Abstract/Sommario: Un nuovo mistero avvolge Mestre. Dopo un primo furto "illustre", impensabile e rocambolesco, che coinvolge acrobati ungheresi e monaci tibetani e che scardina gli equilibri internazionali, gli abitanti della città vengono investiti da un'ondata di altri furti - piccoli, ma inarrestabili. Dalla zia Rosanna a Piercoglione, non si salva nessuno. E tutti, prima ancora di rivolgersi al commissario di polizia Salvatore Lo Cascio, chiedono aiuto ad Alice Guerra, influencer mestrina con un pa ...; [Leggi tutto...]
Un nuovo mistero avvolge Mestre. Dopo un primo furto "illustre", impensabile e rocambolesco, che coinvolge acrobati ungheresi e monaci tibetani e che scardina gli equilibri internazionali, gli abitanti della città vengono investiti da un'ondata di altri furti - piccoli, ma inarrestabili. Dalla zia Rosanna a Piercoglione, non si salva nessuno. E tutti, prima ancora di rivolgersi al commissario di polizia Salvatore Lo Cascio, chiedono aiuto ad Alice Guerra, influencer mestrina con un passato (recentissimo e turbolento) come investigatrice improvvisata. Ma questa volta Alice non ne vuole sapere di vestire i panni del suo idolo Jessica Fletcher perché, orgogliosamente muso da can, vorrebbe stare sola e tranquilla sul suo divano. E invece prima viene travolta dall'arrivo inaspettato della sua ex migliore amica d'infanzia, Vespasiana - in piena crisi dopo essere stata abbandonata da una famosa popstar con cui è stata fidanzata per anni - e poi, suo malgrado, nella vicenda dei furti ci finisce in pieno. Lo Cascio ha comunque parecchio da fare. Con i capelli sempre più fuori controllo, ha il terrore di rispondere al telefono, preoccupatissimo che a chiamarlo possa essere il Dalai Lama, l'FBI oppure Alice. Intanto lei, in bilico tra una fortissima attrazione nei confronti del bel commissario siciliano e la più grande incazzatura degli ultimi anni, fa di tutto per aiutare Vespasiana e in qualche modo accetta anche di occuparsi dei misteriosi furti. Perché sa cosa significa perdere ciò a cui si tiene di più. Che sia un amore, un'amica o un pacco di Pan di Stelle. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Sloane Caraway è una bugiarda. Bugie innocue, per lo più. Piccole invenzioni per rendere la sua vita un po' più interessante. Quando un pomeriggio al parco vede una bambina in lacrime e il suo affascinante papà disperato, Sloane non resiste: si finge un'infermiera e lo aiuta a rimuovere il pungiglione di un'ape dal piede della piccola. E così, grazie a una menzogna, si ritrova catapultata nello scintillante mondo della famiglia Lockhart. Jay e Violet Lockhart sono la coppia perfetta di ...; [Leggi tutto...]
Sloane Caraway è una bugiarda. Bugie innocue, per lo più. Piccole invenzioni per rendere la sua vita un po' più interessante. Quando un pomeriggio al parco vede una bambina in lacrime e il suo affascinante papà disperato, Sloane non resiste: si finge un'infermiera e lo aiuta a rimuovere il pungiglione di un'ape dal piede della piccola. E così, grazie a una menzogna, si ritrova catapultata nello scintillante mondo della famiglia Lockhart. Jay e Violet Lockhart sono la coppia perfetta di New York: una casa elegante in città, la figlia che frequenta una prestigiosa scuola privata e le estati a Block Island, tra spiagge dorate e panorami mozzafiato. Un sogno in cui Sloane riesce a insinuarsi, un ruolo da tata che sembra troppo bello per essere vero. Ma i segreti non appartengono solo a Sloane. E dietro la perfezione dei Lockhart si nasconde qualcosa di molto più oscuro. Perché le bugie si sommano, diventano una nuova realtà... e una prigione da cui potrebbe non esserci via d'uscita.
Abstract/Sommario: Vera non è mai stata sola. Da quando è bambina, una voce l’accompagna ovunque: la sveglia di notte, la incalza, la consola. È la voce di suo fratello Cè, morto quando lei aveva quattro anni. È una voce ironica e tagliente, capace di regalarle pensieri stravaganti come: «Non esiste un sinonimo di sinonimo» o «La neve è la prova che non hai bisogno di urlare per farti vedere». Ma è anche un giudice severo, che la mette alle strette con una semplice domanda: «Sei davvero Vera?». Ma chi e ...; [Leggi tutto...]
