Abstract/Sommario: Passano gli anni e Gina Fronzuta, una simpatica, attenta, curiosa e loquace quercia, cresce incrementando gli anelli del suo tronco, sempre più forte e robusto. Crescono anche i rami e la sua chioma ombrosa, che spesso dà riparo a uccelli e ad altri animali del bosco. Gina Fronzuta parla con loro, scopre le loro storie, li ritrova generazione dopo generazione. Un lento fluire del tempo, con i ritmi naturali delle stagioni, l'alternanza tra luce e notte, che diventa la sua divertente au ...; [Leggi tutto...]
Passano gli anni e Gina Fronzuta, una simpatica, attenta, curiosa e loquace quercia, cresce incrementando gli anelli del suo tronco, sempre più forte e robusto. Crescono anche i rami e la sua chioma ombrosa, che spesso dà riparo a uccelli e ad altri animali del bosco. Gina Fronzuta parla con loro, scopre le loro storie, li ritrova generazione dopo generazione. Un lento fluire del tempo, con i ritmi naturali delle stagioni, l'alternanza tra luce e notte, che diventa la sua divertente autobiografia, fatta di incontri, amicizie, ma anche pericoli. Un libro delicato e sensibile, per comunicare ai bambini e alle bambine i concetti fondamentali dell'ecologia. Per incuriosire, stimolare domande, aiutare a far riflettere su un bene prezioso come la natura, l'ambiente. Una bella storia e tante curiosità per confrontarsi e approfondire temi importanti, come il rapporto tra esseri umani e natura, la biodiversità, i cambiamenti climatici. Un'autobiografia lunga più di mille anni... Un ecosistema che suona la stessa musica polifonica, in cui ogni piccolo elemento, anche un insetto, una goccia di rugiada, un microrganismo nelle radici di un albero, ha un senso. Prefazione di Tiziano Fratus. Età di lettura: da 5 anni.
Abstract/Sommario: È il primo giorno di vacanza di un bambino. Dal risveglio fino all’ora di andare a dormire, ogni momento è scandito da piccoli rumori quotidiani. Che rumore fa l’altalena spinta dalla mano invisibile del vento? E il tostapane al mattino? La spazzola che passa tra i capelli? E un bacio, posato dalla mamma sulla fronte di un bambino? In ogni pagina illustrata i suoni prendono vita e si fondono armoniosamente con le illustrazioni, divenendone parte integrante: con l’inconfondibile matita ...; [Leggi tutto...]
È il primo giorno di vacanza di un bambino. Dal risveglio fino all’ora di andare a dormire, ogni momento è scandito da piccoli rumori quotidiani. Che rumore fa l’altalena spinta dalla mano invisibile del vento? E il tostapane al mattino? La spazzola che passa tra i capelli? E un bacio, posato dalla mamma sulla fronte di un bambino? In ogni pagina illustrata i suoni prendono vita e si fondono armoniosamente con le illustrazioni, divenendone parte integrante: con l’inconfondibile matita di Stephan Barroux il segno tipografico assume le caratteristiche del suono che rappresenta: parole minute e tratto sottile per i suoni delicati, dimensioni più grandi e tratto più spesso per i suoni più forti. Un libro giocoso che invita i lettori a spalancare occhi e orecchie per prestare attenzione ai piccoli rumori della vita che ci circondano e che non sentiamo più. Età di lettura: da 3 anni.
Abstract/Sommario: Pericolosa, sovversiva, intelligente, bellissima: Josephine Baker era tutte queste cose contemporaneamente. Nata in condizioni di estrema povertà a Saint Louis nel 1906, è diventata nel giro di due decenni "la donna più sensazionale mai vista" (parola di Ernest Hemingway). Ha incantato due continenti con il suo fascino e le sue doti di cantante e ballerina, ma ancora pochi sanno che quel magnetismo e quelle camaleontiche capacità non le sono state utili solo sul palco delle Folies Berg ...; [Leggi tutto...]
Pericolosa, sovversiva, intelligente, bellissima: Josephine Baker era tutte queste cose contemporaneamente. Nata in condizioni di estrema povertà a Saint Louis nel 1906, è diventata nel giro di due decenni "la donna più sensazionale mai vista" (parola di Ernest Hemingway). Ha incantato due continenti con il suo fascino e le sue doti di cantante e ballerina, ma ancora pochi sanno che quel magnetismo e quelle camaleontiche capacità non le sono state utili solo sul palco delle Folies Bergère: Miss Baker è stata una spia e una partigiana, insignita alla fine della Seconda guerra mondiale della Légion d'honneur.
Abstract/Sommario: Arrivato alla soglia dei novant’anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l’avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l’empatia della conversazione tra amici: la vita s’i ...; [Leggi tutto...]
