Abstract/Sommario: Regina del fioretto, bionda, ebrea nella Germania nazista, prodigio sportivo internazionale, figura controversa alle Olimpiadi del 1936 a Berlino, esiliata dal Reich, accolta in California come studentessa e insegnante, merce di scambio politico per Jesse Owens. Tutto questo è Helene Mayer. Una che ha stretto la mano a Hitler. Che ha guidato una cabriolet per le strade americane. Che ha posato nuda nel deserto. Una che ha camminato sul confine tra bene e male nelle nebbie buie della Se ...; [Leggi tutto...]
Regina del fioretto, bionda, ebrea nella Germania nazista, prodigio sportivo internazionale, figura controversa alle Olimpiadi del 1936 a Berlino, esiliata dal Reich, accolta in California come studentessa e insegnante, merce di scambio politico per Jesse Owens. Tutto questo è Helene Mayer. Una che ha stretto la mano a Hitler. Che ha guidato una cabriolet per le strade americane. Che ha posato nuda nel deserto. Una che ha camminato sul confine tra bene e male nelle nebbie buie della Seconda guerra mondiale, dello sterminio degli ebrei. In dialogo con un misterioso interlocutore, come in un lungo duello fatto di affondi veloci e trovate evasive, Helene Mayer toglie la sua maschera da scherma e affronta le paure intime, il ruolo pubblico, la pressione, la follia… La storia del Novecento converge nel cuore coraggioso e ferito di Helene. Redenta, forse, dalla sua spada.
Abstract/Sommario: Per volontà di papa Francesco questo eccezionale documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte. Ma il nuovo Giubileo della Speranza e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. Un’autobiografia completa, la cui stesura ha impegnato gli ultimi sei anni, che procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l’infanzia, gli en ...; [Leggi tutto...]
Per volontà di papa Francesco questo eccezionale documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte. Ma il nuovo Giubileo della Speranza e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. Un’autobiografia completa, la cui stesura ha impegnato gli ultimi sei anni, che procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l’infanzia, gli entusiasmi e i turbamenti della giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Con il mio papà vicino, non c'è niente che non possa fare! La nuova edizione di un bestseller diventato già un classico, arricchita di dolcissime immagini inedite. Età di lettura: da 3 anni (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Torino, 1993. Ludovica e suo fratello Edoardo frequentano il liceo, vivono in una casa piena di begli oggetti, libri e opere d'arte, indossano vestiti di marca e hanno fiducia nel futuro. Sono figli di Arturo Montella, segretario regionale della Democrazia Cristiana, un uomo affascinante e carismatico la cui aura aleggia su di loro anche quando è assente. Credono nelle vite lucenti dei genitori - stelle che brillano lontane -, nella loro cultura, nella stabilità e nel benessere che inc ...; [Leggi tutto...]
Torino, 1993. Ludovica e suo fratello Edoardo frequentano il liceo, vivono in una casa piena di begli oggetti, libri e opere d'arte, indossano vestiti di marca e hanno fiducia nel futuro. Sono figli di Arturo Montella, segretario regionale della Democrazia Cristiana, un uomo affascinante e carismatico la cui aura aleggia su di loro anche quando è assente. Credono nelle vite lucenti dei genitori - stelle che brillano lontane -, nella loro cultura, nella stabilità e nel benessere che incarnano. Poi, un giorno, Arturo Montella viene arrestato. I ragazzi scoprono dalla televisione che il padre è coinvolto nell'inchiesta Mani pulite: è accusato di corruzione e finanziamento illecito al partito. Il perno su cui si reggeva la famiglia Montella crolla da un giorno all'altro: mentre il padre è in carcere e la madre si adopera in ogni modo per tirarlo fuori, Ludovica e Edoardo rimangono soli e senza punti di riferimento, combattuti tra la vergogna e la rabbia. L'unico estraneo ammesso nel limbo di casa Montella è Tommaso, il miglior amico di Edoardo. E in quella bolla di tempo sospeso lui e Ludovica si scoprono attratti l'uno dall'altra. Ma Ludo sa che se il fratello indovinasse il sentimento che le esplode nel petto, rischierebbe di perdere anche lui. All'inizio di questa storia, che la segue fino all'età adulta, Ludovica non ha ancora diciott'anni, ma l'impatto destinato a deviare per sempre la traiettoria della sua vita è già avvenuto. Dopo aver dedicato il suo primo libro al mondo della scuola, Laura Marzi si addentra ora, con lo sguardo obliquo e profondo della romanziera, in un momento della storia italiana recente, gli anni Novanta di Tangentopoli, che ha segnato la fine di un'epoca, e lo racconta dalla prospettiva di chi alla caduta di quella classe politica ha assistito dal basso e ne ha raccolto i detriti: la generazione dei figli.
Abstract/Sommario: Una storia del tennis, ma non cronologica e tantomeno tradizionale. Una storia di campioni, ma non solo. Storie di tennis racconta la moda in campo e i grandi stadi nel mondo, il tennis nell’arte, nella letteratura, nel cinema e perfino nella musica. Nelle sue pagine si parla di talento e sacrificio, di tecnica e strategia, di tradizione e innovazione, di lotte contro la discriminazione e di rapporti d’amore e tra genitori e figli. Ci sono gli immortali Federer, Nadal e Djokovic, ma an ...; [Leggi tutto...]
Una storia del tennis, ma non cronologica e tantomeno tradizionale. Una storia di campioni, ma non solo. Storie di tennis racconta la moda in campo e i grandi stadi nel mondo, il tennis nell’arte, nella letteratura, nel cinema e perfino nella musica. Nelle sue pagine si parla di talento e sacrificio, di tecnica e strategia, di tradizione e innovazione, di lotte contro la discriminazione e di rapporti d’amore e tra genitori e figli. Ci sono gli immortali Federer, Nadal e Djokovic, ma anche grandi predecessori come la divine Suzanne Lenglen, il barone von Cramm e i moschettieri di Francia… E ovviamente i campioni italiani di oggi e di ieri: Sinner, Paolini, Berrettini e tutti gli altri, e prima di loro Schiavone, Pennetta, Errani e via via Pericoli, Panatta e Pietrangeli. Ci sono i luoghi impensabili in cui giocare una partita, come il tetto del Burj al-Arab a Dubai. E poi il coccodrillo di Lacoste e la bandana di Agassi, la banana di Chang, il dritto di Steffi Graf, la volée di Martina Navratilova e i tuffi di Boom Boom Becker. È un libro di molte domande e altrettanti racconti. Quando la pallina da tennis è diventata gialla? Quale è stato il match piú lungo della storia, durato addirittura tre giorni? Come si semina il prato di Wimbledon? Chi ha inventato il tie-break e perché? Chi ha disegnato e realizzato l’insalatiera della Coppa Davis? Storie di tennis è un libro di sport che parla di società, politica, economia, arti, diritti, sentimenti. Insomma, non è una storia, ma racconta tante storie. Per chi il tennis lo conosce e lo ama, e per chi vi si vuole immergere per la prima volta.
Abstract/Sommario: Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l'8 settembre. Dell'armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia in Austria, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall'amicizia con Lorenzo, un giovane toscano colto e spigliato, che con lui lavora nelle ...; [Leggi tutto...]
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l'8 settembre. Dell'armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia in Austria, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall'amicizia con Lorenzo, un giovane toscano colto e spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l'occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del '44 per fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un'impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza. Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall'avanzata degli Alleati, c'è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti. (www.ibs.it)