Vera non è mai stata sola. Da quando è bambina, una voce l’accompagna ovunque: la sveglia di notte, la incalza, la consola. È la voce di suo fratello Cè, morto quando lei aveva quattro anni. È una voce ironica e tagliente, capace di regalarle pensieri stravaganti come: «Non esiste un sinonimo di sinonimo» o «La neve è la prova che non hai bisogno di urlare per farti vedere». Ma è anche un giudice severo, che la mette alle strette con una semplice domanda: «Sei davvero Vera?». Ma chi era Cè? Per i genitori è stato il figlio perfetto, e Vera ha vissuto ogni giorno nella sua ombra. Ogni scelta è un confronto impossibile, persino quella di studiare giurisprudenza: Vera lo fa per sé stessa o per inseguire un fantasma? Per fortuna con lei c’è Gin, la sua migliore amica, che trova sempre il modo per farla ridere e sentire meno strana. Poi accade qualcosa di inspiegabile. Vera sa che non dovrebbe dare ascolto alla voce di Cè. Eppure, un giorno, decide di mandare tutto all’aria e di inseguire una coccinella dietro i cancelli di una clinica. Qui incontra Francesco: un ragazzo che sembra conoscerla più di chiunque altro. Forse è lui l’unico che può aiutarla a scoprire il segreto che la sua famiglia tiene nascosto da anni. Perché Francesco le insegna una cosa semplice, ma difficilissima da accettare: Vera non è pazza. È soltanto viva. Ed essere vivi, a volte, non è poi così diverso dall’essere pazzi. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: A Blooming Hall, nelle serre della famiglia Carter, ogni fiore ha un nome e ogni nome è un fiore. Ciascun membro, infatti, è stato chiamato in onore di una pianta. Ed è così anche per Dalia, che vive e lavora proprio lì nello splendido vivaio, insieme ai nonni che l'hanno cresciuta come se fosse una delle loro figlie. Ma la recente scomparsa di nonna Rose ha lasciato un grande vuoto e tante domande irrisolte. Come quella che riguarda l'identità di Ricardo, suo padre. Un uomo che tutti ...; [Leggi tutto...]
A Blooming Hall, nelle serre della famiglia Carter, ogni fiore ha un nome e ogni nome è un fiore. Ciascun membro, infatti, è stato chiamato in onore di una pianta. Ed è così anche per Dalia, che vive e lavora proprio lì nello splendido vivaio, insieme ai nonni che l'hanno cresciuta come se fosse una delle loro figlie. Ma la recente scomparsa di nonna Rose ha lasciato un grande vuoto e tante domande irrisolte. Come quella che riguarda l'identità di Ricardo, suo padre. Un uomo che tutti credevano morto e che, invece, potrebbe essere ancora vivo. Dopo aver trovato una sua lettera, la ragazza monta sul primo aereo per Città del Messico, con un nome e pochi altri indizi, alla ricerca di uno sconosciuto che forse neanche si ricorda di Camelia, sua madre. La giovane inglese appassionata dei Maya che era arrivata là vent'anni prima con una borsa di studio. Le possibilità di successo sono davvero scarse, eppure Dalia, con la sua curiosità e impulsività, si ritroverà catapultata in un mondo tanto lontano quanto stranamente familiare. Sulle tracce del passato, alla ricerca di una nuova famiglia e di un amore che possa sopravvivere al tempo e alla distanza, il Messico le riserverà sorprese e avventure mozzafiato. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Ronnie Porter è un quarantaduenne ipocondriaco che vive a Bingham-on-Sea, minuscola cittadina sulla costa inglese. Lavora alla stazione degli autobus - decisamente sproporzionata rispetto all'afflusso di visitatori - e da qualche tempo si occupa dell'ufficio oggetti smarriti. Di giorno cataloga ombrelli, sciarpe e occhiali dimenticati e tenta senza grandi risultati di evitare la sua impicciona vicina ogni volta che rientra a casa. Ronnie, infatti, custodisce gelosamente i suoi spazi p ...; [Leggi tutto...]