Arrivato alla soglia dei novant’anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l’avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l’empatia della conversazione tra amici: la vita s’impara, ci dice Augias – soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant’anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Quando Rocco arriva a Roma per studiare Giurisprudenza ha solo vent’anni e tutta la vita davanti a sé. Alle spalle si lascia Siracusa, una fidanzata che gli scrive lettere sdolcinate e un’azienda di famiglia di cui non ha alcuna intenzione di prendere le redini. Roma è per lui un universo da esplorare, pieno di nuove possibilità e di nuovi incontri. A cominciare da quello con Giulia, una ragazza che fuma eleganti sigarette sottili e ride in modo inconfondibile, una creatura incantevole ...; [Leggi tutto...]
Quando Rocco arriva a Roma per studiare Giurisprudenza ha solo vent’anni e tutta la vita davanti a sé. Alle spalle si lascia Siracusa, una fidanzata che gli scrive lettere sdolcinate e un’azienda di famiglia di cui non ha alcuna intenzione di prendere le redini. Roma è per lui un universo da esplorare, pieno di nuove possibilità e di nuovi incontri. A cominciare da quello con Giulia, una ragazza che fuma eleganti sigarette sottili e ride in modo inconfondibile, una creatura incantevole quanto sfuggente… Ma mentre la curiosità per lei cresce, nella vita di Rocco compare anche uno studente di Lettere, Davide. In lui Rocco trova un amico: all’inizio scostante, ma poi di colpo un fratello, e forse qualcosa di più. Tutto questo mentre la storia con Giulia, prima soltanto un sogno, diventa inaspettatamente realtà. Quello tra Rocco e Giulia è un amore unico e travolgente, come sanno esserlo soltanto i primi amori. Un amore che sembra destinato a durare per sempre. Ma è davvero questo il futuro di Rocco? Una donna come Giulia, una famiglia insieme, magari dei figli… Come spiegare allora quei sentimenti che comincia a provare per Davide? In questo suo primo romanzo, Alberto Matano racconta una storia d’amore al tempo stesso semplice ed epica, tra la Roma dei primi anni Novanta, con i suoi locali e il suo friccicore, e le bellezze naturali e architettoniche della Magna Grecia. Un viaggio che arriva fino al presente, quando trent’anni sono trascorsi da quei momenti e Rocco e Giulia sono ormai due persone differenti, ma che non possono che riconoscersi all’istante. Perché è vero quel che si dice: i grandi amori, quelli che ti hanno cambiato nel profondo la vita, non finiscono mai. (Ibs.it)
Abstract/Sommario: Ciò che state per leggere è il tentativo di raccontare un confine, quello tra Gorizia e Nova Gorica attraverso gli epitaffi di chi vi è nato o vi è morto, attraverso le vite di chi l'ha attraversata, amata oppure odiata, di chi ci si è trovato per caso e chi per destino. Vite di confine è una piccola antologia attorno all'Isonzo-Soca River, che in friulano si chiama Lusinç, Lisonz in bisiaco, nell'isontino della foce, e che i tedeschi chiamavano Sontig. Il racconto di queste vite - e d ...; [Leggi tutto...]
Ciò che state per leggere è il tentativo di raccontare un confine, quello tra Gorizia e Nova Gorica attraverso gli epitaffi di chi vi è nato o vi è morto, attraverso le vite di chi l'ha attraversata, amata oppure odiata, di chi ci si è trovato per caso e chi per destino. Vite di confine è una piccola antologia attorno all'Isonzo-Soca River, che in friulano si chiama Lusinç, Lisonz in bisiaco, nell'isontino della foce, e che i tedeschi chiamavano Sontig. Il racconto di queste vite - e delle loro lapidi immaginarie - non comprende sempre i nomi più importanti, e non necessariamente i migliori: non è una piramide, né una scalinata come quella di Redipuglia, con il duca d'Aosta, comandante della Terza armata, in prima fila, i generali che gli fanno ala e gli altri centomila dietro. Quello che state per leggere è un lapidario alla rinfusa, dove nomi e gradi e talenti e maledizioni si confondono, senza confini.
Abstract/Sommario: È troppo alta e ha un naso davvero bizzarro: per questo Vitória si è sempre sentita inadeguata. Ma, in fondo, non è certo una cosa degna di nota se i tuoi nuovi compagni sono creature fantastiche, dotate di poteri sovrannaturali. Finalmente sono usciti allo scoperto e dopo aver creato un certo scompiglio tra gli umani, si è capito che bisogna conoscerli, più che temerli. Così, nella nuova scuola dove Vitória trascorrerà un intero anno, imparano a gestire i propri poteri, a convivere co ...; [Leggi tutto...]
