Abstract/Sommario: Il concetto chiave che viene trasmesso attraverso questo prezioso libro è il seguente: movimento corporeo e istanze mentali sono le ali che permettono il volo al benessere e alla salute psico-fisica. Da qui inizia la danza della conoscenza del movimento e consapevolezza.
"La salute è la capacità di imparare, di adattarsi, di trovare soluzioni."
La nostra esistenza è, per certi versi, un “semplice” percorso esplorativo di apprendimento orientato al ben-essere. Per tutta la vita, infat ...; [Leggi tutto...]
Il concetto chiave che viene trasmesso attraverso questo prezioso libro è il seguente: movimento corporeo e istanze mentali sono le ali che permettono il volo al benessere e alla salute psico-fisica. Da qui inizia la danza della conoscenza del movimento e consapevolezza.
"La salute è la capacità di imparare, di adattarsi, di trovare soluzioni."
La nostra esistenza è, per certi versi, un “semplice” percorso esplorativo di apprendimento orientato al ben-essere. Per tutta la vita, infatti, cerchiamo di imparare l’abilità di organizzare noi stessi e le funzioni psico-corporee che ci abitano per realizzare le nostre intenzioni e per rispondere alle stimolazioni e richieste ambientali. Questo è l’apprendimento della vita.
Il libro si offre quale via di accesso scientifica e fenomenologica, narrativa ed esperienziale, integrata e integrale, all’indissolubile interezza del sistema mente-corpo dalla quale possa emergere la consapevolezza: un prezioso e virtuoso stato, una qualità connaturata alla nostra essenza umana ma troppo spesso oscurata dalle nebbie di automatismi, eccitazioni permanenti e reattività condizionate.
Un corpo di saperi che hanno al centro il corpo – consapevole – in movimento. Il suo incontrovertibile essere generatore di esperienza e, quindi, di conoscenza.
Attraverso il corpo in movimento possiamo conoscere, davvero, ed incarnare i programmi cerebrali, il modo in cui pensiamo e sentiamo, il modo in cui agiamo e inter-agiamo, il modo in cui guardiamo e ci lasciamo guardare, il modo in cui tocchiamo e ci lasciamo toccare, il modo attraverso il quale la nostra coscienza si manifesta e manifesta tutto ciò che chiamiamo vita.
Un originale ed inedito incontro tra neuroscienze e pedagogia, tradizioni millenarie e scoperte attuali, spiritualità e discorsività razionale, che culmina in quella che si potrebbe definire una metodologia dell’alternativa: un programma di pratiche volte ad offrire la possibilità di diventare Altro.
Andare al di là della forma attuale delle cose e di sé, trasformandosi attraverso il potere dell’osservazione, della consapevolezza. Essendoci pienamente, presenti ai sensi, all’intenzionalità di contatto, in modo chiaro, stabile, pacifico, flessibile, pienamente capaci di coltivare le nostre risorse di salute.
Abstract/Sommario: La visione diffusa della musica e del canto come discipline riservate al mondo dell’arte e dello spettacolo rischia di snaturare il nostro rapporto con una parte essenziale dell’espressività umana. Qui non si parla di arte, ma di riscoprire e valorizzare le importanti potenzialità espressive che abbiamo dall’esperienza di esseri parlanti e comunicativi, incominciando dall’ascolto. La proposta è di porsi nella prospettiva di un processo che parta dal lavoro su sé stessi, confidando nel ...; [Leggi tutto...]
La visione diffusa della musica e del canto come discipline riservate al mondo dell’arte e dello spettacolo rischia di snaturare il nostro rapporto con una parte essenziale dell’espressività umana. Qui non si parla di arte, ma di riscoprire e valorizzare le importanti potenzialità espressive che abbiamo dall’esperienza di esseri parlanti e comunicativi, incominciando dall’ascolto. La proposta è di porsi nella prospettiva di un processo che parta dal lavoro su sé stessi, confidando nel proprio corpo e nella capacità di autoapprendimento per riscoprire il “musicista” nascosto in ognuno di noi.
