[S.l.] : RCS Home Video ; [s.l.] : Vivivideo [distributore], c1992
Abstract/Sommario: Con "Il fiore delle mille e una notte", Pier Paolo Pasolini firma il terzo capitolo di quella che lo stesso regista definì "la trilogia della vita", che avrebbe dovuto, nelle sue intenzioni, corrispondere simmetricamente ad una "trilogia della morte" che aveva progettato, ma della quale riuscì a realizzare soltanto il primo capitolo, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". In questo caso il riferimento è alle novelle della tradizione orientale, rielaborate secondo una struttura narrativa c ...; [Leggi tutto...]
Con "Il fiore delle mille e una notte", Pier Paolo Pasolini firma il terzo capitolo di quella che lo stesso regista definì "la trilogia della vita", che avrebbe dovuto, nelle sue intenzioni, corrispondere simmetricamente ad una "trilogia della morte" che aveva progettato, ma della quale riuscì a realizzare soltanto il primo capitolo, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". In questo caso il riferimento è alle novelle della tradizione orientale, rielaborate secondo una struttura narrativa che le concatena disponendole concentricamente, facendo sì che ogni racconto prenda le mosse dal precedente. L'esotico erotismo della fonte letteraria è rinforzato da robuste iniezioni di popolaresca carnalità.
[S.l.] : RCS Home Video ; [s.l.] : Vivivideo [distributore], c1992
Abstract/Sommario: Dopo i tre film della "trilogia della vita", Pasolini pose mano a quella che nelle sue intenzioni sarebbe dovuta essere una simmetrica e speculare "trilogia della morte": ma riuscì a realizzarne uno soltanto, questo primo. Collocato cronologicamente negli anni della Repubblica di Salò (1944-1945), illustra con insistenza didascalica le efferate perfidie di un quartetto di potentati fascisti che, per soddisfare le loro perversioni psicopatologiche, operano rastrellamenti nelle campagne, ...; [Leggi tutto...]
Dopo i tre film della "trilogia della vita", Pasolini pose mano a quella che nelle sue intenzioni sarebbe dovuta essere una simmetrica e speculare "trilogia della morte": ma riuscì a realizzarne uno soltanto, questo primo. Collocato cronologicamente negli anni della Repubblica di Salò (1944-1945), illustra con insistenza didascalica le efferate perfidie di un quartetto di potentati fascisti che, per soddisfare le loro perversioni psicopatologiche, operano rastrellamenti nelle campagne, sequestrando giovani uomini e donne, rinchiudendoli in una grande villa in cui li sottopongono a sevizie sadiche. Allegoria della degenerazione del potere, è un film duro e drammatico, terribile nella sua esplicita descrizione della inutile crudeltà umana.
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Abstract/Sommario: Con "I racconti di Canterbury", Pier Paolo Pasolini firma il secondo capitolo di quella che lo stesso regista definì "la trilogia della vita", che avrebbe dovuto, nelle sue intenzioni, corrispondere simmetricamente ad una "trilogia della morte" che aveva progettato, ma della quale riuscì a realizzare soltanto il primo capitolo, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". Il riferimento letterario è questa volta alla raccolta delle novelle di Geoffrey Chaucer, nei cui panni si cala lo stesso P ...; [Leggi tutto...]
Con "I racconti di Canterbury", Pier Paolo Pasolini firma il secondo capitolo di quella che lo stesso regista definì "la trilogia della vita", che avrebbe dovuto, nelle sue intenzioni, corrispondere simmetricamente ad una "trilogia della morte" che aveva progettato, ma della quale riuscì a realizzare soltanto il primo capitolo, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". Il riferimento letterario è questa volta alla raccolta delle novelle di Geoffrey Chaucer, nei cui panni si cala lo stesso Pasolini. Sono novelle saporite e grassocce, che hanno per narratori e protagonisti uomini e donne del popolo - cuochi, fattori, mugnai, mercanti, osti - in pellegrinaggio verso la cattedrale di Canterbury, e che danno vita ad un film percorso da una robusta vena di religiosità pagana.
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Abstract/Sommario: Con "Il Decameron", Pier Paolo Pasolini firma il primo capitolo di quella che lo stesso regista definì "la trilogia della vita", che avrebbe dovuto, nelle sue intenzioni, corrispondere simmetricamente ad una "trilogia della morte" che aveva progettato, ma della quale riuscì a realizzare soltanto il primo capitolo, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". L'esplicito riferimento letterario, dichiarato, fin dal titolo, è il capolavoro di Giovanni Boccaccio. L'originaria ambientazione toscana ...; [Leggi tutto...]
Con "Il Decameron", Pier Paolo Pasolini firma il primo capitolo di quella che lo stesso regista definì "la trilogia della vita", che avrebbe dovuto, nelle sue intenzioni, corrispondere simmetricamente ad una "trilogia della morte" che aveva progettato, ma della quale riuscì a realizzare soltanto il primo capitolo, "Salò o le 120 giornate di Sodoma". L'esplicito riferimento letterario, dichiarato, fin dal titolo, è il capolavoro di Giovanni Boccaccio. L'originaria ambientazione toscana viene trasferita a Napoli, ma per il resto la fedeltà allo spirito e ai contenuti erotico-popolareschi delle novelle boccaccesche viene mantenuta, colorita con dialoghi in vernacolo e sottolineata dalle musiche di Ennio Morricone.
Abstract/Sommario: Lo sguardo impietoso e ferocemente beffardo di Pasolini sulla società contemporanea, che, stando alle sue parole, "divora sia i figli obbedienti che i figli né disobbedienti né obbedienti", si concretizza in due storie, ambientate nella preistoria e nell'età moderna. Nella prima, un giovane che vive nutrendosi di rettili, insetti e sterpi diventa cannibale, mentre nella seconda il figlio di un noto industriale tedesco crea al padre notevoli difficoltà a causa della sua devianza sessual ...; [Leggi tutto...]
Lo sguardo impietoso e ferocemente beffardo di Pasolini sulla società contemporanea, che, stando alle sue parole, "divora sia i figli obbedienti che i figli né disobbedienti né obbedienti", si concretizza in due storie, ambientate nella preistoria e nell'età moderna. Nella prima, un giovane che vive nutrendosi di rettili, insetti e sterpi diventa cannibale, mentre nella seconda il figlio di un noto industriale tedesco crea al padre notevoli difficoltà a causa della sua devianza sessuale nei confronti dei porci. Grottesco e apocalittico.