Ronnie Porter è un quarantaduenne ipocondriaco che vive a Bingham-on-Sea, minuscola cittadina sulla costa inglese. Lavora alla stazione degli autobus - decisamente sproporzionata rispetto all'afflusso di visitatori - e da qualche tempo si occupa dell'ufficio oggetti smarriti. Di giorno cataloga ombrelli, sciarpe e occhiali dimenticati e tenta senza grandi risultati di evitare la sua impicciona vicina ogni volta che rientra a casa. Ronnie, infatti, custodisce gelosamente i suoi spazi personali e non ama socializzare. Cresciuto con un padre che gli ha sempre insegnato a non fidarsi di nessuno, per lui la solitudine non è mai stata un problema, anzi, nel tempo, ne ha fatto una compagna di vita. Ma adesso che anche suo padre non c'è più, Ronnie è rimasto davvero solo. Finché un giorno non viene incastrato da Cate, la responsabile del canile, che lo convince malgrado tutte le sue reticenze a portare a casa Hamlet, il cane più brutto che lui abbia mai visto e che, per lo stesso motivo, nessuno vuole adottare. Ma, pian piano, passeggiando con Hamlet sulla spiaggia e facendo progressi nella missione apparentemente impossibile di insegnargli il riporto, Ronnie comincia a vedere le cose sotto un'altra luce: la casa non gli sembra più così vuota e, per quanto Hamlet non sia di molte parole, è bello avere accanto qualcuno pronto ad ascoltarti. Sarà proprio questo incontro fortuito a spingere Ronnie oltre i suoi limiti e le sue convinzioni, guidandolo nella scoperta di una felicità che forse non aveva mai avuto il coraggio di concedersi. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Andrea sta camminando per le strade di New York, in piena notte, quando riceve una telefonata. Riconosce subito la voce di Elettra, anche se non la sente da dieci anni. È lei la ragione per cui è scappato da Roma, la sua città, ed è proprio lei, ora, a chiedergli di tornare... Andrea ed Elettra si sono conosciuti a dodici anni, il giorno in cui lei si è trasferita nel palazzo del centro di Roma in cui Andrea è cresciuto. A parte l'indirizzo di casa, non hanno nulla in comune. Lui è il ...; [Leggi tutto...]
Andrea sta camminando per le strade di New York, in piena notte, quando riceve una telefonata. Riconosce subito la voce di Elettra, anche se non la sente da dieci anni. È lei la ragione per cui è scappato da Roma, la sua città, ed è proprio lei, ora, a chiedergli di tornare... Andrea ed Elettra si sono conosciuti a dodici anni, il giorno in cui lei si è trasferita nel palazzo del centro di Roma in cui Andrea è cresciuto. A parte l'indirizzo di casa, non hanno nulla in comune. Lui è il figlio di un ristoratore schivo e taciturno e d'estate lavora nella trattoria di famiglia, Da Amilcare. Lei fa parte dell'aristocrazia romana e i suoi genitori, gli Alfieri della Scala, sono colti, eleganti e amorevoli. Entrambi appartengono a una Roma che sta tramontando: Elettra a quella della nobiltà che ancora si incontra nelle stanze di Palazzo Borghese; Andrea alla Roma delle taverne del centro, come quella fondata dal nonno, sui cui tavoli giocavano a scopone Fellini, Scola e Monicelli. Sono ancora bambini quando, convinti che nulla potrà dividerli, sognano di morire insieme come Filemone e Bauci, trasformati da Zeus in una quercia e in un tiglio, uniti per il tronco. Ma l'idillio si rompe all'improvviso durante una vacanza nella villa sul lago degli Alfieri: la madre di Elettra viene coinvolta in un incidente d'auto e i due ragazzi trovano per sbaglio una lettera che instilla in loro un dubbio insostenibile. Quel dubbio e il segreto a cui li costringerà li terranno lontani per anni. Fino a questa telefonata, che è destinata a riaprire tutto ciò che era stato bruscamente interrotto e, forse, a regalare una seconda possibilità a quel primo amore mancato. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Una storia del tennis, ma non cronologica e tantomeno tradizionale. Una storia di campioni, ma non solo. Storie di tennis racconta la moda in campo e i grandi stadi nel mondo, il tennis nell’arte, nella letteratura, nel cinema e perfino nella musica. Nelle sue pagine si parla di talento e sacrificio, di tecnica e strategia, di tradizione e innovazione, di lotte contro la discriminazione e di rapporti d’amore e tra genitori e figli. Ci sono gli immortali Federer, Nadal e Djokovic, ma an ...; [Leggi tutto...]
Una storia del tennis, ma non cronologica e tantomeno tradizionale. Una storia di campioni, ma non solo. Storie di tennis racconta la moda in campo e i grandi stadi nel mondo, il tennis nell’arte, nella letteratura, nel cinema e perfino nella musica. Nelle sue pagine si parla di talento e sacrificio, di tecnica e strategia, di tradizione e innovazione, di lotte contro la discriminazione e di rapporti d’amore e tra genitori e figli. Ci sono gli immortali Federer, Nadal e Djokovic, ma anche grandi predecessori come la divine Suzanne Lenglen, il barone von Cramm e i moschettieri di Francia… E ovviamente i campioni italiani di oggi e di ieri: Sinner, Paolini, Berrettini e tutti gli altri, e prima di loro Schiavone, Pennetta, Errani e via via Pericoli, Panatta e Pietrangeli. Ci sono i luoghi impensabili in cui giocare una partita, come il tetto del Burj al-Arab a Dubai. E poi il coccodrillo di Lacoste e la bandana di Agassi, la banana di Chang, il dritto di Steffi Graf, la volée di Martina Navratilova e i tuffi di Boom Boom Becker. È un libro di molte domande e altrettanti racconti. Quando la pallina da tennis è diventata gialla? Quale è stato il match piú lungo della storia, durato addirittura tre giorni? Come si semina il prato di Wimbledon? Chi ha inventato il tie-break e perché? Chi ha disegnato e realizzato l’insalatiera della Coppa Davis? Storie di tennis è un libro di sport che parla di società, politica, economia, arti, diritti, sentimenti. Insomma, non è una storia, ma racconta tante storie. Per chi il tennis lo conosce e lo ama, e per chi vi si vuole immergere per la prima volta.