Abstract/Sommario: Il mito di Napoleone, «l'uomo che suonava la musica dell'avvenire», continua a coinvolgere e intrigare sempre nuove generazioni. Di che cosa è fatta la sua eccezionalità? Come si è sviluppata e che cosa ha prodotto? Dopo N. (Premio Strega 2000), che racconta i dieci mesi dell'Elba, Ernesto Ferrero ha continuato a indagarne gli aspetti che possono rivelarlo meglio e che ci toccano più da vicino: le inesauribili capacità organizzative, le tecniche di comunicazione, la progettualità visio ...; [Leggi tutto...]
Il mito di Napoleone, «l'uomo che suonava la musica dell'avvenire», continua a coinvolgere e intrigare sempre nuove generazioni. Di che cosa è fatta la sua eccezionalità? Come si è sviluppata e che cosa ha prodotto? Dopo N. (Premio Strega 2000), che racconta i dieci mesi dell'Elba, Ernesto Ferrero ha continuato a indagarne gli aspetti che possono rivelarlo meglio e che ci toccano più da vicino: le inesauribili capacità organizzative, le tecniche di comunicazione, la progettualità visionaria, l'introduzione della meritocrazia, il culto del budget, le politiche economiche e culturali, l'attenzione per l'arte e per il libro, la rifondazione della macchina dello Stato, a partire dal Codice civile. Con una narrazione incalzante e in un fitto intreccio di storie e personaggi, il libro condensa in venti temi-chiave le ragioni di un'ascesa e di una caduta fuori misura (dalla prima campagna d'Italia all'Egitto, dalla Russia a Waterloo, all'esilio sull'isola di Sant'Elena) e i retroscena di un «sistema operativo» che fa di Napoleone il fondatore della modernità.
Abstract/Sommario: Splendide illustrazioni presentano 16 ecosistemi e le biodiversità che li caratterizzano. Animali e piante sono descritti attraverso indovinelli: il lettore si divertirà a scoprirli e a ritrovarli nei diversi ambienti rappresentati.
Abstract/Sommario: Prona al volere dello spietato dominatore o grembo materno di cui l’essere umano non è che uno dei figli: qual è il vero volto della natura? E gli sconvolgimenti che stiamo vivendo rappresentano una seconda cacciata dal Paradiso o possono essere un’occasione per liberarci da ideologie e falsi miti che ci hanno condotti alla situazione attuale? Tra scienza e filosofia, Philipp Blom risale alle origini delle grandi narrazioni e creazioni artistiche che hanno modellato la nostra visione ...; [Leggi tutto...] Prona al volere dello spietato dominatore o grembo materno di cui l’essere umano non è che uno dei figli: qual è il vero volto della natura? E gli sconvolgimenti che stiamo vivendo rappresentano una seconda cacciata dal Paradiso o possono essere un’occasione per liberarci da ideologie e falsi miti che ci hanno condotti alla situazione attuale? Tra scienza e filosofia, Philipp Blom risale alle origini delle grandi narrazioni e creazioni artistiche che hanno modellato la nostra visione del mondo, mostrando come «ogni volta che distinguiamo tra cultura e natura, economia ed ecologia, ogni volta che la virtù sembra coincidere magicamente con il proprio tornaconto e i privilegi appaiono giustificabili è all’opera un pensiero di matrice teologica». Dalla convinzione che esistano gerarchie naturali sono scaturite infatti forme sempre nuove di sottomissione: dell’uomo sulla donna, di una nazione sulle altre, della cultura occidentale su immaginari e tradizioni differenti. Se gli illuministi hanno elevato il dominio a vocazione suprema del genere umano, tanto il capitalismo quanto il comunismo hanno dichiarato guerra alla natura, confondendo la sopraffazione con la ragion di Stato. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Ha ancora senso leggere, o rileggere, la Commedia di Dante Alighieri, quella che Boccaccio definì Divina? Che cosa ha da dirci oggi il Padre della nostra lingua? Probabilmente tanto. Basta mettere da parte il Monumento della letteratura italiana che tutti ci invidiano, quello che si è obbligati a studiare a scuola, e considerarlo anzitutto un uomo come noi. Un uomo però attento al mondo circostante. Il Dante in carne e ossa è stato, come tutti, ragazzo e da ragazzo ha visto la sua citt ...; [Leggi tutto...]
