Abstract/Sommario: «Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero. Non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un'opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai più e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola. D'altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all'osso e tirar fuori un bigino per deficienti. L'intento è un altro: è quello ...; [Leggi tutto...]
«Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero. Non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un'opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai più e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola. D'altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all'osso e tirar fuori un bigino per deficienti. L'intento è un altro: è quello di farvi innamorare. Avete letto bene! Farvi innamorare della parola. Penserete questo è matto. Scommettiamo? Sono i miei ottant'anni d'amore, raccolti da decine e decine di fogli sparsi qua e là nel tempo, stipati in block-notes, quaderni, schemi per lezioni, sghiribizzi personali, letture sottolineate, ricerche notturne, confronti, domande infinite, scoperte mai immaginate da altri, un gioco famelico a sapere e chiarire, un'ubriacatura di luci intermittenti, ipnotiche, fatali, perché più ci entravo in quelle parole, più sentivo una foga irrefrenabile a entrarci, e capivo, comprendevo a pieno la vera essenza di tutto, la corposità, la fisicità di quelli che pensiamo solo suoni e invece sono codici risolti perché perfette in noi si rivelino le emozioni, le commozioni nostre e degli altri; le parole sono un groviglio logico di foni, suoni che specchiano l'uomo. Questa era la mia felicità.»
Abstract/Sommario: Quando un gruppo di bambini molto vivaci scopre che le api sono in pericolo, mettendo a repentaglio non solo la produzione di miele ma tutta la catena alimentare, decidono di fare qualcosa per affrontare la situazione. Il piano che escogiteranno sarà a dir poco geniale. Età di lettura: da 6 anni.
Abstract/Sommario: La Famiglia Cervi è stata ed è ancora oggi un baluardo della cultura antifascista, raccontati da Marco Paolini, Modena City Ramblers e Salvatore Quasimodo. I sette fratelli Cervi, grazie agli insegnamenti dei genitori cattolici, Alcide e Genoveffa, si fecero notare per il loro spirito progressista nei riguardi del lavoro agricolo e per l’attenzione verso la cultura, organizzando una biblioteca itinerante per diffondere i classici e saggi su vari temi politici alla popolazione della pro ...; [Leggi tutto...]
La Famiglia Cervi è stata ed è ancora oggi un baluardo della cultura antifascista, raccontati da Marco Paolini, Modena City Ramblers e Salvatore Quasimodo. I sette fratelli Cervi, grazie agli insegnamenti dei genitori cattolici, Alcide e Genoveffa, si fecero notare per il loro spirito progressista nei riguardi del lavoro agricolo e per l’attenzione verso la cultura, organizzando una biblioteca itinerante per diffondere i classici e saggi su vari temi politici alla popolazione della provincia di Reggio Emilia. Di profonda ispirazione democratica la famiglia intera si oppose fin da subito al Regime fascista, ospitando disertori e fuggiaschi. I fratelli Cervi decisero di imbracciare le armi durante la Resistenza, creando una banda partigiana diventata presto spauracchio delle camicie nere. La loro memoria è ancora oggi tramandata grazie al lavoro dell’Istituto Cervi e ritorna in vita nelle tavole evocative di questo fumetto, tramite anche le parole del territorio stesso che ricorda con affetto le figure di questi giovani che si presero cura di lui e che lottarono per i valori democratici alla base della nostra nazione. Realizzato con la collaborazione dell’Istituto Cervi.
Abstract/Sommario: Un’affascinante passeggiata notturna nella foresta, tutta disegnata al carboncino nei colori dell’autunno, per scoprire tutti i segreti che sfuggono allo sguardo durante il giorno. Grazie al sapiente uso del carboncino e delle sue infinite sfumature di colori – di neri, marroni e grigi – prendono vita animali e piante magiche per una notte incantata. Alla fine del libro, l’autrice spiega come trasformare un pezzo di legno bruciandolo in carbone e i vari colori prodotti dalle diverse va ...; [Leggi tutto...]
Un’affascinante passeggiata notturna nella foresta, tutta disegnata al carboncino nei colori dell’autunno, per scoprire tutti i segreti che sfuggono allo sguardo durante il giorno. Grazie al sapiente uso del carboncino e delle sue infinite sfumature di colori – di neri, marroni e grigi – prendono vita animali e piante magiche per una notte incantata. Alla fine del libro, l’autrice spiega come trasformare un pezzo di legno bruciandolo in carbone e i vari colori prodotti dalle diverse varietà di legno. Sei pagine di grande attività artistica, e allo stesso tempo naturalistica, per imparare a riconoscere i diversi tipi di alberi a partire dal legno e dalle foglie.