Abstract/Sommario: Bastano poche cose, a Adele, per andare avanti: la nonna Ada e la grande casa di campagna intrisa di ricordi; una minuscola trattoria nel cuore di Milano, il cui menu non cambia mai; e soprattutto sua figlia Mia, diciassettenne, che non ha mai conosciuto il padre e che Adele ha cresciuto da sola. "Quelle due", così le chiamava nonna Ada, quasi come fossero un'unica entità. Per il resto, non c'è molto. Un lavoro che si è ritrovata a fare per non deludere troppo le aspettative del padre ...; [Leggi tutto...]
Bastano poche cose, a Adele, per andare avanti: la nonna Ada e la grande casa di campagna intrisa di ricordi; una minuscola trattoria nel cuore di Milano, il cui menu non cambia mai; e soprattutto sua figlia Mia, diciassettenne, che non ha mai conosciuto il padre e che Adele ha cresciuto da sola. "Quelle due", così le chiamava nonna Ada, quasi come fossero un'unica entità. Per il resto, non c'è molto. Un lavoro che si è ritrovata a fare per non deludere troppo le aspettative del padre. Un'amica, Costanza, con cui ha condiviso gli anni intensi della giovinezza. E i pranzi della domenica dai suoi genitori, un rito che si ripete identico a se stesso, consumato sulla superficie delle cose. Poi ecco che nonna Ada muore. Ada - un nome che ha sempre abbracciato il suo - l'unica da cui Adele si sia mai sentita compresa. È la prima, grande crepa di un terremoto, ancora silenzioso, che la porta a ripensare alla sua vita. E così Adele decide di vendere un locale in cui aveva ammassato scatoloni e ricordi, ritrovandosi fra le mani, come un miracolo riemerso da un'altra dimensione, un diario, scritto proprio negli anni della sua giovinezza: il talismano che la porta a capire come Mia non sia più la bambina che viveva in simbiosi con lei, ma una ragazza testarda e spesso arrabbiata che ora pretende di sapere la verità. Nasce così un dialogo a due, tra madre e figlia, che si dipana attorno alla figura di un uomo che entrambe poco conoscono ma che le aiuterà a scoprire il loro legame, la loro forza, il loro essere delle sopravvissute. E niente, adesso, potrà più essere come prima. Neanche "quelle due". (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Albert Einstein è noto in tutto il mondo per aver rivoluzionato la nostra comprensione del cosmo, ma pochi sanno che il celebre scienziato aveva un profondo lato spirituale. Einstein credeva che una forza meravigliosa fosse intessuta in tutte le cose, ovunque, e questo senso del sacro pervasivo influenzò ogni aspetto della sua esistenza, dalla sua meravigliosa scienza al suo appassionato pacifismo. "Sono parte dell'infinito" offre la prima esplorazione approfondita della spiritualità ...; [Leggi tutto...]
Albert Einstein è noto in tutto il mondo per aver rivoluzionato la nostra comprensione del cosmo, ma pochi sanno che il celebre scienziato aveva un profondo lato spirituale. Einstein credeva che una forza meravigliosa fosse intessuta in tutte le cose, ovunque, e questo senso del sacro pervasivo influenzò ogni aspetto della sua esistenza, dalla sua meravigliosa scienza al suo appassionato pacifismo. "Sono parte dell'infinito" offre la prima esplorazione approfondita della spiritualità di Einstein, mostrando come il genio abbia attinto a un'incredibile diversità di pensatori - da Pitagora a Platone, da Schopenhauer a Spinoza, dal buddismo alle Upanishad, fino al Mahatma Gandhi - per creare un sistema innovativo in cui il misticismo incontrava la matematica, la realtà era venerata e la mente umana era onorata come specchio dell'infinito. Non si trattava solo di un nuovo modo di vedere il mondo. Einstein ci chiedeva di entrare in comunione con il cosmo, di trattare ogni creatura vivente con compassione, di incanalare il potere che permea tutte le cose e di utilizzarlo per scopi puri. Attingendo a conversazioni poco conosciute, a lettere pubblicate di recente e a nuove ricerche d'archivio, il libro di Kieran Fox rivela ciò in cui Einstein credeva profondamente e perché la sua prospettiva è importante ancora oggi. (Ibs.it)