Ha ancora senso leggere, o rileggere, la Commedia di Dante Alighieri, quella che Boccaccio definì Divina? Che cosa ha da dirci oggi il Padre della nostra lingua? Probabilmente tanto. Basta mettere da parte il Monumento della letteratura italiana che tutti ci invidiano, quello che si è obbligati a studiare a scuola, e considerarlo anzitutto un uomo come noi. Un uomo però attento al mondo circostante. Il Dante in carne e ossa è stato, come tutti, ragazzo e da ragazzo ha visto la sua città, Firenze, dilaniata dal conflitto tra guelfi e ghibellini; crescendo è diventato letterato e poeta, cittadino impegnato in politica, e per questo costretto all’esilio; vittima infine della malaria verrà sepolto lontano dalla sua patria, a Ravenna. Dante aveva conosciuto la realtà dell’inferno in terra e l’ha trasfigurata con la forza della sua immaginazione nell’Inferno, aveva sperimentato la possibilità di ricominciare e l’ha trasposta nel Purgatorio, aveva conosciuto la potenza dell’Amore e l’ha sublimata nel Paradiso. Per capirlo occorre tuttavia sapersi accostare al poeta come ha fatto Marco Martinelli grazie all’insegnamento di un altro padre: il suo. Vincenzo Martinelli ha trasmesso al figlio la passione per questo Dante a tutto tondo, così come gli ha trasmesso la curiosità per la Storia, l’interesse per le vite altrui, un senso alto della politica. (www.ibs.it)
Abstract/Sommario: Un suggestivo viaggio che dai quartieri di Tokyo arriva ai luoghi più remoti del Giappone, alla scoperta di autori delle più diverse epoche: dalla dama di corte Murasaki Shikibu, autrice del Genji monogatari, sullo sfondo dei cedri gemelli del monte Hatsuse, all'iconoclasta Shibusawa Tatsuhiko, con il suo angolo delle Sei Vie, a Kyoto, dove si cela il pozzo che conduce agli inferi. E poi naturalmente Mishima Yukio, Kawabata Yasunari e Tsushima Yuko, che riassumono le contraddizioni del ...; [Leggi tutto...]
Un suggestivo viaggio che dai quartieri di Tokyo arriva ai luoghi più remoti del Giappone, alla scoperta di autori delle più diverse epoche: dalla dama di corte Murasaki Shikibu, autrice del Genji monogatari, sullo sfondo dei cedri gemelli del monte Hatsuse, all'iconoclasta Shibusawa Tatsuhiko, con il suo angolo delle Sei Vie, a Kyoto, dove si cela il pozzo che conduce agli inferi. E poi naturalmente Mishima Yukio, Kawabata Yasunari e Tsushima Yuko, che riassumono le contraddizioni del secolo appena terminato, e i poeti degli ultimi decenni. Ventotto tappe che toccano sia i luoghi resi famosi da una citazione letteraria, sia altri meno noti: il laghetto all'interno dell'Università di Tokyo descritto da Natsume Soseki, il localino underground di Shinjuku reso famoso da Murakami Haruki, il lembo estremo delle Ryukyu, Hiroshima risorta dalle sue ceneri, l'isola di Sado rifugio dell'ibis crestato... Il costante intreccio di storia, realtà contemporanea e rappresentazione poetica e letteraria che ne deriva dà luogo a un'originale geografia culturale di una civiltà dai caratteri inimitabili.