival di Limes in programma dal 7 al 9 febbraio al Palazzo Ducale di Genova.La prima parte, "Ordinarie follie", fa il punto teoric ...; [Leggi tutto...]
Il ritorno di Trump certifica la “stanchezza imperiale” degli Stati Uniti e la sopraggiunta ritrosia dell’America a fungere da soggetto ordinatore del mondo. I fronti di instabilità che si moltiplicano sono il sintomo più evidente di un ordine mondiale in tumultuosa e violenta trasformazione. Di questo tratta il primo volume del 2025, che fa da sfondo al Festival di Limes in programma dal 7 al 9 febbraio al Palazzo Ducale di Genova.La prima parte, "Ordinarie follie", fa il punto teorico e pratico sul processo di destrutturazione degli equilibri emersi dalla guerra fredda. Tra i temi qui affrontati: il riacutizzarsi della proliferazione nucleare, la crescente competizione tecnologica, il ritorno della guerra negli orizzonti di dibattito e pianificazione occidentali, le sfide al dollaro e al sistema commerciale-finanziario su di esso incentrato.La seconda parte, "Occidenti in confusione", si concentra sulle faglie che la crisi dell'egemonia statunitense apre in ciò che definiamo "Occidente". Sono qui discussi, tra l'altro, i problemi aperti dall'incerto destino dell'impegno americano nella Nato, la sopraggiunta crisi tedesca, lo smarrimento strategico britannico e l'offensiva della Casa Bianca verso i vicini nordamericani – soprattutto il Messico.La terza parte, "Guerra grande a caos unificati", passa in rassegna i principali fronti di crisi aperti e le loro interconnessioni. Particolare attenzione è dedicata in questa sede a Ucraina e Medio Oriente, ma anche alla postura cinese e agli sviluppi balcanici, di particolare impatto per l'Italia.In appendice, la consueta rubrica "La storia in carte" a cura di Edoardo Boria.
Abstract/Sommario: Orso è seduto su una panchina con un biscotto, un libro e un palloncino. Tutto solo. A lui piace così. Ma poi arriva Volpe. “Ciao, posso sedermi con te?” ... cosa risponderà Orso? Com’è difficile dire ciò che davvero si pensa... ma se non lo si fa... gli AAAAAARGH scappano fuori! Età di lettura: da 4 anni.
Abstract/Sommario: «Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero. Non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un'opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai più e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola. D'altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all'osso e tirar fuori un bigino per deficienti. L'intento è un altro: è quello ...; [Leggi tutto...]
«Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero. Non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un'opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai più e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola. D'altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all'osso e tirar fuori un bigino per deficienti. L'intento è un altro: è quello di farvi innamorare. Avete letto bene! Farvi innamorare della parola. Penserete questo è matto. Scommettiamo? Sono i miei ottant'anni d'amore, raccolti da decine e decine di fogli sparsi qua e là nel tempo, stipati in block-notes, quaderni, schemi per lezioni, sghiribizzi personali, letture sottolineate, ricerche notturne, confronti, domande infinite, scoperte mai immaginate da altri, un gioco famelico a sapere e chiarire, un'ubriacatura di luci intermittenti, ipnotiche, fatali, perché più ci entravo in quelle parole, più sentivo una foga irrefrenabile a entrarci, e capivo, comprendevo a pieno la vera essenza di tutto, la corposità, la fisicità di quelli che pensiamo solo suoni e invece sono codici risolti perché perfette in noi si rivelino le emozioni, le commozioni nostre e degli altri; le parole sono un groviglio logico di foni, suoni che specchiano l'uomo. Questa era la mia felicità.»
Abstract/Sommario: Marco e Lara si incontrano sotto la luce soffusa di un ristorante di Stoccolma mentre fuori avanza la lunga notte nordica. Lui è nato a Torino, è cresciuto in Puglia e ora vive in Svezia. La sua esistenza è fatta di domande più che di risposte. Disincantato e introspettivo, scrive poesie, nutre una singolare passione per le apocalissi e si occupa di importazione di vini italiani. Quella che da fuori potrebbe sembrare una confortevole vita da expat risulta a lui stesso neutra, indecisa, ...; [Leggi tutto...]
Marco e Lara si incontrano sotto la luce soffusa di un ristorante di Stoccolma mentre fuori avanza la lunga notte nordica. Lui è nato a Torino, è cresciuto in Puglia e ora vive in Svezia. La sua esistenza è fatta di domande più che di risposte. Disincantato e introspettivo, scrive poesie, nutre una singolare passione per le apocalissi e si occupa di importazione di vini italiani. Quella che da fuori potrebbe sembrare una confortevole vita da expat risulta a lui stesso neutra, indecisa, scomoda. Anche Lara è un'italiana trapiantata in Svezia: ha lasciato qualche anno prima il suo lavoro da programmatrice a Perugia e crea app in una tech company in rapida espansione. Ha un figlio, Oscar, un bambino acuto e solitario che cresce da sola. Lara è brava nel suo lavoro: da poco ha messo a punto un'app per gli incontri, ed è proprio grazie a quella che conosce Marco. Marco e Lara hanno una cosa in comune: entrambi fuggono da un Paese e da una realtà con cui non riescono a scendere a patti. Da questo incontro nascerà un amore senza per sempre, senza promesse, forse impossibile: un'ansia indefinita li consuma, la stessa che li ha condotti lontano, che li spinge sempre oltre, che muta il loro quotidiano in una routine che non li appaga, dentro una città che ha fama di essere accogliente ed equa ma comincia a mostrare sorprendenti moti razzisti e la capacità di isolare chi non si conforma. Una città di lunghe ore blu, con cieli tersi e gelidi, strade innevate, teorie di alberi, un senso di eterno crepuscolo che comincia a gettare ombre sul mondo del futuro. (Ibs.it)