È troppo alta e ha un naso davvero bizzarro: per questo Vitória si è sempre sentita inadeguata. Ma, in fondo, non è certo una cosa degna di nota se i tuoi nuovi compagni sono creature fantastiche, dotate di poteri sovrannaturali. Finalmente sono usciti allo scoperto e dopo aver creato un certo scompiglio tra gli umani, si è capito che bisogna conoscerli, più che temerli. Così, nella nuova scuola dove Vitória trascorrerà un intero anno, imparano a gestire i propri poteri, a convivere con gli altri e a scoprire il mondo sconosciuto delle emozioni. Rabbia, gioia e tristezza per loro sono solo parole. Per Vitória, invece, sono un rossore improvviso sul viso o un sorriso che esplode inaspettato. Ma il più delle volte anche lei ha come un frullatore nella testa e non riesce a comprendere cosa sta provando. Come quando è troppo vicina a Nereo, l enigmatico fantasma, o quando ha paura di rovinare l amicizia con l elfo Erme. Poi ci sono Bea e Sarah, due vampire che incutono timore e simpatia allo stesso tempo. Forse anche Vitória dovrebbe passare più tempo nella stanza delle emozioni, anche se lì accadono cose strane e non solo lì. Insieme ai nuovi compagni, imparerà a conoscere meglio sé stessa e ciò che prova. Soprattutto, capirà che in fondo la paura è solo un emozione come le altre, basta darle un nome e non spaventa più, anzi fa fare cose che non si sarebbero mai immaginate. Un esordio che insegna come la diversità sia una ricchezza. Un inno al potere delle emozioni che permettono di capire davvero noi stessi e gli altri. Una storia in cui l amicizia è il valore più importante. Perché sentirsi amati e protetti è la cosa più bella che ci sia.
Abstract/Sommario: Se, come dice l'autrice, la retorica è ovunque, allora bisogna saperla maneggiare. Con cura e consapevolezza, sapendo che puoi fare e farti male. Ma che puoi anche avere la tua occasione per essere sublime. La retorica è l'arte della parola e, si sa, le parole sono importanti: vanno scelte con cura. Possono ferire e soggiogare, ma anche rendere il mondo più giusto e più umano. Basta saperle usare. La retorica ci aiuta quando meno ce lo aspettiamo, ci permette di comunicare, amare e far ...; [Leggi tutto...]
Se, come dice l'autrice, la retorica è ovunque, allora bisogna saperla maneggiare. Con cura e consapevolezza, sapendo che puoi fare e farti male. Ma che puoi anche avere la tua occasione per essere sublime. La retorica è l'arte della parola e, si sa, le parole sono importanti: vanno scelte con cura. Possono ferire e soggiogare, ma anche rendere il mondo più giusto e più umano. Basta saperle usare. La retorica ci aiuta quando meno ce lo aspettiamo, ci permette di comunicare, amare e farci amare, capirci l'un l'altro. Ci sostiene quando i fatti parlano chiaro soltanto a noi e abbiamo bisogno di convincere chi ci sta intorno. Fa uscire dal cassetto idee brillanti e mai realizzate, ci aiuta a individuare la manipolazione, e a tenerla a bada. Ed è una strada per il successo, perché se è vero che un bel discorso può nascondere cattive intenzioni, è altrettanto vero che un discorso ingenuo, sciatto o non controllato, può mandare al massacro il migliore dei progetti. Con piglio ironico e ricco di consigli pratici, questo libro offre uno sguardo limpido e attuale su un'arte magnifica a cui fanno ricorso non solo politici e insegnanti, ma anche comici e rapper.
Abstract/Sommario: Il Dalai Lama, capo di Stato e guida spirituale dei Tibetani, gioca un ruolo decisivo nel conflitto con la Cina. Dal suo punto di vista l'unica soluzione possibile è una coesistenza pacifica e fiduciosa, che non può essere raggiunta con la violenza. Questo libro raccoglie i testi dei discorsi più significativi del Dalai Lama sul conflitto in corso nel Tibet, permettendo di ripercorrere le tappe che nel tempo ne hanno segnato la visione politica. Un compendio importante in un momento in ...; [Leggi tutto...]
Il Dalai Lama, capo di Stato e guida spirituale dei Tibetani, gioca un ruolo decisivo nel conflitto con la Cina. Dal suo punto di vista l'unica soluzione possibile è una coesistenza pacifica e fiduciosa, che non può essere raggiunta con la violenza. Questo libro raccoglie i testi dei discorsi più significativi del Dalai Lama sul conflitto in corso nel Tibet, permettendo di ripercorrere le tappe che nel tempo ne hanno segnato la visione politica. Un compendio importante in un momento in cui su questi temi si giocano fondamentali partite sul piano delle relazioni internazionali, sia economiche sia politiche, tra i Paesi. Un ritorno alle fonti, grazie alle quali il lettore potrà farsi un'idea chiara, senza interpretazioni finalizzate spesso a fin troppo facili strumentalizzazioni, delle posizioni del Dalai Lama sui difficili rapporti sino-tibetani e, più in generale, sulla sua visione del mondo e dei legami tra l'uomo e la sua terra. Alla fine, il Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace, propone una profonda meditazione sulla relazione tra buddismo e democrazia, in cui si combina il concetto della responsabilità politica dell'individuo con uno stile di vita spirituale. (www.ibs.it)