Abstract/Sommario: Nella foresta di Bowland, l’ornitologa Olga Leffman assiste a un evento straordinario: un gruppo di cornacchie accende un fuoco. Olga le riprende e il suo video diventa virale. Il filmato si insinua persino tra le pareti invalicabili del Grande Fratello, sconvolgendo gli addetti ai lavori del noto reality ma soprattutto il concorrente Pepo Dj che, dalla finta gabbia di popolarità in cui si è relegato, ammira l’incredibile guizzo evolutivo di quegli uccelli. Anche una colf di nome Jasmi ...; [Leggi tutto...]
Nella foresta di Bowland, l’ornitologa Olga Leffman assiste a un evento straordinario: un gruppo di cornacchie accende un fuoco. Olga le riprende e il suo video diventa virale. Il filmato si insinua persino tra le pareti invalicabili del Grande Fratello, sconvolgendo gli addetti ai lavori del noto reality ma soprattutto il concorrente Pepo Dj che, dalla finta gabbia di popolarità in cui si è relegato, ammira l’incredibile guizzo evolutivo di quegli uccelli. Anche una colf di nome Jasmine assiste al miracolo delle cornacchie, ormai trasmesso a reti unificate, e decide d’impulso di liberare uno dei pappagalli dei signori per cui lavora. Girolamo, parrocchetto rosso rubino, si unirà a uno stormo di cornacchie in un viaggio che lo condurrà fino a Capraia, la cornacchia che conosce il segreto del fuoco. C’è poi Luca, ragazzo i cui sogni ricorrenti sono già da tempo popolati da pennuti con il dono delle fiamme; e il suo amico Enzo, che invece crede di vivere un incubo a occhi aperti e dal suo balcone comincia a fare strage di cornacchie al grido di “il fuoco è nostro”. Giacomo Ceccarelli firma al suo esordio un romanzo spiazzante e quasi post-umano, che si legge tutto d’un fiato e ha il potere – sempre più raro in letteratura – di sbalordire. Cornacchie parla del desiderio di libertà e del terrore di perderla, ma soprattutto parla di gabbie, quelle in cui ciascuno di noi (anche se inconsciamente) è rinchiuso e da cui lottando con la vita cerca di evadere. Quaranta centimetri di fiamma. Neanche. Si dispongono in cerchio. Un cerchio di piume nere. Se avessero le mani, se le starebbero stringendo. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: L'educazione sentimentale, politica, sessuale di un'adolescente nella seconda metà degli anni Sessanta, tra feste e proteste, risate e pianti, sogni arditi e drammatici risvegli. Un romanzo che trascina dentro la magia e il mistero della giovinezza. Roma, 1967. Sara Mei è stanca di essere una bambina. La terra di mezzo del ginnasio, su cui è appena approdata, già non le basta piú. Il suo sguardo punta dritto ai piani superiori della scuola, dove ci sono le classi del liceo. Ad affascin ...; [Leggi tutto...]
L'educazione sentimentale, politica, sessuale di un'adolescente nella seconda metà degli anni Sessanta, tra feste e proteste, risate e pianti, sogni arditi e drammatici risvegli. Un romanzo che trascina dentro la magia e il mistero della giovinezza. Roma, 1967. Sara Mei è stanca di essere una bambina. La terra di mezzo del ginnasio, su cui è appena approdata, già non le basta piú. Il suo sguardo punta dritto ai piani superiori della scuola, dove ci sono le classi del liceo. Ad affascinarla è soprattutto un gruppo di ragazze spavalde, portatrici di una femminilità che ancora non conosceva: una femminilità non rassicurante. Una di loro ha un fratello, Saverio. È bello, colto, impegnato: impossibile non innamorarsene, anche se lui sembra sempre perso in pensieri immensi, o sospeso fra le note del suo pianoforte. Coraggiosa, piena di ironia, Sara si butta senza rete nel vortice di cambiamento che travolge la società. Passa senza sosta dal Piper ai cineforum, dalle prime impacciate esperienze con i maschi ai contrasti familiari, soffre e gioisce insieme alle amiche. Vive una stagione irripetibile, diverte, si diverte, sboccia. E arriva il 1969. Un anno incredibile, il 1969. Per il mondo è l'anno dello sbarco sulla luna, per Sara quello in cui si scopre grande, per una generazione, la sua, quello in cui le illusioni si sbriciolano nel fragore di una bomba. «Ci vuole una discreta tempra e tanto coraggio per fare una rivoluzione e io, per quanto mi fingessi spavalda, non mi sentivo all'altezza. Ero un po' vigliacca e molto ignorante, ma almeno non ero piú sola. Lola mi stava abbracciando e il suo profumo che sapeva di spezie orientali (mi pare si chiamasse patchouli) lentamente mi rianimava. L'amicizia è piú potente dell'amore. L'amicizia guarisce e salva e ti assegna un posto nel mondo. E anche se io ero stonata come una campana non se ne sarebbe accorto nessuno perché le mie amiche avrebbero cantato in coro con me. Non c'erano piú solo loro adesso, eravamo diventate noi». (www.ibs.it)